Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

09 gennaio 2021

Tornare al rapporto diretto

La notizia è che Facebook e Twitter hanno censurato e imbavagliato il Presidente Trump.

A mio parere è legittimo che un privato decida di inibire l'utilizzo di un proprio bene a chi non gradisce (ma questo vale anche per i proprietari di un bar o di un qualsiasi esercizio commerciale !).

E' stato sbagliato spostare, tra l'altro, la Politica nel mondo virtuale delle piattaforme come quelle citate.

In tal modo ci si è messi nelle condizioni di essere imbavagliati.

E' vero che le piattaforme sono tante ed è possibile scegliere alternative, come VK (https://vk.com/team_italia l'indirizzo generico e  questa è la mia pagina: https://vk.com/id596620333 ) dove liberamente si possono inserire fotografie, filmati, commenti, anche quelli censurati da Facebook e Twitter.

Ed è altrettanto vero che chiunque ne può aprire altre, come ha promesso di fare il Presidente Trump.

Ed è quindi noto che ci sono alternative a Facebook, Twitter e Whatsapp (di cui non ho ancora letto le nuove preannunciate condizioni di uso che, se non si accettano, ne inibiscono l'utilizzo e il sospetto è che siano condizioni capestro).

La concorrenza è l'anima della Libertà di scegliere e quindi è sicuramente da incentivare il passaggio a piattaforme che garantiscono maggiore libertà, almeno inizialmente.

Inizialmente però sembravano libere anche Facebook e Twitter, poi hanno visto che non facevano propriamente gli interessi dei loro proprietari, forse perchè noi di Destra siamo più bravi e abbiamo più argomentazioni, ma, alla fine dei conti, perchè abbiamo ragione, quando erano libere, hanno consentito a Trump di vincere le elezioni del 2016.

Quando lo hanno censurato, sono riuscite anche a soffocare la richiesta di controlli sui brogli denunciati.

E, guarda caso, il loro massimo momento di sviluppo (sono loro che aumentano i guadagni mentre tutti stanno perdendo) avviene durante una pandemia, chissà come innescata, che ha, come soluzione generalizzata, la reclusione e il confinamento delle persone nelle case, offrendoci come unico mezzo di intrattenere rapporti umani, la rete e le sue piattaforme.

A pensare male ...

Benissimo, quindi, trovare alternative per le piattaforme di discussione in rete, ma non limitiamoci a quelle.

Torniamo alle assemblee fisiche nelle sedi dei partiti, alle riunioni dei centri culturali e politici, ai comizi di piazza, ai congressi e anche agli scontri fisici in quei congressi, sintomo di vitalità e di autentica passione politica.

Non lasciamo che il morbo cinese ci rinchiuda nelle case, alla mercè della volontà degli algoritmi di un paio di nerds della sinistra globalista.

Torniamo al rapporto diretto e questo deve essere il grande compito di Salvini, della Meloni, di Di Stefano, di Fiore: tornare alle assemblee di partito, degli iscritti, dei militanti, dei simpatizzanti.

Solo così possiamo sconfiggere l'arroganza dei Facebook e dei Twitter: facendo a meno di loro.




08 gennaio 2021

Goldwater e Trump

Nel novembre 1964, ad un anno dalla morte di Kennedy, il presidente, già vice scelto da Kennedy, Lindon Barney Johnson sconfisse pesantemente il candidato repubblicano, appartenente all'ala destra, Barry Morris Goldwater.

La sconfitta, dovuta anche alla non ancora sopita spinta emozionale, fu epocale, disastrosa per i repubblicani.

Ma le idee di Goldwater non si dispersero, infatti dopo soli quattro anni fu eletto Richard Milhouse Nixon contro il vice di Johnson e quattro anni dopo rivinse Nixon (il candidato sconfitto da Kennedy nel 1960) contro l'estremista di sinistra McGovern.

Dopo una breve (e disastrosa) presidenza Carter, le idee di Goldwater trionfarono con gli otto anni di presidenza di Ronald Wilson Reagan.

