Nella peggior tradizione curiale, come un Veltroni qualunque, Mattarella ha firmato il decreto sicurezza MA ANCHE ha ricordato al Governo i "doveri costituzionali" verso gli immigrati.
Sarebbe opportuno ricordare che il primo, fondamentale, basilare, dovere costituzionale, nel senso che rappresenta la costituzione stessa di uno stato, è difendere gli interessi dei propri cittadini, anteponendolo a quello di qualunque altro ed è un diritto costituente lo stato stesso.
Quindi se vogliamo (e lo vogliamo, come dimostrano il voto del 4 marzo e gli univoci sondaggi effettuati sino ad oggi) vivere sicuri nelle nostre case, circolare senza disturbi per le nostre città, MA ANCHE essere curati adeguatamente e presto, che ai nostri figli e nipoti sia fornita una istruzione e non un lavaggio del cervello buonista, allora i "diritti degli immigrati" passano in secondo piano, diventano e sono subordinati a quelli degli Italiani, gli Italiani veri, quelli di nazionalità Italiana, non quelli che si vorrebbe fossero "nuovi" italiani con un tratto di penna.
Mattarella se ne faccia una ragione e stia sereno, fino alla scadenza del mandato, nel suo aureo palazzo sul Colle.
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