Il titolo è scontato, su un argomento che in questi ultimi giorni ha avuto il dubbio onore delle prime pagine e che viene (a mio avviso impropriamente) definito “bullismo”.
Abbiamo letto di vessazioni perpetrate nei confronti dei più deboli, di stupri di gruppo, di “branco” che impone la “sua” legge.
Abbiamo persino visto immagini di insegnanti sbeffeggiati dagli alunni.
Ci si domanda: che fare ?
Ancora una volta la libertà, confusa con il lassismo, ha prodotto l’anarchia e l’anarchia è sopraffazione.
Ma non è solo questo, a mio avviso, il problema.
Siamo in una società dove i ragazzi vengono coccolati e protetti ben oltre il lecito.
Siamo in una società dove a scuola invece di insegnare gli atti eroici del passato, viene rifilata una melassa buonista che indebolisce lo spirito e cresce da un lato dei pavidi per educazione, dall’altro dei violenti per reazione.
Una volta, se un ragazzo veniva bocciato a scuola, i suoi genitori, dopo avergli rifilato un paio di ceffoni, lo facevano studiare tutta l’estate.
Adesso, oltre ad essere diventata una parola “politicamente scorretta” per cui non si dice più “bocciare”, se uno è, per la sua ignoranza, costretto a ripetere l’anno, i suoi genitori fanno ricorso al Tar.
Una volta si sapeva che l’uomo era uomo e la donna, donna.
Adesso, anche ai vertici delle istituzioni, si crea confusione, come si crea confusione su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che fa bene e ciò che non fa bene.
Come per la droga.
Vengono innalzati i limiti minimi per non definire “spaccio” la loro detenzione e il ministro non sa far altro che dire che non si legittima l’uso della droga, ma è solo per evitare il carcere a chi viene sorpreso con quella quantità di sostanza stupefacente.
In pratica si rinuncia a priori all’unica sanzione che potrebbe incutere un minimo di timore: si proietta un messaggio sbagliato.
Femministe arrabbiate pretendono la parità in ogni campo con gli uomini.
Il pugilato è anche in gonnella.
Però ci si lamenta se un gruppo di ragazze pesta una che è estranea al loro gruppo o che ha violato una sorta di “codice d’onore”.
Da un lato si propugna la licenziosità nei costumi, quindi una deriva morale che ammorba l’intera società, e dall’altro ci si lamenta dei primi effetti di questa anarchia.
Allora bisogna essere chiari: non si ristabiliranno le situazioni ante deriva in tempi brevi.
I tempi per la restaurazione di comportamenti corretti saranno tanto più lunghi quanto più prevarranno messaggi sbagliati come
Abbiamo letto di vessazioni perpetrate nei confronti dei più deboli, di stupri di gruppo, di “branco” che impone la “sua” legge.
Abbiamo persino visto immagini di insegnanti sbeffeggiati dagli alunni.
Ci si domanda: che fare ?
Ancora una volta la libertà, confusa con il lassismo, ha prodotto l’anarchia e l’anarchia è sopraffazione.
Ma non è solo questo, a mio avviso, il problema.
Siamo in una società dove i ragazzi vengono coccolati e protetti ben oltre il lecito.
Siamo in una società dove a scuola invece di insegnare gli atti eroici del passato, viene rifilata una melassa buonista che indebolisce lo spirito e cresce da un lato dei pavidi per educazione, dall’altro dei violenti per reazione.
Una volta, se un ragazzo veniva bocciato a scuola, i suoi genitori, dopo avergli rifilato un paio di ceffoni, lo facevano studiare tutta l’estate.
Adesso, oltre ad essere diventata una parola “politicamente scorretta” per cui non si dice più “bocciare”, se uno è, per la sua ignoranza, costretto a ripetere l’anno, i suoi genitori fanno ricorso al Tar.
Una volta si sapeva che l’uomo era uomo e la donna, donna.
Adesso, anche ai vertici delle istituzioni, si crea confusione, come si crea confusione su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che fa bene e ciò che non fa bene.
Come per la droga.
Vengono innalzati i limiti minimi per non definire “spaccio” la loro detenzione e il ministro non sa far altro che dire che non si legittima l’uso della droga, ma è solo per evitare il carcere a chi viene sorpreso con quella quantità di sostanza stupefacente.
In pratica si rinuncia a priori all’unica sanzione che potrebbe incutere un minimo di timore: si proietta un messaggio sbagliato.
Femministe arrabbiate pretendono la parità in ogni campo con gli uomini.