La sconfitta di Trump ha fatto seguito ai denunciati brogli e, comunque, ha portato a Trump 75milioni di voti veri (non quelli di carta del servizio postale).

Pienamente giustificata e legittima è stata quindi la reazione dei Patrioti il 6 gennaio come lo saranno le future successive azioni.

Ma a prescindere da quello che potrà accadere, le idee di Trump, tanto indigeste alla consorteria di affaristi che manovra i cattocomunisti in tutto il mondo, che sono poi le idee di tutti i Nazionalisti, daranno i loro frutti, partendo da una situazione sicuramente più vantaggiosa di quella dalla quale partirono le idee di Goldwater.

Trump, infatti, ha dimostrato per quattro anni che si può dire "prima di tutto l'America" e dar seguito con successo a tale principio.

E senza fare guerre.

Esattamente come Salvini, in un anno da ministro degli Interni ha dimostrato che si può bloccare l'invasione dei clandestini e dire "prima di tutto gli Italiani".

E salvando anche la vita di decine di clandestini.

E' compito di ciascuno di noi Patrioti portare il nostro singolo mattoncino alla costruzione di una società migliore, che riprenda ed esalti la grande Tradizione  della nostra Gente che ha diffuso la Civiltà in tutto il mondo.

Del resto, parafrasando Ezra Pound, se uno non è disposto a morire per le sue idee, o non valgono nulla le sue idee o non vale nulla lui.

07 gennaio 2021

Dalla parte dei Patrioti

E' un coro nauseante quello di chi condanna la decisa protesta dei Patrioti Americani contro l'elezione (che molti americani, milioni, decine di milioni, ritengono viziata da brogli) di Biden.

I Patrioti ci hanno semplicemente ricordato le qualità morali e il senso dell'onore, anche soccombendo come ad Alamo, che hanno fatto grandi gli Stati Uniti d'America e che ancora prima hanno consentito a noi europei di colonizzare e civilizzare l'intero pianeta.

Purtroppo, come già accadde ai Romani, il benessere, la vita comoda, rammolliscono e vediamo anche troppi pronti a sottomettersi, ad inginocchiarsi per adeguarsi ad una moda che sta distruggendo il mondo che abbiamo costruito, per quieto vivere, perchè "tengono famiglia", perchè "meglio schiavi che morti".

Le elezioni presidenziali americane per le quali il sospetto di comportamenti fraudolenti non è stato, dolosamente, sufficientemente esplorato e sanzionato da chi avrebbe dovuto farlo, rappresentano una nuova intimidazione portata dalla oligarchia di affaristi che manovra i burattini della politica ormai asservita alla grande finanza.

Per mesi gruppi violenti di blm (black lives matter) e antifa hanno distrutto statue, incendiato negozi, rubato merci, aggredito cittadini isolati e quegli stessi che oggi danno fondo a tutte le loro conoscenze del vocabolario per condannare l'azione dei Patrioti Americani, invece di lanciare i medesimi strali di condanna, si inginocchiavano, pronti alla sottomissione.

Sono gli stessi che hanno plaudito alla repressione di Macron contro i gilet gialli e, contemporaneamente, stanno dalla parte dei ribelli bielorussi contro il presidente eletto tra dubi e sospetti esattamente come Biden.

E' uno scenario inquietante, prodromico di ulteriori, gravi perdite della nostra libertà, soprattutto essendo ormai la stampa, in ogni sua versione, asservita all'oligarchia affaristica dominante.

Ne abbiamo conoscenza anche qui in Italia con le leggi liberticide che arrivano alla Mancino e sue estensioni o a quella in discussione contro l'omofobia, utili solo a sanzionare il libero pensiero, le idee e le opinioni che non piacciono e non tornano utili all'oligarchia degli affaristi.

Vediamo come sia stato sfruttato il morbo cinese per imporre ulteriori bavagli e divieti ai cittadini,

Leggiamo che viene chiusa la pagina Facebook di chi contesta l'uso indiscriminato dei vaccini e leggiamo che c'è qualcuno, che evidentemente ignora cosa voglia dire Libertà e Democrazia, che plaude al bavaglio.

