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No alla deriva

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18 aprile 2023

L'Italia vista dagli Stati Uniti

Film e telefilm, per la loro diffusione e la penetrazione anche inconscia che provocano delle tesi esposte, sono un veicolo di informazioni, spesso errate e di prospettive disastrose.

Da film e telefilm gli Americani hanno preso confidenza con presidenti donne e negri, con blitz militari, con l'uso spregiudicato dei computer e della finanza, fino ad arrivare all'odierna deriva "di genere", cancellazione della cultura e woke.

Così è sempre interessante guardare lo spettacolo, sempre filtrando i messaggi che arrivano e per uno come me, cui piacciono praticamente solo tre tipologie di spettacolo (western, fantascienza e polizieschi), è garantita una offerta ampia e soddisfacente.

Ciò non toglie che a volte, oltre al congenito e sempre presente infantilismo degli Americani, ci siano delle informazioni su come noi europei e Italiani siamo visti nel Nuovo Mondo.

Al sabato vengono trasmessi due telefilm su Rai2, FBI e FBI INTERNATIONAL.

Il secondo, spin off del primo, è alla seconda stagione e tratta delle attività di una squadra di agenti dell'FBI di stanza a Budapest che, con l'Europol, interviene quando sono coinvolti cittadini americani per dare loro assistenza e protezione.

Non so se esista tale squadra e, se esistesse, non mi scandalizzerebbe perchè ritengo doveroso che una nazione dia assistenza ai propri cittadini ovunque nel mondo.

La squadra agisce in tutta Europa e le polizie locali, dalla Grecia alla Spagna, dalla Romania alla Francia alla Germania e all'Olanda, non ne escono affatto bene.

Sabato scorso l'episodio era, per la prima volta, ambientato in Italia, a Milano.

Mi sono rimaste impresse le caratterizzazioni del Commissario di Polizia, che alla fine viene rivalutato perchè prende il coraggio a due mani e agisce anche contravvenendo alle indicazione del pubblico ministero e la figura della PM, praticamente demolita nel telefilm.

All'interno della vicenda vengono chiaramente fatte affermazioni per nulla lusinghiere verso il nostro sistema giudiziario (definito barocco e inquisitorio) e della legge (che se ben ricordo fu imposta negli anni settanta) in base alla quale la direzione delle indagini è affidata al magistrato e non alla Polizia.

Una visione del nostro sistema giudiziario e investigativo che lascia poco spazio all'immaginazione di un rapporto paritario e di una considerazione appena sufficiente e che si salva unicamente dando al commissario Italiano la opportunità di comportarsi "all'americana" agendo per il fine ultimo della giustizia e non applicando i dettami di leggi e regolamenti che rappresentano solo vincoli e ostacoli al perseguimento della giustizia stessa.

Purtroppo sono d'accordo con gli sceneggiatori del telefilm.

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