Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 febbraio 2012

Con Monti torna l'Italia servile

Mario Monti è volato a Washington per incassare, dopo quella della governante tedesca, l'approvazione degli ambienti finanziari internazionali che, per l'occasione, gli hanno reso un tributo con la copertina di Time.
Monti ha venduto il futuro dell'Italia con le nuove regole di stabilità imposte dalla Crucca di Berlino e dalla cricca di Bruxelles che obbligheranno l'Italia a rappattumare miliardi di euro e possiamo immaginare da dove.
Noi Italiani non abbiamo ancora cominciato realmente a pagare le nuove tasse di Monti.
Solo qualche aumento della benzina e le addizionali regionali, ma il grosso, la tassa sulla casa, deve ancora arrivare.
Invece di organizzare una azione congiunta degli stati debitori (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Ungheria e tanti altri) Monti cerca di acquisire benemerenze e si atteggia a “Grande Leader” come il coreano Kim il Sung, promettendo e promettendosi di “cambiare gli Italiani”.
Merita una sonora pernacchia.
Cosa possiamo fare per far crollare il perverso disegno montiano ?
Poco, purtroppo molto poco almeno finchè non ci sarà restituita la parola (il voto) e non emergerà un nuovo Berlusconi che spazzi via il lerciume di queste larghe intese che sostengono Monti e i suoi.
Possiamo quindi solo parlare, esprimere liberamente le nostre idee e le nostre opinioni, tenere viva la protesta, l'indignazione e la rabbia, denunciare lo scandalo dell'inciucio dei partiti e della svendita operata dai “tecnici” della nostra Sovranità e Indipendenza che sono tutto uno con la nostra Libertà.
In Italia non abbiamo ancora (per fortuna ?) le pezze al sedere che ci indurrebbero a superare il “tengo famiglia” , non avendo altro da perdere.
Gravissima è la responsabilità del Pdl e di Berlusconi che continuano a votare la fiducia a Monti e non vale l'assenza progressivamente sempre maggiore dei parlamentari del Pdl, perchè non basta essere assenti, devono alzare la testa e votare contro il governo.
Una bella prova potranno darla i senatori Pdl in occasione della norma che introduce una parziale responsabilità personale dei magistrati che sbagliano.
Soprattutto noi, base, non dobbiamo mollare la presa, non dobbiamo rinunciare, non dobbiamo ritirarci nel nostro privato, ma dobbiamo, sempre dedicare una mezzoretta del nostro tempo per usare quegli strumenti che ci fornisce la moderna tecnologia per rompere il coro bulgaro, del gregge asservito alla finanza internazionale e che in Italia si è palesato con il governo Monti.

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Il Giorno del Ricordo

Quando le sorti della seconda guerra mondiale ormai volgevano al peggio per l'Italia, nei territori culturalmente, etnicamente, storicamente italiani di Fiume, Istria e Dalmazia i comunisti titini perpetrarono atroci crimini contro l'Umanità, assassinando migliaia di Italiani in una pulizia etnica che allora non fu condannata.
Migliaia di nostri compatrioti furono uccisi, molti gettati vivi nelle cavità carsiche chiamate "foibe" che oggi danno il nome a quella atrocità compiuta nel silenzio e con la tacita approvazione anche dei comunisti italiani di allora.
Tanto vero è che quando quasi quattrocentomila Italiani di Fiume, Istria e Dalmazia furono costretti a lasciare le loro proprietà e le loro terre, profughi in Italia, il convoglio che li accompagnava mestamente ai campi per lor approntati, passando in Emilia e a Bologna fu accolto da fischi, sputi e ingiurie organizzati dai "compagni" locali dei massacratori titini.
Solo nel 2004, con inizio nel 2005, il 10 febbraio è giornata dedicata al Ricordo dei Martiri delle Foibe.
Solo dopo cinquanta anni è stata riconsegnata alla memoria condivisa una vicenda che ha visto come vittime migliaia di nostri compatrioti.
Fa specie, oggi, sentire la ricorrenza celebrata da uno come Napolitano che allora e per molto tempo, quale dirigente del Pci, negava o nascondeva la realtà.
Il buon gusto avrebbe dovuto imporgli di tacere.
E' confortante, invece, vedere come questa ricorrenza, tutta Italiana, assuma ogni anno che passa una sempre maggiore importanza e copertura mediatica.
Non dobbiamo dimenticare le vittime.
Non dobbiamo dimenticare i profughi.
Ma, soprattutto, non dobbiamo dimenticare che Fiume, Istria e Dalmazia appartengono alla Nazione Italiana e prima o poi torneranno a farvi parte a pieno titolo.
"Una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".

