Il compito di un governo è quello di difendere i suoi cittadini, i loro interessi e cercare di migliorarne la qualità della vita.
Il Conte bis sembra voler fare esattamente il contrario.
Abolire o modificare quota cento, ripristinare l'automatismo dell'aspettativa di vita, imbottire città e paesi di clandestini, limitare la possibilità di difendersi dai criminali, punire chi usa il contante (che, come la Sovranità Monetaria, è il maggior indice di libertà di un Popolo e dello stato in cui vive).
Il tutto dopo aver sottratto ai cittadini il diritto a votare con argomentazione che, a definirle da Azzeccagarbugli, si offende la manzoniana memoria.
Anche se io punirei chi imbratta i muri con scritte o disegni, a volte devo dire che ci azzeccano.
Così ho letto in un muro, a Bologna, tra Piazza dei Celestini e Via de' Fusari che "ci fanno stare male, ma non siamo ancora alla fame. Così la rivoluzione si allontana".
Aggiungerei che anche lo sfogo social, con tutti gli insulti e l'odio a profusione, è un aiuto a Conte ed ai suoi compari e referenti di Bruxelles, perchè serve a scaricare la pressione.
Per ora ...
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