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08 febbraio 2012

L'incapacità dei professoroni risalta sul bianco della neve

L'Italia, da una settimana, è soggetta ad una serie di perturbazioni provenienti dalla Siberia che ci hanno regalato un febbraio gelido e, forse, una serie di nevicate tra le più imponenti.
A me la neve piace.
Sono nato in una giornata di grande nevicata nel famoso, anche per la neve e il freddo, 1956 e da bambino ho sempre goduto dei pomeriggi invernali, quando con gli amici di infanzia, fatti rapidamente i compiti, ci ritrovavamo a slittare nelle vicine discese (allora poco frequentate dalle automobili) o nei campi e boschi circostanti.
La neve mi piace, oggi, ancora di più perchè ci consente di rilevare l'assoluta incapacità pratica del governo Monti nella gestione di quella che è una emergenza.
Una emergenza annunciata, perchè sin dal Natale senza neve, i meteorologi ipotizzavano, dallo studio delle carte, intensi fenomeni in febbraio, con un mese di grande freddo.
I sindaci non sembrano capaci d'altro che di chiedere ai cittadini, che pure pagano le tasse per ricevere un serivizio, imponendo loro obblighi e multe.
Sgombrare i marciapiedi antistanti le proprietà (ma è suolo pubblico di cui io non godo in esclusiva: perchè devo occuparmene dopo aver pagato le tasse comunali ?), responsabilità e multe per le "stalittiti", gli alberi pendenti, le automobili parcheggiate male.
Però quando si tratta di tenere sgombre le linee elettriche dalla vegetazione pubblica sono tutti assenti !
Questi professoroni e top manager ipernutriti di euro, stanno dimostrando l'incapacità di andare oltre le masturbazioni mentali su quello che (gli altri) devono fare o gli ordini perentori totalmente slegati dalla pratica.
E' vero che la furia iconoclasta della sinistra ha distrutto la Protezione Civile che con Guido Bertolaso (supportato da Silvio Berlusconi) era potente ed efficiente e adesso, persi tutti i poteri, è priva di capacità operativa e, soprattutto, di una guida forte e sicura.
Ma l'assenza del governo sulla emergenza neve dovrebbe essere denunciata con forza anche dalla stampa che, invece, sembra sempre più prona e asservita.
Invece di sparare cavolate sul posto fisso, Monti, la Fornero e la Cancellieri avrebbero dovuto preoccuparsi di come organizzare gli aiuti, nominare un unico comando operativo, affidato ad un nuovo Bertolaso, non certo a quel povero Gabrielli distratto perchè gli avevano già affidato la pesca della Costa Concordia.
Quando i centri di comando sono dispersi o, peggio, assenti, si disperdono anche le forze.
Berlusconi lo sapeva e quando è accaduto il terremoto all'Aquila, tutto è finito nelle mani di Bertolaso con gli ottimi risultati conseguenti che sono frutto del comando affidato ad una sola persona.
Monti e i suoi sanno solo teorizzare e mancano completamente di senso pratico.
Non sono adatti a governare, ma solo a far di conto con il pallottoliere degli gnomi di Bruxelles.
E che dire dell'allarme gas ?
Ci mancherebbe che adesso, con una temperatura che anche nel fine settimana si prevede intorno ai dieci gradi sotto zero, venga razionato il riscaldamento.
Berlusconi avrebbe preso il telefono, invitato Putin per un fine settimana (dubito che Putin gradirebbe però un noiosissimo fine settimana a casa Monti ...) e garantiti i rifornimenti all'Italia.
Questi qua, figli di coloro che hanno bocciato il nucleare (e tutti coloro che sono andati a votare l'ultimo referendum meriterebbero di veder decuplicata la bolletta energetica se non di essere lasciati al freddo!) si guardano spaesati intorno.
Ohibò: ci stanno tagliando i rifornimenti di gas.
Ohibò: mancano i rigassificatori.
Ohibò: abbiamo un problema energetico.
Andate a batter cassa da tutti coloro che, pur di abbattere Berlusconi, hanno fatto bocciare l'unico programma, quello nucleare, in grado di darci, in breve tempo, indipendenza energetica e hanno allentato i legami con la Russia di Putin unica in grado, nel frattempo, di garantirci cospicui rifornimenti.
E che dire della Marcegaglia che, quando si è ipotizzata la sospensione concordata delle forniture alle aziende, ha balbettato circa un “mix” di misure che non penalizzassero l'industria ?
Quali ?
Abracadabra.
Tutti capaci di teorizzare, mai di fornire una precisa indicazione che non sia quella di togliere denaro ai cittadini.
Eppure le industrie care alla Marcegaglia hanno pagato meno l'energia in cambio di contratti che prevedono, in caso di emergenza, il taglio della fornitura.
Mi ricordano quelli che prima si sentono grandi operatori finanziari comprando titoli a rischio perchè danno alti rendimenti e poi promuovono le class action per avere indietro i soldi persi per la loro avidità.
E in tutto questo cosa fanno i partiti ?
Discutono la legge elettorale per poter meglio ribaltare la nostra volontà dopo il voto.
Metaforicamente scrivendo, lancio una palla di neve in faccia a Monti, a tutti i suoi ministri, a tutti coloro che sono responsabili per l'esistenza di questo governo e a tutti coloro che, votandone la fiducia e le leggi, se ne rendono complici.

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