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09 febbraio 2012

Contro Monti. Contro le larghe intese

Devo ammettere che la nuova fase politica fornisce spunti per decine di post.
Devo anche dire che quello che scrivo è solo una minima parte di quel che penso nei confronti di Monti, della Fornero, dei loro colleghi e di tutti coloro che, votando la fiducia, ne divengono complici.
Questa fase politica è esattamente il contrario della “bella politica” che vorrei.
Io concepisco la politica come una guerra tra due (o più) idee, combattuta con gli argomenti e le parole e, quando si ottiene il potere grazie al voto del Popolo, i fatti.
Quindi idee.
E per me esiste il rosso e il nero.
I colori intermedi sono amorfi, sono solo la necessità di assembleare quella maggioranza necessaria per governare agendo su quegli aspetti che possono unire le forze più vicine.
Idee, dunque, che si fondano su Principi e Valori di carattere etico e morale.
La Vita, la Libertà, l'Ordine, la Sicurezza, il Buon Costume, la Tradizione, la Proprietà, il rispetto della Gerarchia e dell'Autorità.
Se ognuno si facesse principalmente i fatti suoi, staremmo tutti meglio.
Ognuno padrone assoluto a casa sua ed ognuno rispettoso dell'altrui sovranità nelle relazioni interpersonali.
Per far rispettare tali confini esiste la Legge e chi la applica (o dovrebbe …).
Ma non c'è piena Libertà senza tutte le Libertà: di pensiero, di parola, di stampa, di mercato, economica, di opinione.
Imporre leggi che vietino una idea è uccidere la Libertà.
Imporre regole burocratiche che imbriglino la libera concorrenza economica è uccidere la Libertà.
Gli stati nazionali nacquero proprio per consentire ai simili, di meglio difendere la libertà individuale con l'aspirazione al raggiungimento del Benessere e della Sicurezza, garantiti dalla Sovranità e dalla Indipendenza del proprio stato.
L'unione europea, gli gnomi di Bruxelles, stanno cancellando la Sovranità e l'Indipendenza degli stati nazionali.
La Grecia è terra di conquista, con oscuri ragionieri che vorrebbero imporre draconiami tagli di stipendio, licenziamenti, oneri.
Mario Monti, il tanto lodato “tecnico”, firmando i nuovi accordi di stabilità ha impegnato ABUSIVAMENTE gli Italiani a pagare cifre imponenti ogni anno, rinunciando alla Sovranità ed all'Indipendenza Nazionale, mettendo lo stato alle dirette dipendenze dei ragionieri di Bruxelles e della governante tedesca.
Il partito che della libertà si era fatto portavoce, invece di reagire per riconquistare quello che gli spetterebbe per volontà popolare (Palazzo Chigi) si rende complice di Monti e dei suoi ministri votando loro la fiducia anche per liberare anzitempo le carceri da galeotti condannati (giustissimo invece liberare chi è in attesa di processo).
Peggio ancora, si rende disponibile a rivedere un emendamento che sancisce una parziale responsabilità personale dei magistrati che sbagliano.
Ancora peggio, tratta con i comunisti la nuova legge elettorale e persino delle riforme istituzionali, contribuendo ad uccidere la nostra Libertà che si fonda sulla contrapposizione delle Idee e delle proposte, non sugli inciuci e sulle manovre di palazzo.
Ne' Monti, né larghe intese.
Monti e le larghe intese rappresentano una unica strada per sopprimere la Libertà di tutto un Popolo.