Se uno ci mette la mano sulla bocca per impedirci di parlare, noi reagiamo, istintivamente, con ogni mezzo e forza a nostra disposizione per liberarci la bocca.

Non ci si può quindi meravigliare se i divieti e i tentativi di tappare la bocca alle idee e alle opinioni difformi, creino le condizioni per reazioni di forza.

Spiace vedere e leggere i commenti ambigui nelle parole di Salvini e della Meloni, purtroppo di condanna dei Patrioti da parte di altri esponenti.

E' un coro al quale, come sempre quando c'è un coro, non voglio unirmi.

Neppure con il mio voto.





06 gennaio 2021

L'Italia e gli altri alla prova del morbo cinese

Oggi, 6 gennaio, doveva essere l'ultimo giorno di restrizioni, con il ministro Boccia che ad inizio dicembre proclamava ultimi sacrifici a Natale per ripartire dopo l'Epifania, esattamente come Conte giurava che i sacrifici di novembre sarebbero serviti per trascorrere un Natale migliore.

Tutte balle.

Oggi è giornata rossa nazionale (praticamente si può uscire solo per comprare i quotidiani) e domani è un giallo "rafforzato" : non potremo andare in altre regioni, ma potremo prendere caffè e brioche al bar, almeno sino alle 18.

Semprechè si trovi un bar aperto, visto che la loro finestra di apertura è limitata al 7 e all'8, poi il 9 e 10, di nuovo tutti arancioni, dovranno chiudere e lavorare solo per "asporto".

Dall'11 ... non si sa, perchè viene ripristinata l'arlecchinata italiana, ma il colore della nostra regione potrà essere noto solo dopo le rilevazioni di venerdì 8, quindi sabato 9, senza la possibilità di preventiva programmazione.

Ben diversa la situazione in Germania e nel Regno Unito che hanno deciso la chiusura diretta fino al 31 gennaio, comunicandolo per tempo ai propri cittadini, facendo chiarezza e assumendo responsabilità politiche e perseguendo una linea che, condivisibile o meno (personalmente ero e resto contrario alle chiusure ed ai divieti) garantisce la popolazione da decisioni ondivaghe che danno il senso dell'impotenza.

In tal senso hanno anche agito con la scuola i governatori Zaia, Fedriga e Acquaroli di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche, posticipando il ritorno in classe delle superiori al 31 gennaio.

Non condivido, ma è meglio avere un progetto a lungo termine, che il ridicolo compromesso del governo che, tra chi voleva il rientro il 7 e chi lo voleva il 15, ha scelto il compromesso matematico dell'11.

La prova che costituisce per tutti il morbo cinese si risolve in pratica tutta lì.

In Italia abbiamo un governo in balia dell'incompetenza e dell'improvvisazione che pensa solo a scaricare la responsabilità delle scelte sui "tecnici" che, peraltro, non vanno neppure d'accordo tra loro, essendo tutte primedonne alla ricerca dell'inquadratura migliore in televisione.

Nel Regno Unito e in Germania ci sono invece Statisti che, pur ascoltando i pareri dei medici, si assumono e sanno assumersi la responsabilità politica di decidere e di percorrere una strada precisa, coerentemente e almeno per un adeguato periodo di tempo per verificarne i risultati.

Se anche non ci fossero altri motivi (e ce ne sono invece tantissimi ancora !) basta questo per considerare inadatto questo governo e auspicarne la rimozione al più presto, anche se sono consapevole che al peggio non c'è mai fine (qualcuno poteva pensare che il Conte 2 potesse insidiare Monti, Gentiloni, Letta e Renzi per salire sul podio del peggior governo del secolo ? Credo di no, ma è così e non abbiamo ancora visto alla prova Draghi o Cottarelli ...).

05 gennaio 2021

Vaccinarsi sì o no ?

