Appartengo alla generazione che, negli anni sessanta, visse l'introduzione dell'ora legale, quella intelligente, quella nazionale, adatta e adattata alle esigenze della nostra Italia,
A parte i precedenti in tempo di guerra (prima e seconda guerra mondiale) l'ora legale venne infatti introdotta nel 1966 e per me (che avevo dieci anni) divenne subito l'ora delle vacanze estive, perchè terminava a settembre, quando il primo ottobre si ricominciava la scuola con l'ora naturale, dettata dal Sole.
Tale ora era gradita e perfettamente consona alle abitudine della nostra Italia.
Poi arrivò l'europa e dal 1980, fu estesa l'adozione di tale orario, per renderlo uniforme a tutti gli stati aderenti (e anche oltre) cominciando da aprile e terminando a ottobre.
In pratica stravolgendo il metabolismo di chi si alza presto al mattino (che già a marzo comincia a vedere l'alba per essere con l'ora dell'europa rispedito ad una alzata notturna per un altro mese), ma anche di chi vede nel tramonto il momento in cui la giornata lavorativa volge al termine.
Si sono tutelati gli interessi degli stati del nord europa, penalizzando noi, stati del Mediterraneo, della Civiltà Romana.
La modifica approvata dal parlamento europeo in scadenza non modifica le cose, anzi può solo peggiorarle.
Infatti, in linea con la pervicace volontà di imporre direttive e divieti, l'unione sovietica europea apparentemente lascia liberi gli stati (che dovrebbero essere Sovrani) di decidere se applicare o meno l'ora legale, ma in realtà impone di scegliere nel 2021 per una uniformità per tutto l'anno.
Quindi o sempre solare o sempre legale, con una imposizione ottusa che non considera le differenti situazioni climatiche e di illuminazione.
E' tanto difficile tornare alla libertà per ogni singolo stato di decidere in base alle proprie esigenze ?
E' tanto difficile decidere che l'orario migliore per l'Italia è quello solare dal 1° ottobre al 30 aprile, come era una volta, quando chi governava non era preda del virus europeo ?
Evidentemente sì.
Vedremo cosa deciderà l'Italia ma, se accetta di tenere un orario unico, sia esso solare o legale, per tutto l'anno, sbaglierebbe.
Un altro motivo per affrancarsi dal giogo europeo.
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