Il pugilato è anche in gonnella.
Però ci si lamenta se un gruppo di ragazze pesta una che è estranea al loro gruppo o che ha violato una sorta di “codice d’onore”.
Da un lato si propugna la licenziosità nei costumi, quindi una deriva morale che ammorba l’intera società, e dall’altro ci si lamenta dei primi effetti di questa anarchia.
Allora bisogna essere chiari: non si ristabiliranno le situazioni ante deriva in tempi brevi.
I tempi per la restaurazione di comportamenti corretti saranno tanto più lunghi quanto più prevarranno messaggi sbagliati come
la “normalità” dell’omosessualità,
la depenalizzazione della droga,
il perdonismo nei confronti dei criminali,
l’accoglienza indiscriminata,
la rinuncia a far valere le ragioni del diritto anche con la forza legale dello stato,
il collateralismo al terrorismo islamico.
Ma, soprattutto, la demolizione del concetto di Autorità, di Gerarchia, di Comando, di Superiore porta, con un tragico effetto domino, sin nel più piccolo aspetto della nostra vita sociale a contestare sempre e comunque le decisioni di chi è preposto a decidere, utilizzando ogni strumento di un lassismo diffuso per ribaltare decisioni prese.
E in tal modo va a ramengo ogni disciplina, ogni ordine, ogni legalità.
La responsabilità non è dei bulli e delle pupe di questo inizio del XXI secolo, la responsabilità è di chi ha giocato, per fini personali, a scardinare la Tradizione per sostituirla con il nichilismo e il relativismo.
Quelli che negli anni settanta e ottanta erano definiti “i cattivi maestri” hanno seminato vento con la complicità di chi pensava di usarli per abbattere un sistema di cui allora erano gli oppositori.
Oggi, i complici divenuti establishment raccolgono la meritata tempesta.
Entra ne
Ma, soprattutto, la demolizione del concetto di Autorità, di Gerarchia, di Comando, di Superiore porta, con un tragico effetto domino, sin nel più piccolo aspetto della nostra vita sociale a contestare sempre e comunque le decisioni di chi è preposto a decidere, utilizzando ogni strumento di un lassismo diffuso per ribaltare decisioni prese.
E in tal modo va a ramengo ogni disciplina, ogni ordine, ogni legalità.
La responsabilità non è dei bulli e delle pupe di questo inizio del XXI secolo, la responsabilità è di chi ha giocato, per fini personali, a scardinare la Tradizione per sostituirla con il nichilismo e il relativismo.
Quelli che negli anni settanta e ottanta erano definiti “i cattivi maestri” hanno seminato vento con la complicità di chi pensava di usarli per abbattere un sistema di cui allora erano gli oppositori.
Oggi, i complici divenuti establishment raccolgono la meritata tempesta.
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33 commenti:
Ci vuole il pugno di ferro. Ma quale esempio si può dare quando si lasciano impunemente sfilare quelli di Roma ? Neanche una carica della polizia, neanche un buffetto sulla nuca: hanno potuto fare quello che hanno voluto. Allora è ovvio che i più giovani pensano di poter imporre con la violenza (e probabilmente per loro non è violenza) la loro volontà sul prossimo. E hai detto bene sul buonismo che viene insegnato e che impedisce a molti di reagire, di difendersi, quindi subendo. Se quelli sono coloro che in futuro dovranno difenderci dai musulmani, allora abbiamo già perso e non lo sappiamo. Perchè se cominciano a subire a scuola senza reagire, cosa faranno quando si troveranno davanti quelli che, se non si convertono, li faranno saltare in aria ?
premesso che ho scritto anche io dell'argomoento e sicuramente possiamo avere un orizzonte comune, io credo che il relativismo sia usato a sproposito. bada bene, non sopporto gli psicologi che giustificano il malessere degli assassini scaricando sulla società palesi colpe individuali, ma nemmeno mi reputo così ingenuo da pensare che si stava meglio quando si stava peggio. il bullismo è smpre esistito, se c'è qualcosa che è cambiato è l'emulazione estrema che esso comporta...
avrei preferito invece della solita invettiva contro il nichilismo e il relativismo, una sana analisi della società dei consumi.
tu non sai quanto ti sbagli.pur non credendo alle tue miserrime regolette da ducetto di provincia,ti sono mille volte superiore moralmente,sono un cittadino modello e pago le tasse...cosa che probabilmente tu non fai.nella enunciazione della tua "carta della perfezione",non fai riferimento alcuno ad una miriae di valori ben piu' importanti.ti manca l'educazione civica delle elementari.