Lasciando perdere i ritardi e la disorganizzazione, la domanda che noi cittadini ci stiamo ponendo, tranne alcuni talebani che hanno sempre certezze pronte all'uso nel nome di una fede spesso mal riposta, è se vaccinarsi o no quando sarà il nostro turno.

Non tutto il male viene per nuocere e quindi i ritardi nella somministrazione delle dosi disponibili consentono di vedere "l'effetto che fa" (sperando che i media servi di regime diano conto degli effetti collaterali che si dovessero manifestare o, quanto meno, che se ne possa aver contezza tramite i "social").

Da quattro anni, dall'inverno successivo a quello in cui compii sessanta anni, sono vaccinato contro l'influenza.

Non sono quindi aprioristicamente contrario ai vaccini, anche se venendo da una generazione che ne ha fatti pochi ma significativi (a memoria vaiolo, polio e le punture antitetaniche e polivalenti del servizio militare) sono perplesso sulle vaccinazioni per malattie che quelli della mia età hanno avuto e superato benissimo come morbillo e varicella e, ancora di più, lo sono per le quantità di vaccinazioni (addirittura ho letto polivalenti per 12 tipologie di malattie).

Da liberale sono anche contrario ad ogni costrizione, ritenendo la Libertà dell'Individuo il bene primario da tutelare, quindi se uno vuole vaccinarsi è libero di farlo, così come uno che non voglia vaccinarsi è ugualmente libero di non farlo senza subire alcun tipo di discriminazione nè sul lavoro, nè nella vita sociale.

I talebani del vaccino dicono che uno che non si vaccina mette a rischio gli altri.

Ma se chi vuole vaccinarsi, procede con il vaccino ed è convinto dell'efficacia del vaccino, non dovrebbe avere alcun timore e, al più, chi non si vaccina metterebbe a rischio solo altri che non vogliono vaccinarsi.

Altri talebani ne fanno una questione di costi sanitari e vorrebbero escludere dalle cure del servizio sanitario pubblico chi non si vaccina e dovesse ammalarsi.

Anche in questo caso si tratta di una isteria ingiustificata, perchè il servizio sanitario è per l'appunto pubblico, ma non per libera adesione, bensì per obbligo di legge e tutti, anche chi non si vaccina, ha contribuito e contribuisce al suo finanziamento, pagando medici, strutture, medicine e apparecchiature.

Escluderli sarebbe una discriminazione compensabile solo con la liberalizzazione del sistema sanitario e la restituzione, a chi optasse per un sistema sanitario privato, di tutto quello che ha versato negli anni, maggiorato di interessi e rivalutazione monetaria, oltre a rimuovere ogni successivo addebito.

Evidente che un sistema sanitario pubblico senza il contributo di una parte consistente di finanziatori sarebbe destinato al collasso, soprattutto dovendo restituire quanto sottratto negli anni.

Quindi l'unica strada è la LIBERTA' di scelta, da rispettare qualunque indirizzo prenda.

Ma difendere la libertà di scelta non basta, perchè ci sono risposte specifiche che devono essere fornite e non lo sono, ai dubbi sul vaccino contro il morbo cinese.

Se per l'influenza, quattro anni fa, ho fatto la scelta di vaccinarmi dopo aver visto almeno un ventennio (e forse più) di utilizzo di tale prodotto, contro il virus cinese non c'è alcuna conferma circa i suoi effetti e, anzi, è lo stesso bugiardino che dice che non si conoscono gli effetti collaterali a lungo termine.

E' naturale, essendo un prodotto appena messo sul mercato dopo appena dieci mesi di ricerca.

Non abbiamo dati sufficienti perchè non c'è stato tempo sufficiente per analizzare gli effetti a lungo termine e neppure se sia necessario ripetere la vaccinazione ogni anno come è per l'influenza.

Per ora ci viene raccontato che gli effetti immediati sono di scarsa rilevanza e quelli più gravi sarebbero limitati a poche unità.

