Memori di quella esperienza è necessario reprimere, anche con la forza, simili rigurgiti che sono, con buona pace del sindaco di Bologna Lepore, fondati su idee sbagliate e sono solo azioni distruttive che devastano le città ed i beni pubblici e privati, oltre a mettere in pericolo l'incolumità dei cittadini.
Comportamenti ben diversi da quelli delle "camicie nere", care a Lepore nella sua fola antifascista, che hanno manifestato e manifestano ordinatamente, senza mandare all'ospedale Poliziotti e Carabinieri, senza distruggere tavolini di bar e ristoranti, senza imbrattare vetrine e muri.
Ho apprezzato le dichiarazioni di condanna che, dalla Meloni a cascata sono state pronunciate contro le violenze dei manifestanti, molti dei quali immigrati, cittadini di altri stati o cittadini italiani per un tratto di penna probabilmente non meritato.
Adesso mi aspetto che la reazione sia adeguata all'emergenza e, come si agì contro le Brigate Rosse, così si agisca contro i gruppi che stanno ricreando quella base in cui le BR prosperarono e trovarono manovalanza e che oggi possono svolgere lo stesso ruolo per le istanza rappresentate dai pro pal e dai sostenitori di chi cerca di sfuggire ad un posto di blocco.
E si può cominciare con un atto concreto, uno scudo penale e civile contro ogni azione nei confronti di quei Poliziotti e Carabinieri, ma anche di Civili, che agiscono concretamente, reagendo, contro chi delinque.
Nessun commento:
Posta un commento