In sostanza "a fondo perduto" si tratta di riprendersi i propri soldi, nessuno ci regala nulla.
L'altra parte è composta da prestiti che dovremo restituire ad un tasso di interesse sul cui onere si dibatte ancora.
Conveniente o meno che sia il tasso di interesse, resta comunque un debito da restituire maggiorato.
La quasi totalità degli stati, tutti i "grandi", hanno optato per incamerare solo la parte "a fondo perduto".
La megalomania di Conte e Draghi (e forse anche sottili, perfidi calcoli politici finalizzati a mettere in difficoltà chi sarebbe arrivato a Palazzo Chigi dopo Draghi) hanno fatto sì che siano stati predisposti sulla carta faraonici progetti per incassare di tutto e di più.
E adesso il Governo è impegnato a dimostrare che lo stato avanzamento lavori sia tale da consentire le erogazioni di quei soldi che dovremo restituire.
Non sarebbe meglio rinunciare alla parte a debito da restituire, incassare, come quasi tutti, solo quella "a fondo perduto" (cioè i nostri soldi) e concentrarsi su pochi progetti, qualificanti, fregandosene altamente della transizione verde che è solo un onere ?
Il fatto che Mattarella insista per l'utilizzo di tutti i fondi, stringendo così il cappio del debito al collo del Governo e quindi di tutta Italia, mi rende sospettoso e mi fa auspicare che la megalomania di Conte e Draghi venga smascherata e la Meloni decida di concentrarsi su pochi interventi (ponte sullo Stretto, riattivazione delle trivelle per estrazione del metano in terra e in mare, impulso per un programma di centrali nucleari di nuova generazione) usando i nostri soldi ed evitando nuovi debiti.
Tanto i cattocomunisti non sarebbero comunque contenti e ululerebbero come sempre.
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