Sono anche d'accordo nel concedere l'immunità a ricercatori e case farmaceutiche per gli eventuali effetti collaterali, perchè loro, sollecitati dalle necessità, hanno presentato un prodotto che non ha usufruito dei tempi abituali per poterlo testare compiutamente.

Non sono invece d'accordo nell'assenza di una assunzione, piena e totale, di responsabilità da parte dei governi che vogliono inoculare il vaccino nei cittadini.

Se i governi ritengono che l'esigenza primaria sia quella di soffocare il morbo cinese e ritengono che l'unica strada sia quella della vaccinazione di massa, si assumano la responsabilità sì di tenere manlevate le case farmaceutiche, ma anche di prestare ogni tipo di cura e assistenza, piena e totale, a quei cittadini che oggi, come fra dieci anni dovessero subire le conseguenze di una vaccinazione accelerata nei tempi.

Probabilmente, davanti ad una tale assunzione di responsabilità dei governi che assicurerebbe ogni assistenza, cura e sussidi a chi dovesse subire conseguenze negative dal vaccino, qualche cittadino in più sceglierebbe, liberamente, di farsi vaccinare.

Un ulteriore punto riguarda la scelta del vaccino.

Vi sono numerosi prodotti da più case farmaceutiche, ma sostanzialmente i vaccini si dividono in due tipi: tradizionale, che ha cioè seguito le modalità abituali per la sua preparazione e innovativi, che ha utilizzato nuovi sistemi per il preparato.

Perchè non consentire ai cittadini, ovviamente dopo averne parlato con il proprio medico, di scegliere quale dei due tipi di vaccino farsi inoculare ?

A braccio, da parte di un profano, si potrebbe dire che, sull'auspicabile presupposto che i controlli degli enti che sovraintendono alle autorizzazioni abbiano verificato la pari efficacia dei vaccini, un normale cittadino si sentirebbe più rassicurato se gli venisse inoculato un vaccino preparato con il sistema più tradizionale e consolidato.

Ma ognuno dovrebbe essere posto nelle condizioni, anche in questo caso, di esprimere una libera scelta.

Infine (per ora) guardiamo alla percorso di preparazione al vaccino.

Non so quale sia la procedura che verrà adottata per chiamare i cittadini al vaccino e forse non lo sanno ancora neppure i "responsabili" della campagna di vaccinazione.

Io vorrei che l'avvicinamento alla vaccinazione fosse un percorso di massima tutela per il cittadino, preceduto da esami, anche relativi alle allergie, che possano escludere ogni controindicazione almeno sulla base di quel che si conosce fino ad ora.

Un passaggio obbligato dal proprio medico di base che dovrebbe attestare l'idoneità del suo assistito a ricevere il vaccino.

Quindi, ricapitolando:

1 - Libertà di scelta se vaccinarsi o meno

2 - Garanzia dello stato di ogni assistenza, cura e sussidi in caso di effetti collaterali che incidano sulla salute di chi si vaccina

3 - Libertà di scelta del tipo di vaccino

4 - Passaggio preventivo dal medico di base che attesti l'idoneità dell'assistito a ricevere il vaccino.


04 gennaio 2021

L'ignoranza abissale del politicamente corretto

Questa non si può rinviare.

Ad ogni seduta del Congresso americano viene recitata una preghiera.

Un parlamentare democratico la conclude dicendo "Amen" e, per adeguarsi alle paturnie della parità di genere, aggiungendo "Awomen".

Dimostrando di ignorare totalmente il significato della parola "amen".

Quando si dice che la neolingua, il politicamente corretto, il blm e gli antifa, le opzioni gender rovinano la Civiltà, molti pensano che sia una presa di posizione ideologica, ma è, purtroppo, realtà.

Pensiamo che mondo sarà, pieno di "Amen e Awomen".