Non capisco che c'entra il commento di Andrea in questo post, ma del resto forse non è affar mio. Caro Monsoreau, si è rotta ogni diga morale e la nostra società sta morendo annegata... la soluzione, qualora ci fosse, non riesco a focalizzarla
Mons,
credo che tu abbia le idee un po' confuse.
A scuola gli eroi del passato non li hanno mai insegnati. negli anni 70 pure a destra non erano angioletti.
Aggiungi mille altre cose che non sottoscrivo tra le quali il pensiero che la deriva mondiale sia determinata anche dalla "normalità dell'omosessualità".
L'omosessualità nelle radici Romane che tu invochi era la norma tanto per dirne una.
In ogni caso su questo tema discutiamone serenamente quanto vuoi ma non su TRN, sul quale c'è un'esplicito richiamo a non discriminare le persone in base alle loro libere scelte sessuali.
Ciao ;)
Rob
"Una volta, se un ragazzo veniva bocciato a scuola, i suoi genitori, dopo avergli rifilato un paio di ceffoni, lo facevano studiare tutta l’estate"
Solo per questa frase meriteresti un monumento: le scuole italiane sono alla sfascio, i professionali non servano a nulla e raccolgono solo bestie. Una volta, se non si voleva studiare, si andava ad "imparare" un mestiere, ora - finita la scuola - questa gente cosa può fare?
In certe scuole bisognerebbe andare armati, ci sono teppisti e i professori spesso sono delle povere vittime.
Mi sembra una analisi azzeccata. Quando non c'è più il senso della dirittura morale, non si può pretendere che i ragazzi abbiano comportamenti improntati a dei sani principi. La droga e l'omosessualità sono due piedi di porco che hanno divelto la barriera che separava il bene con il male. E al loro seguito, come dopo l'apertura del vaso di Pandora, è arrivato tutto il resto e non sappiamo quando ci si fermerà. Ma il marcio è in chi non ha contrastato a suo tempo quei fenomeni, facendone parte integrante di una pseudo cultura, mascherata da "tolleranza", che significa in realtà lo sfascio della società civile. E' bene denunciarlo.
"L'omosessualità nelle radici Romane che tu invochi era la norma tanto per dirne una.
In ogni caso su questo tema discutiamone serenamente quanto vuoi ma non su TRN, sul quale c'è un'esplicito richiamo a non discriminare le persone in base alle loro libere scelte sessuali."
Ma quale discriminazione Robink?! non c'è nessuna discriminazione in questa frase, esprime semplicemente un dato di fatto: la normalità è uomo+ donna, maschio+ femmina.Vuoi forse farmi credere che per non discriminare gli omosessuali bisogna chiudere gli occhi di fronte alla realtà? (concordo invece sul fatto che negli anni '70 nemmeno a destra fossero angioletti)
Tornando a Mons, bravo! Direi che la tua analisi è azzeccatissima, e per di più "platonica":
Quando un popolo,
divorato dalla sete di libertà,
si trova ad avere capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole,
fino ad ubriacarlo,
accade allora che,
se i governanti resistono alle richieste dei suoi più esigenti sudditi,
sono dichiarati tiranni.
Ed avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori
è definito un uomo senza carattere, un servo;
che il padre impaurito finisce col trattare il figlio come suo pari e non è
più rispettato;
che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui,
che i giovani pretendono gli stessi diritti,
la stessa considerazione dei vecchi e questi,
per non parere troppo severi danno ragione ai giovani.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una sola pianta:
la tirannia
ah una cosa Robink: per i greci e i romani era normale anche l'incesto e la pedofilia, vogliamo garntire pari dignità anche a loro?
Anch'io ne ho parlato, segno che tutti riteniamo importante dare spiegazioni, ma soprattutto idee. Dal canto mio ho incentrato il problema sulla mancanza della famiglia. Della tua analisi concordo soprattutto sulla mancanza del riconoscimento del superiore, che non significa asservimento, ma rispetto.
Non voglio sdoganare pedofili.
Voglio solo ribadire che il concetto di "normalità sessuale" mi spaventa e mi ricorda tempi bui.