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08 febbraio 2012

L'incapacità dei professoroni risalta sul bianco della neve

L'Italia, da una settimana, è soggetta ad una serie di perturbazioni provenienti dalla Siberia che ci hanno regalato un febbraio gelido e, forse, una serie di nevicate tra le più imponenti.
A me la neve piace.
Sono nato in una giornata di grande nevicata nel famoso, anche per la neve e il freddo, 1956 e da bambino ho sempre goduto dei pomeriggi invernali, quando con gli amici di infanzia, fatti rapidamente i compiti, ci ritrovavamo a slittare nelle vicine discese (allora poco frequentate dalle automobili) o nei campi e boschi circostanti.
La neve mi piace, oggi, ancora di più perchè ci consente di rilevare l'assoluta incapacità pratica del governo Monti nella gestione di quella che è una emergenza.
Una emergenza annunciata, perchè sin dal Natale senza neve, i meteorologi ipotizzavano, dallo studio delle carte, intensi fenomeni in febbraio, con un mese di grande freddo.
I sindaci non sembrano capaci d'altro che di chiedere ai cittadini, che pure pagano le tasse per ricevere un serivizio, imponendo loro obblighi e multe.
Sgombrare i marciapiedi antistanti le proprietà (ma è suolo pubblico di cui io non godo in esclusiva: perchè devo occuparmene dopo aver pagato le tasse comunali ?), responsabilità e multe per le "stalittiti", gli alberi pendenti, le automobili parcheggiate male.
Però quando si tratta di tenere sgombre le linee elettriche dalla vegetazione pubblica sono tutti assenti !
Questi professoroni e top manager ipernutriti di euro, stanno dimostrando l'incapacità di andare oltre le masturbazioni mentali su quello che (gli altri) devono fare o gli ordini perentori totalmente slegati dalla pratica.
E' vero che la furia iconoclasta della sinistra ha distrutto la Protezione Civile che con Guido Bertolaso (supportato da Silvio Berlusconi) era potente ed efficiente e adesso, persi tutti i poteri, è priva di capacità operativa e, soprattutto, di una guida forte e sicura.
Ma l'assenza del governo sulla emergenza neve dovrebbe essere denunciata con forza anche dalla stampa che, invece, sembra sempre più prona e asservita.
Invece di sparare cavolate sul posto fisso, Monti, la Fornero e la Cancellieri avrebbero dovuto preoccuparsi di come organizzare gli aiuti, nominare un unico comando operativo, affidato ad un nuovo Bertolaso, non certo a quel povero Gabrielli distratto perchè gli avevano già affidato la pesca della Costa Concordia.
Quando i centri di comando sono dispersi o, peggio, assenti, si disperdono anche le forze.
Berlusconi lo sapeva e quando è accaduto il terremoto all'Aquila, tutto è finito nelle mani di Bertolaso con gli ottimi risultati conseguenti che sono frutto del comando affidato ad una sola persona.
Monti e i suoi sanno solo teorizzare e mancano completamente di senso pratico.
Non sono adatti a governare, ma solo a far di conto con il pallottoliere degli gnomi di Bruxelles.
E che dire dell'allarme gas ?
Ci mancherebbe che adesso, con una temperatura che anche nel fine settimana si prevede intorno ai dieci gradi sotto zero, venga razionato il riscaldamento.
Berlusconi avrebbe preso il telefono, invitato Putin per un fine settimana (dubito che Putin gradirebbe però un noiosissimo fine settimana a casa Monti ...) e garantiti i rifornimenti all'Italia.
Questi qua, figli di coloro che hanno bocciato il nucleare (e tutti coloro che sono andati a votare l'ultimo referendum meriterebbero di veder decuplicata la bolletta energetica se non di essere lasciati al freddo!) si guardano spaesati intorno.
Ohibò: ci stanno tagliando i rifornimenti di gas.
Ohibò: mancano i rigassificatori.
Ohibò: abbiamo un problema energetico.
Andate a batter cassa da tutti coloro che, pur di abbattere Berlusconi, hanno fatto bocciare l'unico programma, quello nucleare, in grado di darci, in breve tempo, indipendenza energetica e hanno allentato i legami con la Russia di Putin unica in grado, nel frattempo, di garantirci cospicui rifornimenti.
E che dire della Marcegaglia che, quando si è ipotizzata la sospensione concordata delle forniture alle aziende, ha balbettato circa un “mix” di misure che non penalizzassero l'industria ?
Quali ?
Abracadabra.
Tutti capaci di teorizzare, mai di fornire una precisa indicazione che non sia quella di togliere denaro ai cittadini.
Eppure le industrie care alla Marcegaglia hanno pagato meno l'energia in cambio di contratti che prevedono, in caso di emergenza, il taglio della fornitura.
Mi ricordano quelli che prima si sentono grandi operatori finanziari comprando titoli a rischio perchè danno alti rendimenti e poi promuovono le class action per avere indietro i soldi persi per la loro avidità.
E in tutto questo cosa fanno i partiti ?
Discutono la legge elettorale per poter meglio ribaltare la nostra volontà dopo il voto.
Metaforicamente scrivendo, lancio una palla di neve in faccia a Monti, a tutti i suoi ministri, a tutti coloro che sono responsabili per l'esistenza di questo governo e a tutti coloro che, votandone la fiducia e le leggi, se ne rendono complici.