I miserabili

E' un periodo buio, come nel medioevo quando avevano grande successo i profeti di sventura, anche oggi vengono ascoltati come oracoli soggetti che occupano il loro tempo, in favore di telecamere, per spargere terrore nella popolazione, pronosticando ulteriori e ancora peggiori ondate epidemiche.
E ce ne sono altri, che sono riusciti a scalare le poltrone del potere, che, dimostrando una totale ignoranza dei principali Valori che dovrebbero essere posti a base di una convivenza civile, dichiarano che troveranno il modo per rendere obbligatorio il vaccino, calpestando, da miserabili, ogni diritto di Libertà del singolo.
Purtroppo non sono casi isolati, ma si aggiungono ad altri personaggi della loro stessa risma che cercano, con la bava alla bocca, di imporre le loro scelte sul prossimo, ipotizzando attestati, tesserini, divieti di utilizzo di beni e servizi.
La tipica espressione del peggior cattocomunismo che prospera, da sempre, da quelle parti, dall'Inquisizione a Pol Pot, a Castro, fino alla Cina odierna.
Una vita spesa perseguendo divieti, violenza, miseria, soppressione della Libertà individuale.

03 gennaio 2021

Presto e bene non vanno insieme

Nel corso del 2011 una ignobile campagna orchestrata dall'estero (veggasi risolini di Sarkozy e Merkel) portò il principale quotidiano economico italiano, il Sole 24 ore, ad un titolo cubitale "fate presto".

Da quel "fate presto", uscì il colpo di mano contro Berlusconi e portò al governo Monti che, fino al secondo governo Conte, era unanimemente riconosciuto come il peggior governo della storia nazionale.

Oggi la sottosegretaria Zampa sollecita a fare presto con la campagna vaccinazione e il commissario Arcuri ogni sera fornisce i dati, annunciando compiaciuto che siamo secondi in Europa dopo la Germania (rectius: siamo i secondi nell'unione sovietica europea, perchè in Europa veniamo dopo il Regno Unito e la Germania).

La Storia, come quella del governo Monti, ci insegna che la saggezza popolare non deve mai essere trascurata: presto e bene non vanno insieme.

Nel 2011 vollero fare presto e uscì Monti, nel 2020-21 vogliono fare presto e quali mostri usciranno della vaccinazione accelerata con un prodotto di cui non si conoscono, per ovvie ragioni, gli effetti a lungo termine ?


02 gennaio 2021

Il tempo delle pecore

Abbiamo passato anche l'ultimo dell'anno più di clausura di ogni tempo.

Non mi lamento per essere rimasto in casa, è anche piacevolequando è una libera e volontaria scelta, mi mandano in bestia le dichiarazione di Conte, dei suoi ministri e dei virologi (ultime che ho letto di quel Pregliasco che ogni anno, di questi tempi, si presenta sghignazzando davanti alle telecamere o ai microfoni per dare il bollettino delle influenze) che dicono che anche dopo il 6 gennaio non potranno "concedere" maggiori libertà.

Concedere ?

Adesso essere liberi di circolare, di lavorare, di riunirsi, di andare fuori a cena è una "concessione" reale ?

Già, un parlamento di pecore ha votato ad ottobre la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio (e temo continuerà a prorogarlo) e lo stesso parlamento di pecore ha legittimato un coprifuoco che ormai dura da mesi, che neppure in periodo di guerra è stato così lungo.

Un governo di sbandati, che accettano lo sbarco di orde di clandestini, ha sguinzagliato gli sbirri (perchè in questo caso tali sono!) per sanzionare i pericolosi festaioli del sabato sera e di capodanno, facendo leva sui peggiori e più abietti sentimenti degli uomini peggiori e più meschini che sono i delatori, i vicini che informano gli sbirri di riunioni e feste in case private.

Ma siamo pecore anche noi che non andiamo oltre a inutili e inefficaci proteste digitando sulla tastiera la nostra indignazione, sperando che QUALCUN ALTRO reagisca anche per noi.

Certo, individualmente non abbiamo alcuna possibilità, verremmo schiacciati dalla macchina del potere.

Per questo esistono le associazioni e, soprattutto, i partiti e quelli di opposizione in primo luogo.

