Preceduto dagli squilli dei tromboni di Bruxelles e dai pifferi di montagna delle quinte colonne in Italia, gli speculatori stanno andando all'assalto dell'Italia con l'arma dello spread e delle vendite massicce in borsa.
Cercano di riproporre il 2011, quando un attacco di analoga portata forzò le dimissioni di Berlusconi per insediarvi il gauleiter degli gnomi di Bruxelles, Monti.
Con i risultati che stiamo tuttora pagando.
Non appena l'Italia ha un Governo che è nuovamente l'espressione del Popolo, ecco che rispuntano i topi delle consorterie affaristico e finanziarie.
Purtroppo aiutati dalle quinte colonne che in Italia hanno, per ora, il dominio dei mezzi di informazione.
Un male endemico dell'Italia quello che vede i perdenti chiamare in loro soccorso gli eserciti stranieri, incuranti dei danni che provocano.
In una Nazione coesa, le opposizioni, i giornali, i parrucconi accademici e presunti esperti, avrebbero esposto le loro tesi, ma avrebbero fatto fronte comune contro le interferenze di Bruxelles, dei vari Juncker, Moscovici e del super perdente Dombrovski.
In Italia, invece, i Tajani, i Martina, stampa e televisione stanno facendo la ola per festeggiare lo spread oltre i 300 punti, esattamente come, da oltre settanta anni, festeggiano una guerra persa.
E' un male vecchio, chiamare lo straniero in Italia, che ha visto distinguersi, particolarmente la chiesa cattolica che, per i suoi interessi, ha bloccato l'Unità d'Italia chiamando ora gli spagnoli, ora i francesi e adesso chiama gli immigrati.
Ma a quello sport infame hanno giocato, di volta in volta, quasi tutti.
Oggi i tristi epigoni di Gano di Maganza si ripetono, brandendo le direttive europee come fossero le tavole della legge e Juncker come se fosse Mosè.
Ma la situazione, oggi, è differente.
La maggioranza è composta da una coalizione che continua a salire nei sondaggi ed i cui leaders non sono ricattabili attraverso scanda .... letti o aziende di famiglia da tramandare agli eredi.
Penso (e spero) che anche gli Italiani siano cambiati, dopo aver subito in prima persona la tutela di Bruxelles per interposti Monti, Fornero, Letta, Renzi e Gentiloni, oltre che per aver visto come l'unione di Juncker ha trattato la Grecia.
Sappiamo tutti che la Dignità costa, ma qualunque prezzo si può pagare per riprendersela e per riacquistare Sovranità e Indipendenza che, poi, sono tutti Valori racchiusi nel termine di Libertà.
Quella che Bruxelles, Juncker e i loro sudditi italiani vogliono toglierci, ma che noi vogliamo difendere a qualunque costo.
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