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21 giugno 2025

Il Decreto Sicurezza alla prova dei metalmeccanici

Leggo che, secondo le penne genuflesse alla sinistra, ieri diecimila metalmeccanici, violando l'impegno assunto con la Questura, hanno bloccato la tangenziale di Bologna creando 10 chilometri di coda, impedendo la circolazione e calpestando la Libertà di circolazione di migliaia di cittadini, danneggiando le loro attività, fossero esse lavorative o turistiche.

La scusa che agitano è quella di aver manifestato, esercitando il loro diritto di sciopero perchè non hanno ancora un contratto firmato.

E' una balla, una scusa senza alcun pregio.

Il contratto dei metalmeccanici è un contratto tra privati che si confrontano su temi di categoria estranei alla maggior parte della popolazione e che deve essere la risultante di un compromesso tra le varie istanze: quelle dei lavoratori che vogliono migliorie salariali e normative e quelle imprenditoriali che devono guardare alla sostenibilità dei costi.

Negli anni i contratti, tutti, sono stati il frutto del rapporto di forza tra le parti, a volte con maggiori benefici per i lavoratori, altre volte per le parti imprenditoriali.

Quello che è sbagliato e che accade anche negli scioperi dei trasporti, è provocare danni a chi è estraneo alla controversia e che, soprattutto, non avrebbe alcuna possibilità di influire sulla sua soluzione.

Bloccare una strada ad alto impatto come la tangenziale di Bologna, diventa quindi un atto di gratuita aggressione alla libertà altrui, senza che porti al risultato di uno sciopero, cioè un danno alla controparte contrattuale che, al contrario, incassa il beneficio della rabbia di chi, estraneo, si vede danneggiato dai lavoratori.

Lo sciopero ha valore in quanto provochi un danno alla controparte con cui si tratta, non ad estranei che nulla possono per risolvere la vertenza.

Sarebbe come se l'Iran, per ritorsione ai bombardamenti israeliani, lanciasse i suoi missili non su Israele, ma sull'Egitto.

L'Egitto, legittimamente, si incazzerebbe e l'Iran otterrebbe di acquisire un nuovo nemico.

Il Decreto Sicurezza, dopo le aggressioni dei presunti ecologisti alla liberta personale degli automobilisti, ha inteso sanzionare simili comportamenti e quindi è giusto che chi ha preso parte a quella manifestazione che ha deviato dal suo percorso e soprattutto chi ha organizzato il blocco stradale, sia denunciato e sarebbe anche giusto che venisse incarcerato, con annotazione nella fedina penale, anche se di questo passaggio ho molti dubbi non avendo alcuna fiducia nella magistratura che sicuramente "interpreterà" ad hoc la legge, quando non dovesse contestarla per ragioni meramente ideologiche.

Ma c'è una ragione in più per punire gli organizzatori, il fatto che abbiano violato un impegno preso con la Questura, deviando dal percorso concordato e dimostrando che la loro parola non vale nulla.

Hanno ingannato una controparte sull'ordine pubblico, occupando e bloccando una importantissima arteria stradale, creando disagi, violando la libertà di migliaia di cittadini.

Perchè non dovrebbero pagare per questa loro violazione ?


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