Oggi vengono accontentati dalle migliaia di droni, missili, proiettili che, senza necessità di attuare le costose e lunghe procedure di smontaggio e smaltimento (troppa burocrazia, anche lì !), vengono sottratti agli arsenali per lanciarli sul nemico del momento.
Ogni giorno leggo, infatti, che la Russia lancia cinquecento droni a sua volta l'Ucraina nel lancia altri cinquecento, mentre in Medio Oriente Israele tra droni, bombe, aerei mette in campo migliaia di ordigni e l'Iran, pur piegato dall'attacco preventivo, riesce comunque a spedirne al nemico altrettanti.
E non sembra che abbiano esaurito le scorte, evidentemente in cantina non avevano le vecchie bollette o utensili da cucina che non si vogliono buttare via, ma armi che, nel tempo, rischiano di diventare obsolete e allora bisogna utilizzarle con urgenza prima che, come tutti gli elettrodomestici, arrivino alla loro scadenza programmata.
Così si può fare spazio per armi nuovi, migliorate, più efficaci, splendide nella loro lucentezza appena uscite dalla fabbrica, di precisione chirurgica che, se volessero, potrebbero individuare e tagliarci quel pelo che, passando rapidamente il rasoio al mattino, resiste impavido alla rasatura e di cui noi ci rendiamo conto solo dopo giorni.
Invidio i capi militari di Russia, Ucraina, Israele, Iran, perchè riescono, come niente, a trovare quello spazio che io non riesco più a trovare per i libri cartacei e sono stato costretto a rifugiarmi nel digitale.
Forse, se invece di chiedere, essendone quasi immediatamente accontentati come vediamo in queste ore, di svuotare gli arsenali, i pacifinti chiedessero di riempirli, arriverebbero ad un punto tale di saturazione che, come ho fatto io sostituendo i libri cartacei con il digitale, anche gli eterni nemici cesserebberoo di usare le lucenti armi che accumulano compulsivamente, per scegliere di farsi la guerra con le più moderne console, davanti ad un computer.
P.S.: avvertenza per i cattocomunisti. Voi non lo capirete, ma questo è un post amaramente ironico.
1 commento:
Mala tempora currunt... i giorni del covid sembrano bei tempi. Dai che la prossima facciamo a sassate.
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