La vicenda parallela di due grandi Nazioni che si sono distinte per la loro critica all'unione sovietica europea, induce ad una riflessione.
In Italia, solo il 26 maggio scorso, una votazione specifica per il parlamento europeo, ha visto la vittoria dei partiti nazionalisti o sovranisti che, assieme hanno superato agevolmente quel 40% che consentirebbe di avere una comoda maggioranza parlamentare.
Hanno fatto un governo composto dai perdenti che, assieme, non raggiungono il 40%.
Nel Regno Unito, contro ogni previsione e contro tutta la propaganda posta in atto dagli ambienti di potere, il Popolo Britannico votò a maggioranza per uscire dall'unione sovietica europea, loro che, con grande intelligenza, non avevano mai rinunciato alla loro sterlina, conservando almeno la Sovranità monetaria.
Dopo tre anni gli Inglesi ancora aspettano che il loro voto sia rispettato e, pur di evitarlo, si è arrivati al paradosso che i partiti di opposizioni non vogliono le elezioni anticipate, cosa mai accaduta in una democrazia, dove le opposizioni chiedono sempre il voto anticipato, a prescindere, come facevano anche gli euro cattocomunisti in Italia con Renzi e Zingaretti prima che il tradimento dei cinque stelle regalasse loro le ambite poltrone.
Se il voto popolare viene evitato o tradito con ogni sorta di trucco per impedire che si realizzi quello che il Popolo vuole, cosa rimane ?
La politica degli Azzeccagarbugli che impediscono il voto o la sua attuazione, non è una istigazione alla rivolta e, quindi, alla violenza ?
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