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No alla deriva

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17 aprile 2023

La sinistra non ha coscienza nazionale

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ricordando con commozione il cinquantesimo anniversario dell'assassinio dei Fratelli Mattei, perpetrato da un gruppo di comunisti che non hanno mai scontato la loro pena perchè riparati all'estero, ha ribadito un antico auspicio, risalente a Giorgio Almirante, per arrivare alla pacificazione nazionale.

Anch'io vi ho creduto negli anni settanta e ottanta, ma vi ho rinunciato dal 1996, quando acquistai il primo computer personale con il quale ebbi la possibilità di toccare con mano l'ignoranza permeata di odio della sinistra, in forum e nei social media che sono arrivati nel tempo.

Nel tempo la sinistra, invece di lasciare ai libri di Storia le tristi vicende del 1943-1945, in mancanza di ideali e valori autentici, di argomenti e progetti per il futuro, si è arroccata nel bunker dell'antifascismo, ormai unico suo collante e base per la distruzione delle fondamenta valoriali dell'Italia.

Nell'ambito di tale quadro, i cattocomunisti partono dall'idolo d'oro dell'antifascismo per sposare tutte le iniziative che portano alla demolizione dell'Identità, dell'Indipendenza e della Sovranità Nazionale, incuranti di danneggiare l'Italia e gli Italiani tutti.

Così, persa la loro stella polare dell'Unione Sovietica, hanno sposato l'Unione del Male di Bruxelles e tutte le derive che cancellando la nostra Cultura millenaria, ci trasformano in animali in preda agli impulsi più bassi, privi di Radici Identitarie.

Ugualmente per quanto concerne i clandestini.

Appare evidente a tutti che l'immissione massiccia di estranei, non singoli, ma gruppi etnici consistenti, che non intendono abbandonare i loro usi e costumi ma pretendono che siamo noi ad adattare le nostre leggi alle loro usanze tribali, è una peste peggiore del Covid.

Eppure, quando un Governo che, dopo undici anni, è diretta espressione del Corpo Elettorale, tenta timidamente un approccio che, perfettamente in linea con la loro europa, cancelli quella aberrazione della protezione speciale, un unicum giuridico, che è un invito ai clandestini ad arrivare in Italia raccontando la rava e la fava con la certezza di essere accolti, la sinistra insorge, remando contro, mandando avvocati a consigliare i clandestini su cosa e come fare per ostacolare i rimpatri, creando una ribellione con le quattro regioni che ancora (purtroppo) amministrano e i sindaci delle citta da loro eletti grazie ai voti dei privilegiati delle ZTL.

La mancanza di coscienza nazionale trasforma i cattocomunisti nel nemico interno, un nemico che preferisce svendere l'Italia e l'Interesse Nazionale allo straniero, pur di impedire che si possano gratificare gli Italiani garantendo loro Sicurezza e Benessere.

E' evidente che se una parte consistente, ancorchè minoritaria, della Nazione, tramite il partito di riferimento dei cattocomunisti e i suoi cloni ancillari, tramite una stampa, una televisione che non fanno informazione ma propaganda, tramite una pubblica amministrazione che nel caos trova la giustificazione per perpetuare la propria inefficienza garanzia dei propri privilegi, rema contro, il compito di un governo, di qualsiasi governo, diventa mille volte più difficile.

Se vogliamo guarire dalla peste dell'invasione dei clandestini, cosa che può essere fatto non con le parole ma solo con la forza, bisogna, prima, sconfiggere il nemico interno che rema contro l'Italia e gli Italiani per essere uniti e compatti verso gli stati stranieri che hanno tutto da guadagnare nel trasformare l'Italia nella discarica dei clandestini.

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