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07 febbraio 2012

Armiamoci e partite

Di questi tempi abbiamo visto una abbondanza di saggi dispensatori di consigli su come dovremmo vivere.
Da quelli militareschi del capitano De Falco che, nella calda e illuminata stanza della capitaneria di porto, ordinava seccamente al comandante Schettino, al freddo e al buio del naufragio, di ritornare a bordo e fare tutto quello che, forse, neppure Superman sarebbe riuscito a realizzare, per arrivare a quello dei neopolitici imposti dalla Spectre finanziaria internazionale (la stessa che vorrebbe imporre ai Greci condizioni sempre più onerose) che, garruli, chiedono ai nostri ragazzi di rinunciare all'idea del "posto fisso".
Non solo Monti e la Fornero, da subito in prima fila dal caldo dei loro posti ben remunerati (e nessuno mi toglie dalla testa che Monti abbia posto come condizione per accettare l'incarico di formare il governo, quello di essere paracadutato in senato ...) ma adesso pure la Cancellieri, fisico da arzdoura (la massaia bolognese che prepara, "tirandola" la pasta per tortellini e lasagne) e voce da transessuale, ha detto la sua.
Ragazzi, non chiedete un posto fisso vicino a mamma e papà perchè il mondo vi chiede flessibilità.
E chi ce lo dice ?
Una che ha svolto la sua intera carriera all'interno e al sicuro della confortevole e burocratica struttura della funzione pubblica.
Non solo un posto fisso, ma il più fisso, inamovibile, privilegiato, tutelato che ci sia in Italia: il posto pubblico.
E quando avrebbe potuto "rischiare", candidandosi a sindaco di Bologna, dopo aver riflettuto un bel po' (forse avrebbe voluto essere candidato unico ... ma in democrazia non funziona così) vi ha rinunciato, aspettando la chiamata dall'alto ed eccola al ministero dell'interno, senza aver mai ottenuto uno straccio di voto dal Popolo.
Non possiamo accettare i fervorini da costoro.
Siamo vili, perchè assistiamo immobili al ribaltone della volontà popolare, alla svendita della nostra Sovranità, Indipendenza e Libertà ad una consorteria di affaristi internazionali, ma non stupidi.
Accontentatevi che il Popolo non reagisca, non prendeteci anche in giro, perchè prima o poi la misura potrebbe essere colma.


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Responsabilità civile dei magistrati

Bersani chiede di rivedere la norma che, con un voto che ha ricongiunto la vecchia maggioranza di Centro Destra, è stata introdotta la responsabilità civile dei magistrati.
Bersani ha ragione.
Il senato dovrebbe specificare che lo stato non si accolla più i risarcimenti che dovranno essere richiesti ai singoli magistrati che hanno sbagliato.
Il senato dovrebbe anche disporre che la decisione sugli eventuali errori dei magistrati non sia di competenza della magistratura ma di un collegio di cittadini, estratti a sorte da apposite liste compilate in base ai titoli che li qualificano come competenti in materia del diritto e che non abbiano mai fatto parte della magistratura.

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Legge elettorale

La nuova frontiera dell'inciucio indecente è la legge elettorale.
Un vergognoso Pdl, che credo stia perdendo progressivamente i suoi elettori come accadde alla dc quando cominciò a trescare con il pci, ha dato il via ad una serie di incontri persino con i comunisti per determinare una nuova legge elettorale.
Casini vorrebbe quattro o cinque anni di governo "di armistizio", cioè di inciucio generalizzato.
Bersani apparentemente più serio dice che non si può andare in campagna elettorale per proporre il "governissimo", ma sottintende che con una legge elettorale opportuna si possono chiedere i voti ai cittadini insultandosi reciprocamente e poi, a urne chiuse, ribaltarne la volontà e fare un governo tutti uniti, tipo l'inverecondo "arco costituzionale" degli anni settanta.
La legge elettorale esistente favorisce la creazione di schieramenti contrapposti e con il premio di maggioranza inibisce i ribaltoni facili.
L'unica modifica andrebbe portata proprio al premio di maggioranza per il senato da attribuire sulla base di un collegio unico nazionale e non di venti collegi regionali.
Ogni altra opzione sarebbe un imbroglio per meglio sovvertire la volontà che dovesse essere manifestata dal Popolo con il voto.


