Perchè là sì e in Ucraina e Medio Oriente, no ?
Le ragione sono, ovvio, molteplici, ma credo ve ne sia una che rappresenta il filo conduttore: tra India e Pakistan l'unione europea e i nanerottoli di Germania e Francia non hanno messo becco, mentre in Ucraina e in Medio Oriente è un continuo soffiare sul fuoco.
Plasticamente lo si è visto ieri con la trasferta di Merz, Starmer, Macron e Tusk a Kiev, dove, istigati da Zelensky che, con la pace, potrà solo tornere a suonare il pianoforte con il pene perchè altro non può fare, hanno abbaiato a Putin, previa acquisizione di rassicurazioni da parte di Trump.
Sono contento che la Meloni non si sia prestata a simile sceneggiata, partecipando ai colloqui (inutili) solo in video conferenza, marcando l'estraneità dell'Italia ad ogni velleità di spedire nostri militari in Ucraina.
Se proprio vogliono, siano tedeschi, inglesi e francesi a mandare a morire i loro figli per Kiev.
L'inutilità del costoso incontro si è palesata oggi, con la proposta di Putin a Erdogan di riaprire i colloqui diretti con l'Ucraina, cui è seguito l'applauso di Trump e la stizzosa reazione di Macron che non sa neppure mascherare i suoi sentimenti negativi come, almeno, riescono a fare Starmer e Merz.
Capisco che "finchè c'è guerra c'è speranza", come titolava un fortunato film del grande Alberto Sordi e che senza guerra i succosi incassi che banche e aziende siderurgiche tedesche e francesi stanno già sognando, verrebbero meno, ma sarebbe proprio così grave avere qualche dividendo in meno in cambio di migliaia di morti e feriti in meno ?
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