Sono loro gli unici che possono, organizzando migliaia di persone e dando rappresentanza a milioni di Italiani, reagire, ribellandosi ad un abuso che soffoca la Libertà nel nome di una sicurezza sanitaria che, come è dimostrato dal dato dei decessi in Italia, è una falsa illusione.

Se possono, quelli che disegnano nei loro convegni la società del futuro ambientalista e tecnologico, un futuro disumano e disumanizzante, per conseguire i loro scopi senza doversi confrontare con la legge basilare della democrazia (il voto), continueranno a prorogare lo stato di emergenza, coprifuoco e divieti, soprattutto per tenerci distanti e diffidenti l'uno dell'altro e continuare a fare i loro sporchi interessi.

Intanto, cominciamo con il ricordare, prima di tutto a noi stessi, che la Libertà non è una "concessione" del Conte di turno, ma uno stato naturale di ogni Uomo, un diritto inalienabile e non negoziabile.

Noi non siamo pecore.


01 gennaio 2021

Anno nuovo

I tele e radio giornali e i quotidiani online sono ridondanti dei commenti al discorso a reti unificate di Mattarella.

Da quello che ascolto e leggo, però, nulla di nuovo è stato detto, nessuna verità salvifica, solo ovvietà, banalità e vuote parole.

Chi non è d'accordo sul fatto che il 2021 debba rappresentare la rinascita dell'Italia, della sua economia, della sua struttura sociale ?

E' da domandarsi se questo possa accadere lasciando sciamare per la nostra terra orde di clandestini scaricati dalle ong, pagando loro trasporto, vitto, alloggio, cure e istruzione.

E' da domandarsi se la strada per la rinascita sia quella di prostrarsi a tappeto/stuoino per farsi calpestare, nel nome dell'unione sovietica europea, dalla Merkel e da Macron.

E' da domandarsi se Conte e il suo gruppo fantozziano di ministri sia adeguato a far rinascere l'Italia dopo averla affossata con la peggiore politica di contrasto al morbo cinese che ci ha portato ad avere contemporaneamente il maggior numero di decessi e la peggior crisi economica, praticamente la botte vuota e la moglie sobria.

Mattarella, al suo sesto discorso, non è più credibile e, infatti, viene tanto strombazzato l'ascolto di ben 14 milioni di italiani.

Ma se consideriamo che, per colpa di Conte, eravamo tutti reclusi in casa, vuol dire che ben 46 milioni di Italiani non lo hanno ascoltato e non ci sono (purtroppo) 46 milioni di Italiani in fasce o bambini.

Spiace ascoltare che Salvini e la Meloni si siano piegati al coro elogiativo, segno inequivocabile che, in mancanza di meglio, sono votabili, ma che da loro non possiamo aspettarci quel colpo d'ala rivoluzionario che possa, quello sì, veramente far rinascere l'Italia.

Un colpo d'ala che potrebbe arrivare con una presa di posizione chiara contro il conformismo della vaccinazione, ma anche contro il coro degli entusiasti per i 209 miliardi dell'unione sovietica europea (per metà nostri, peraltro).

E se facessimo come Spagna e Portogallo, accettando solo i finanziamenti a fondo perduto (cioè quelli che non dovremo mai restituire) oltre a non accedere al mes ?

Invece di scrivere centinaia di pagine, progettare sessanta o centocinquanta interventi (che non verrebbero mai fatti) perchè non concentrarsi solo su pochi aspetti ?

La sanità, i trasporti e la scuola.

Basta.

Lasciando perdere le sciocchezze di moda sull'ambiente e il digitale.

Ecco, in sostanza, dietro al principio della rinascita dell'Italia, che tutti sono capaci di esprimere, la distanza da Mattarella è tale che sono contento di non aver perso tempo ad ascoltare uno che rappresenta un sistema parruccone ed ammuffito e che non riuscirà mai a far rinascere la nostra Patria, per il semplice fatto che vi antepone una sovrastruttura internazionale, che guarda all'Italia come un vassallo ed agli italiani come sudditi, come l'unione sovietica europea.