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05 febbraio 2012

Berlusconi, addio !


Così leggo nella edizione online de Il Giornale e se non avessi già dato con l'influenza, correrei in bagno, immaginate a fare cosa.
Con i comunisti non vedo alcuna circostanza che giustifichi non dico una alleanza, ma neppure una collaborazione o il concordare una sola legge o un solo comma di un solo articolo di legge.
Chi si presta al loro gioco, legittimandoli, tradisce gli elettori che lo hanno votato per contrapporsi ai comunisti e per me questo è essenziale per concedere fiducia e voto.
Berlusconi ci ha dato molto, moltissimo in questi 18 anni.
Ci ha illuso e ci ha reso felici.
Ci ha regalato momenti di grande euforia  il 28 e 29 marzo 1994, il 13 maggio 2001, un po' meno nel 2008 quando pur vincendo, scelse Fini invece di Storace ponendo le premesse per l'odierno ribaltone.
Ci ha dato leggi e riforme impensabili.
Vado a memoria, ma ha abolito la leva obbligatoria, ha istituito il 10 febbraio, ha riformato l'istruzione in ogni ordine e grado, ha ampliato l'applicazione della legittima difesa, ha promosso leggi che, per quanto contrastate, hanno contenuto l'immigrazione legittimando il principio del respingimento e dell'espulsione.
Ha ridotto le tasse nel 2003 e nel 2005, ha abolito l'ici sia pur solo sulla prima casa (e non su tutte).
Ha cercato ripetutamente di riportare l'azione della magistratura nell'ambito delle leggi approvate dal parlamento, senza sconfinamenti, e tanto altro ancora.
Ma soprattutto ha dato ad una pletora di partiti e partitini fondati sull'individualismo il senso della comune appartenenza ad una coalizione vincente.
Se da ragazzo mi avessero rappresentato una tale situazione, avrei fatto subito la firma, tanto l'aria era inquinata da un cattocomunismo mefitico e totalizzante che si è oggi tradotto nel "politicamente corretto".
E' però naturale ed è d'obbligo se vogliamo proseguire nel nostro progresso, pretendere di più.
E qui Berlusconi ha mancato, probabilmente per colpe non sue vista l'amplissima coalizione che lo ha ostacolato fino a ribaltare la volontà popolare per installare al suo posto Monti, ma probabilmente anche perchè non ha osato passare il Rubicone, come fece Cesare, giocando e rischiando tutto, per avere tutto.
Del resto chi ha molto, rischia anche molto e l'attacco contro la sua persona, risultando vano, si è esteso alle sue aziende ed a tutto quello che aveva costruito.
Noi possiamo dire che da un Leader ci si aspetta che rischi anche la vita per guidare il suo popolo: ma quanti di noi, alla prova del nove, “tengono famiglia” per molto meno ?
Quindi Berlusconi resta quel Grande che abbiamo apprezzato in passato e sarebbe rimasto tale pur se avesse continuato a sostenere Monti, ma non più quando sostiene una qualche forma di collaborazione con i comunisti.
Berlusconi, addio !