"Una volta, se un ragazzo veniva bocciato a scuola, i suoi genitori, dopo avergli rifilato un paio di ceffoni, lo facevano studiare tutta l’estate"
Anch'io sottoscrivo questa frase. Tuttavia sono abbastanza d'accordo con Robinik sull'omosessualita' : c'entra proprio poco. Soprattutto non diamole l'importanza che non ha e non annacquiamo il messaggio, con cui, ripeto, in sostanza concordo.
se mi permetti riporto un commento che ho lasciato da pensatore, che mi sembra fitting anche qui:
"aggiungo che anche chi era ragazzo 20 o 30 anni fa faceva delle porcate. ma ci sono delle differenze:
a) c’era un insieme di timore e di rispetto dell’autorita’ che induceva una moralita’ di fondo (forse imposta, ma c’era);
b) questo timore e/o rispetto poteva essere imposto grazie a del potere contrattuale. una parte di quel potere lo aveva la scuola. ora non piu’, perche’ esami di riparazione non se ne fanno da un pezzo, le bocciature sono solo teoriche, e le famiglie sono senza se e senza ma dalla parte dei loro rampolli.
c) un’altra parte di quel potere lo aveva la famiglia, ma lo ha abdicato sia abbandonando spesso i figli a terzi o a se stessi, sia dando loro tutto e togliendogli cosi’ il desiderio e la speranza. com’e’ che io che sono adulto e autonomo e guadagno discretamente, prima di comprare scooter e videofonini ci devo pensare tre volte, mentre davanti alle scuole sembra esserci una concessionaria di moto e auto associata alla succursale di 3 ?"
saluti - vfiore
ares, calma...
L'uso di droghe ed alcol è documentato da almeno 5000 anni; non è una novità delle ultime tre generazioni. Nel frattempo potenze e civiltà sono sorte e cadute. Mi sembra che sia sensato concludere che l'uso di sostanze psicoattive non è l'unico fattore.
Ceterum censeo Carthago delenda est: Marco Porcio Catone era il Censore della immoralità, noi abbiamo un censore di moralità a quanto sembra.
mai mulà tegn dur!
Ciao Massimo, ho visto xhe anche Nessie affronta questo tema..
In quanto alle critiche di cui sopra, concordo con Bobo..Inoltre vorrei dire che la "normalizzazione" dell'omosessualita' é veramente uno dei tanti mali della nostra attualita'. Aspettate solo di vedere come si modifica una societa' sotto l'influenza e la pedagogia nelle scuole fatte dai militanti gay.
P.S. Nelle antiche Roma e Gracia, l'omosessualita' era accettata solo nella puberta' e adolescenza, ma nell'eta' matura era considerata malissimo. Si sono gia' avute discussioni in proposito....
Al liceo di prima del 68, si studiavano i personaggi storici e i classici in maniera approfondita non paragonabile ai minestroni odierni.
Non so che dire, gli episodi che citi sono sempre avvenuti persino nell'antichità, ad esempio la mitologia greca è piena di stupri... Magari non c'erano fotocamere digitali etc.
Almeno fino ai primi anni 90 alle superiori ci si menava per questioni politiche tra destri e sinistri e tali "fenomeni" erano all'ordine del giorno.
Non mi pare che vada peggio, oggi.
E' da quando sono nato che i "i vecchi" dicono: "non ci sono più i giovani di una volta".
Forse è un atteggiamento dello spirito...
Nel ringraziare chi ha espresso condivisione per quanto scritto e nell'invitare Van der Blog a non preoccuparsi di Andrea (per la cui conoscenza invito a leggersi i profondi commenti al post "La mia Destra") mi piace ricordare che Il Castello, in 10 mesi, ha censurato un solo post. Il politburo di TRN in due settimane, almeno tre di cui due oggi ... :-D
Ecco, temo che la mia tesi sia stata confermata da alcuni commenti postati anche da persone, come Fabio, che stimo e con le quali mi trovo in sintonia su tanti altri argomenti.
Per tacere su vari altri aspetti, omosessualità e droga sono strumenti che indeboliscono la volontà di combattere di un popolo, inducendo al lassismo nei costumi e ponendo in primo piano il piacere, anche perverso, individuale rispetto al bene dei singoli che si fonda sul riconoscimento del liite del bene del prossimo e sulla nozione di stato come associazione di più individui per meglio perseguire il bene di tutti.
Una particolare menzione per Bobo che, oltre ad avermi sollevato dall'onere di ribattere ad una sciocchezza, ha anche prodotto una splendida citazione classica che ... avrei voluto fare io :-)
Mons, credo che tu abbia in parte ragione anche sulel droghe. Ma io voglio solo invitare a considerare tutti i fattori, senza concentrarsi su alcuni perdendone di vista altri.
