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16 aprile 2023

Così la sinistra attizza le divisioni tra Italiani

Il sindaco cattocomunista (che è stata anche presidente del pd) di un paesino in provincia di Bologna che fu teatro di una feroce rappresaglia tedesca, sembra aver dichiarato di non volere sul palco per i comizi del 25 aprile nè il Presidente del Senato Ignazio La Russa, nè il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (l'Anpi, a supporto, ha aggiunto pure il Presidente della Camera Lorenzo Fontana).

Il messaggio è che chi ha votato per La Russa, Fontana e la Meloni, consentendo loro di ricoprire l'attuale ruolo (la maggioranza degli Elettori), non è invitato a tale celebrazione.

A parte la considerazione polemica per cui non è detto che La Russa, Fontana e la Meloni abbiano il desiderio di salire su quei palchi, nè che noi Elettori del Centro Destra abbiamo ugual desiderio di partecipare ai cortei (ma rivendico il diritto alla libera scelta individuale) le parole del sindaco di Marzabotto rinfocolano le divisioni tra Italiani su questioni ormai superate e che dovrebbero essere lasciate ai libri di Storia.

I nostri problemi si chiamano clandestini, debito pubblico, inefficienza della pubblica amministrazione, lavoro, sicurezza nelle strade e nelle case, finalizzando il tutto a raggiungere il massimo del Benessere per gli Italiani, TUTTI gli Italiani, che aderiscano o meno alle manifestazioni per una data che l'esito di una guerra vuole Festa Nazionale, ma che non tutti, legittimamente, la sentono tale.

La fuga nel passato del sindaco di Marzabotto è solo la rappresentazione confessoria di una manifesta incapacità (peraltro conclamata con gli esiti di anni di fallimentare governo) della sinistra di affrontare i problemi del presente per costruire l'Italia del futuro.

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