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03 febbraio 2012

Viva la pappa col pomodoro

Ricordate “Il giornalino di Gian Burrasca” , il romanzo per ragazzi (ma di piacevole lettura anche per gli adulti) scritto da Luigi Bertelli con lo pseudonimo di Vamba ?
Ad un cero punto, per spegnere i bollori del giovane Giannino Stoppani, la famiglia decide di spedirlo in collegio: il Collegio Pierpaoli.
Tale istituto era retto dal professor Stanislao, soprannominato “Calpurnio” dai ragazzi, ma imperversava al comando la moglie, la signora Geltrude.
La trasposizione televisiva (anno 1965 circa) con Rita Pavone, vide una mirabile interpretazione della signora Geltrude da parte di Bice Valori.
Non ricordo chi interpretasse Stanislao, ma anche quel personaggio era ben reso, lungo lungo e succube della moglie, bassa (Bice Valori recitò in ginocchio per interpretarla meglio !) e urlatrice.
Ecco a me Monti e la Fornero (a questo punto sempre, rigorosamente con l'articolo determinativo al femminile …) ricordano quei due personaggi della fantasia, purtroppo calati nella realtà quotidiana.
Come Stanislao e Geltrude, anche Monti e la Fornero dipendono da importanti, molto più di loro, personaggi che nel romanzo pagavano le rette o dirottavano nel collegio studenti paganti, mentre nella nostra triste realtà dominano gli ambienti rarefatii e snob della finanza internazionale.
Stanislao e Geltrude non sono stati eletti e non hanno vinto un concorso e le conseguenze delle loro azioni, tese a raggiungere il massimo utile comprimendo fino all'azzeramento i pur esistenti diritti dei ragazzi, vengono dolorosamente e pesantemente pagati dagli studenti.
Monti e la Fornero, per dimostrarsi all'altezza del mandato loro conferito (non certo dal Popolo Italiano …) stanno .comprimendo i nostri diritti, stanno mettendo pesantemente le mani nelle nostre tasche, stanno agendo come se fossero i padroni del Collegio Italia, pur non avendo ricevuto alcun tipo di mandato popolare.
La loro sobrietà si manifesta con l'allegro cicaleggiare per tutte le trasmissioni televisive e, quando si parla troppo, poi si sbrocca come è accaduto a Monti con la “monotonia” del posto fisso o con la promessa di rendere pubblici i patrimoni dei ministri, ancora in attesa di realizzazione da oltre due mesi (eppure non dovrebbe essere difficile elencare beni, redditi e proprietà di una ventina di ministri !).
E la Fornero non è da meno quando inizia delle trattative dicendo che se non si troverà un accordo andrà avanti lo stesso, come a dire, queste sono solo chiacchiere di facciata.
E immagino, in privato, quante ne dirà la Fornero-Geltrude a Monti-Stanislao se le sue voglie non verranno soddisfatte, magari versando pure qualche lacrimuccia, arma tipica femminile (a proposito di articolo determinativo femminile …).
Ogni giorno che passa con questo governo in carica, è un giorno perso per l'Italia, per la nostra Sovranità, per la nostra Indipendenza, per la nostra Libertà.
E' un diritto criticare, è un dovere fare in modo che Monti e la Fornero siano rimandati a casa quanto prima.

“La storia del passato, ormai ce l'ha insegnato, che un popolo affamato, fa la rivoluzion”.
Viva la pappa col pomodoro !

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01 febbraio 2012

La sobrietà

Ogni epoca ha le sue parole d’ordine, quella attuale è sobrietà.
Mentre sconvolgeva Bologna con il suo enorme seguito (persino una ambulanza !) obbligando i cittadini che lavorano (e non campano di chiacchiere) a slalom tra le chiusure di strade, le deviazioni e le soppressioni degli autobus, tra un complimento al sindaco per le comuni origini campane (saranno contenti i bolognesi d.o.c. !) e l’incasso dei servili omaggi della più antica Università europea, Napolitano ha parlato di sobrietà che deve contraddistinguere la nostra vita futura.
E’ la stessa sobrietà che predicavano i vescovi e i feudatari del medio evo per consolare i loro sudditi, tenendoli legati al cappio della miseria e se qualcuno alzava la testa, c’era sempre lo sceriffo di Nottingham di turno pronto a tagliargliela.
Così anche nelle illuminate e profonde parole di Napolitano, evidentemente ispirato dalla laurea honoris causa lui attribuita per non ho capito quali “altissimi meriti”, sobrietà fa rima con povertà.
La nostra, si intende, non certo quella di chi si sposta con dieci automobili e una ambulanza al seguito.
Come nel medio evo la ribellione però serpeggia e assume anche nomi che evocano proprio quell’epoca: la rivolta dei forconi.
La stampa prona al potere insinua che siano mafiosi, magari anche un po' Fascisti, razzisti, xenofobi e, perchè no, pure omofobi, così abbiamo messo nel calderone tutto il peggio ... beninteso secondo la Bibbia del "politicamente corretto".
E’ il ribaltone non solo politico e della volontà popolare, ma anche dell’approccio positivo ed ottimista che vigeva nell’epoca di Berlusconi e che mi auguro possa presto tornare , archiviando questo periodo oscurantista e dolente.
Il gelo che scende in queste ore sull’Italia, coperta di neve, fornisce, ancora meglio, l’immagine di questi giorni bui, ai quali solo Berlusconi potrebbe por fine, staccando la spina a Monti.
Riuscirà il nostro eroe a scrollarsi di dosso l’apatia che lo blocca ?
Oppure si accontenterà dei complimenti per l'elegante uscita (che poi deve capire che quella "eleganza" è sinonimo della parola che utilizzò lui stesso nel 2006 per definire chi vota contro i propri interessi) ?

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