Credo che uno dei problemi principali sia che da tempo la pedadogia si è spostata in una direzione che privilegia la "sensibilità", le intenzioni e simili contro disciplina, rendimento e risultati. Molti educatori sembrano vivere anche in un modno dove la violenza non esiste, oppure è sempre altrove - quindi non sanno cosa fare quando se la trovano davanti.
Per far deistere i bulli, non si deve sopportare sperando che passi, ma prenderne uno alle spalle con un tubo di ferro...
Il problema è che nelle scuole di oggi chi reagisse in tale modo verrebbe punito più gravemente del bullo.
Caro Mons, aver censurato questo tuo post su TRN è davvero scandaloso!
...Ma se ne rendono conto di quello che stanno facendo?
Io, a volte, per scherzare con mio fratello (moderatissimo) gli dico che è un "integralista moderato", ma qui mi pare che non si scherzi più...
Ciao :)
Ottimo post!
Ti suggerirei di mandarlo per conoscenza alle direzioni dei partiti: DS, Verdi, Comunisti italiani, RIFONDAZIONE COMUNISTA.
E poi, ogni qualvolta dovessero aprire la bocca su questi argomenti,per denunciare o lamentare certi comportamenti giovanili, gli spiattellerei in faccia questo tuo post!!!
Mons... nessuna censura oscurantista.
i tuoi post stanno tutti su TRN.
A parte l'ultimo.
io spero chetu e gli altri iscritti abbiate letto "a chi ci rivolgiamo" e gli altri manifesti
Se l'avete fatto allora questo stupore è inutile. Se non l'avete fatto allora mi chiedo come mai avete aderito.
TRN non partecipa a nessuna battaglia contro l'omosessualità in quanto tale.
Tutto qua.
Ciao!
Ma .. Robinik, io credevo che TRN si ispirasse ai Rapubblicani americani...o no?
Se per caso non lo sapeste, i conservatori americani si preoccupano moltissimo di questioni morali e anche di omosessualita'.
per l'ennesima volta: non si contestano gli omosessuali in toto, ma la propaganda omosessuale che fa si' che si insegni nelle scuole che i ragazzini scelgano un'opzione rispetto ad un'altra.. Andate a leggere documenti americani, please. La right nation americana fa un'opposizione violenta al matrimonio dei gay, alla droga eccetera.
Se invece vi riferite a quel pasticcio che é ora la destra italiana, allora chiamatela in italiano!
Roby, ma nel mio post cosa avresti letto contro l'omosessualità in quanto tale? NON C'E' ASSOLUTAMENTE NIENTE!
Chiamo testimoni per leggere la frase che mi avete virgolettato, NON C'E' ASSOLUTAMANTE NIENTE CONTRO L'OMOSESSUALITA' IN QUANTO TALE. Avete ceffato presi da sacro furore verso il politically correct, in ritardo, tra l'altro, rispetto ai sinistrati.
Rob, giustificare la censura al mio post è una temeraria arrampicata sugli specchi.
Ma ringrazio per la pubblicità (gli accessi da TRN sono ieri aumentati del 450% :-).
tu banni sistematicamente i miei interventi e lasci in bella mostra le conseguenti ma sacrosante cadute di stile.parli,parli,parli,di valori e quant'altro ma sei privo di quello fondamentale:il rispetto.meno male che non conti nulla,sei soltanto pulviscolo che si agita in mezzo a questo rigurgito ventoso.ma il vento si ferma,e le spore come te rimarranno ferme,immobili...perchè le tue idee non hanno gambe proprie,si muovono soltanto nel branco che copre e nasconde i vigliacchi come te
Lontana & Mons:
TRN si ispira ai Repubblicani Americani. Allo stesso tempo scrive in uno dei suoi manifesti:
"Siamo contro chi disprezza il prossimo a causa della propria fede, della propria appartenenza sociale, del proprio nome, del proprio credo politico, della propria sessualità"
Gli "io credevo" contano poco. Le cose stanno ben scritte.
Se poi sono aumentati gli accessi a Mons io sono felice anche se far aumentare gli accessi agli iscritti è un'altra cosa che non sta negli obiettivi di TRN.
