Quali ?
L'aumento al 2% del PIL per le spese militari, un aumento che già era stato codificato da Conte e che, quindi, non è una concessione, ma solo la conferma degli impegni assunti da altri.
Il 2%, poi, è nettamente inferiore a quelle esigenze che "ce lo chiede leuropa" (sì, scritto così, non è un refuso) vorrebbe imporre agli stati membri.
Almeno quel 2% lo gestiremo in autonomia, mantenendo il controllo sugli armamenti che andremo, auspicabilmente, a costruire in casa o comprare dagli Stati Uniti.
Un'altra concessione sarebbe l'acquisto di gas liquido.
Strepitano che costa quattro volte il gas russo, ma sono gli stessi che tre anni fa pretesero, rispettando il "ce lo chiede leuropa", di ridurre la dipendenza dal gas russo e comprare quello di Biden, organizzando due punti di raccolta e trasformazione a Ravenna e Livorno.
Anche in questo caso la Meloni non ha fatto altro che completare impegni già assunti, seguendo una linea già avviata e dalla quale, probabilmente, il tornare indietro costerebbe più del maggior costo del gas liquido.
La Schlein, dimostrandosi palesemente a digiuno di ogni base di economia, non ha trovato di meglio che criticare l'impegno a dieci miliardi di investimenti privati negli Stati Uniti, blaterando che la Meloni si impegna per dieci quando non ha trovato un miliardo per i problemi interni (che non si risolvono con un solo miliardo).
Mele e pere, gli investimenti sono privati, il miliardo della signorina Bonaventura dovrebbe essere trovato tra le pieghe del bilancio dello stato devastato dalle incapacità di chi ha preceduto la Meloni, da Monti a Draghi.
E sarebbero quelle le concessioni tanto criticate ?
Capisco che chi è all'opposizione non possa dire che la Meloni ha fatto centro, la logica conclusione sarebbe quella di dire ai propri elettori: votate Fratelli d'Italia, ma se non si hanno critiche concrete, sarebbe meglio che cercassero di parlare d'altro, tanto più che il calendario offre loro l'occasione dell'arma di distrazione di massa, ancorchè assai svalutata e in ribasso: l'antifascismo, con le cantatine di bella ciao e le indigestioni di pastasciutta antifascista.
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