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No alla deriva

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07 ottobre 2018

Trasmissioni da chiudere o bilanciare


Se anche Marcello Veneziani ha rilevato la faziosità della radio e televisione pubblica, allora vuol dire che, ancora una volta, non si tratta di una mia "malinconia" ma di un effettivo sbilanciamento di quella che dovrebbe essere l'emittenza pagata da tutti e, quindi, rappresentativa di tutti.
Un po' come Mattarella che, invece di essere il presidente di tutti gli Italiani è il presidente di una minoranza di Italiani e degli immigrati che Italiani non sono e non saranno mai realmente.
Al sabato e alla domenica mattina, ad esempio, su radio uno c'è una trasmissione intitolata "Caffè Europa" che è una gigantesca marchetta alla unione sovietica europea ed ai suoi inetti e faziosi burocrati.
Quasi sempre presente, con i suoi sproloqui, Tajani, gli intervistati sono rigorosamente a senso unico.
Mai che venga intervistato un parlamentare europeo del Fronte Nazionale o del partito degli Svedesi o di Alternativa per la Germania o di Fidesz il partito della libertà di Orban.
Sempre popolari e socialisti con qualche spruzzatina di liberali alla Zanone (l'ex segretario del Pli che è finito facendo il sindaco di Torino per il pci/pds/ds/pd).
Emblematica l'intervista di sabato mattina 6 ottobre ad una studentessa che, tra i tanti giovani che aderiscono ai movimenti sovranisti, ha scritto a favore dell'unione, di QUESTA unione ?!?!?
In un passaggio costei, dopo aver analizzato (e spero che gli europeisti continuino a ragionare in quel modo) perchè crescono i populisti, a domanda fornisce la sua ricetta per cambiare la situazione.
In primo luogo un quotidiano (ovviamente, sottinteso, pagato con i soldi pubblici quindi anche di chi la pensa in modo diametralmente opposto) che veicoli "l'informazione corretta" sull'Europa.
Neppure si pone il dubbio di confrontarsi con le idee altrui, no, quelle sono sbagliate e quindi le sue sono corrette e hanno diritto ad essere "veicolate" con i soldi di tutti.
Poi propone l'istituzione di un'ora di educazione civica "europea" nelle scuole, in pratica il lavaggio del cervello ai bambini sin dalle elementari, con uno schema degno del peggior Orwell.
E' evidente che i fallimenti delle politiche comunitarie hanno spuntato tutti gli argomenti e, adesso, possono pensare di vincere solo con la violenza dell'indottrinamento forzato.
Aspettando un Fiano che proponga una legge che vieti la manifestazione di opinioni, simboli e gestualità contrarie a Juncker, Asselborn, Moscovici e compagni.
Simili trasmissioni, con questo governo, andrebbero soppresse o bilanciate da una trasmissione uguale e contraria.
Meglio ancora privatizzare la rai, così sarà un privato a pagare per simili trasmissioni, per noi non cambia nulla (tanto i media sono già tutti contrari) tranne il fatto che non pagheremmo più per "veicolare" idee che sono contro i Popoli e le Nazioni dell'Europa.




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