Quanto alle arrampicate sugli specchi poi evito di entrare nel merito se non dicendoti che è stata una decisione collettiva e che anche io sono stato censurato su TRN senza però fare tutte queste sceneggiate (tant'è vero che nessuno se n'è accorto... ecco diciamo che non ne ho aprofittato per avere accessi ;) )
Ineffabile:
Il tuo post è stato censurato per i motivi spiegati. Ti sarebbe bastato togliere "travestiti troie" e il post sarebbe stato ripubblicato. Hai preferito anche tu fare polemica. Scelta lecita. Ma il post rimane in bozza.
MI dispiace Roby, hai ceffato, il post l'ho tolto dalla bozza :D
Ciao :)
Per fortuna non ho aderito (ANCORA....)a TRN !
Non voglio ripetermi l'ennesima volta,ma sono costretto a farlo.
Dire che gli omosessuali "non sono normali",anche se si potrebbe dire meglio "non è un comportamento naturale" , non è punito da NESSUNA legge italiana (e, per il momento,neanche da nessuna legge francese,dove è in discussione, ma se vincerà Sarkozy,non credo passerà),anche perchè è TUTTORA in atto un lungo contenzioso tra le varie autorità mediche internazionali se l' omosessualità debba considerarsi malattia o no.
Trovo altresì che chiunque affermi, allo stato attuale delle leggi, che Monsoreau possa essere ritenuto: "chi disprezza il prossimo a causa della propria sessualità" oppure omofobo,possa essere tranquillamente querelato per diffamazione. So che non succederà, ma è altrettanto vero che diverse organizzazioni Cattoliche aspettano con impazienza l'accusa di omofobia da parte di qualche associazione omosessuale per dare inizio ad una causa del genere.
Quindi,legalmente, reputo la censura nei confronti del post di Mons assolutamente priva di fondamento.
Per fortuna non ho aderiti(ANCORA !)a TRN !
uff
nessuno mi ha risposto.
In ogni caso su questo tema discutiamone serenamente quanto vuoi ma non su TRN, sul quale c'è un'esplicito richiamo a non discriminare le persone in base alle loro libere scelte sessuali (Robinik delle 9,47 del 21 novembre.
"Il Castello, in 10 mesi, ha censurato un solo post. Il politburo di TRN in due settimane, almeno tre di cui due oggi" (Monsoreau delle 18,22 del 21 novembre).
Dov'è la sceneggiata ?
E un'altro che se la canta e se la suona, Andrea: tu banni sistematicamente i miei interventi e lasci in bella mostra le conseguenti ma sacrosante cadute di stile.
L'unico ad avere i poteri di amministratore in questo blog sono io ed è da mesi che non cancello nessun post, che ho tolto la verifica parole e non ho inserito limitazione alcuna.
E' tanta la voglia di essere vittima di censure che ce la si inventa ?
Quanto alla frase sul "siamo contro chi disprezza ..." vorrei sapere in quale modo si veda "disprezzo" nello scrivere:
"I tempi per la restaurazione di comportamenti corretti saranno tanto più lunghi quanto più prevarranno messaggi sbagliati come
la “normalità” dell’omosessualità.
O non si può più scrivere la propria opinione sull'anormalità di un rapporto omosessuale ?
E, in ogni caso, un conto è "esser contro" un altro è vietare e nel regolamento non è fatto alcun divieto di scrivere contro l'omosessualità, tanto che l'unico articolo nel quale lo si può far rientrare dice testualmente:
All'interno dello schieramento specificato nel disclaimer esistono punti di vista contrapposti su argomenti quali, aborto, fecondazione assistita, eugenetica, pena di morte... l'esposizioni e il confronto fra posizioni antitetiche è ben visto a patto che non si cada nell'ingiuria personale e in quanto nel punto 2 (il punto 2 richiama il divieto a sostenere tesi dell'opposto schieramento politico e non è certo il mio caso).
Quindi, poichè l'enunciazione degli argomenti sui quali non c'è condivisione nel gruppo è esemplificativa e non esaustiva, vi rientra a pieno titolo anche l'opinione sulla omosessualità in relazione alla quale non sono affatto caduto nella "ingiuria personale".
Tutto ciò configura un'azione che in diritto, per l'appunto, si definirebbe "temeraria" per giustificare una censura che non aveva alcun motivo di essere.
bugiardo oltre che vigliacco.complimenti monsoreau
L'unico ad avere i poteri di amministratore in questo blog sono io ed è da mesi che non cancello nessun post, che ho tolto la verifica parole e non ho inserito limitazione alcuna.
Io so quello che faccio e i commenti sono tutti lì a dimostrarlo.
E Andrea può battere stizzosamente il piedino per terra finchè vuole per inventarsi una censura che non c'è.
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