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02 novembre 2006

Legge marziale a Napoli ?


Nel loro disperato tentativo di stornare l’attenzione sulle incapacità della sinistra a gestire persino l’ordinario, i nuovi czar della nomenklatura cattocomunista, hanno trovato un insperato alleato nella violenza camorrista a Napoli.
Morti ammazzati in guerra tra bande e, purtroppo, anche innocenti passanti colpiti da proiettili vaganti.
Una recrudescenza di criminalità che dimostra come avvicinandosi il ventennio di amministrazioni cattocomuniste a Napoli, nulla sia stato fatto per far emergere la parta sana della nobile città partenopea.
Così, il ministro della giustizia Clemente Mastella (responsabile primo dell’infame indulto che ha liberato per le strade – anche di Napoli – migliaia di criminali senza che avessero scontato la loro pena) si inventa l’uso dell’esercito, forse in una riedizione dei “Vespri siciliani” di un decennio fa.
A ruota, giunge il borbottio sempre meno intelleggibile di Prodi, disposto a tutto pur di tenersi incollata al suo fondo schiena la (immeritata e troppo alta per lui) poltrona da presidente del consiglio.
Ma siamo sicuri che l’esercito nei vicoli sarebbe la soluzione giusta ?
Io ne dubito.
Intanto da un paio d’anni, grazie al Governo del Premier Silvio Berlusconi e al Ministro della Difesa Antonio Martino, è stato abolito il servizio di leva e abbiamo un esercito, anzi, Forze Armate (Esercito, Marina, Aviazione) , composte da professionisti, preparati per una guerra, non per operazioni di ordine pubblico.
In particolare se si pensasse ad una riedizione dei Vespri siciliani, sarebbe uno spreco di risorse, di addestramento e di professionalità, visto che alle Forze Armate fu attribuito il compito, passivo, di piantonamento di edifici e luoghi pubblici, con regole di ingaggio che imponevano ai reparti militari (allora di leva) di essere soggetti al comando di un ufficiale della Polizia.
Insomma, limiti enormi che rendevano i militari poco più che una guarnigione a difesa del classico bidone di benzina.
Diverso il caso se si decidesse di proclamare la legge marziale a Napoli e in Campania, rimuovendo Presidente di regione, provincia e sindaco, per sostituirli con una amministrazione militare dotata di pieni poteri sia di rastrellamento che di far fuoco, mettendo, invertendo i fattori dei Vespri, agli ordini dei militari anche le Forze dell’Ordine.
In tale ottica, i famosi quartieri dove si prendono le difese dei camorristi inseguiti dalla Polizia, potrebbero essere rastrellati con l’ausilio delle truppe corazzate (chissà se a Caserta c’è ancora la Scuola Truppe Corazzate che frequentai nel 1979 !) in modo da sedare ogni velleità di resistenza agli arresti.
Dubito però che questo governicchio abbia il coraggio di assumere una simile decisione che colpirebbe i suoi sodali Bassolino e Iervolino.
Quindi: che fare ?
Aumentare la presenza delle Forze dell’Ordine abbandonando l’idea di utilizzare professionisti della guerra che devono essere preservati per ben altri compiti.
Dare alle Forze dell’Ordine regole e protezioni chiare: se anche ci scappasse qualche sparatoria, nessun Agente dovrà subire alcun processo.
Usare la mano pesante nella repressione, tenendo anche presente che spesso chi viene messo in galera dopo una faticosa cattura, poi viene liberato grazie a cavilli e “interpretazioni”.
Evitare di tirare nuovamente fuori amnistie, indulti e grazie, anzi, meglio sarebbe abolire tout court i primi due istituti in modo che non vi sia mai più la tentazione di utilizzarli.
Organizzare una Guardia Nazionale basata sul volontariato che intervenga in simili frangenti, lasciando liberi i professionisti della guerra di addestrarsi per rappresentare al meglio e onorare la Patria nelle missioni all’estero.
Temo, però, che il governicchio, in preda a convulsioni da moribondo, cercherà un dose ricostituente spedendo a Napoli qualche reparto, magari di ritorno dall’Iraq, e sottoutilizzandolo, anzi demotivandolo con compiti di basso piantonamento.
Naturalmente il tutto condito con squilli di tromba e incomprensibili gorgoglii del leader (sic !) della sinistra che ne raffigura al meglio lo stato comatoso.
Così la violenza a Napoli si placherà in modo naturale pronta a divampare di nuovo appena gli accordi tra camorristi saranno violati e tutto resterà come prima, in attesa del prossimo ritorno al governo del Centro Destra.

P.S.: Si conferma che le disgrazie non arrivano mai sole.
I poveri Napoletani, oltre a dover convivere con camorra, sparatorie, morti ammazzati, oggi subiranno anche la visita di Prrrrodi ...

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7 commenti:

il Castello ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Facciamo un'altra riflessione: quanti voti ha fatto perdere al centrodestra a Napoli quell'idiota di Calderoli con la sua ultima uscita?!
Se la sinistra vince da più di un decennio è anche per la presenza della Lega nel centrodestra. Prima alla regione avevamo un presidente di AN, Rastrelli.

Pepenero ha detto...

Sono pienamente d'accordo sull'eliminazione in tronco di Bassolino e della Jervolino che oramai vivono un regime incontrastato per il fatto che hanno sempre concesso grandi "libertà" ingraziandosi, in questo modo, le simpatie di quella enorme parte di cittadinanza dedita al sotterfugio e all'imbroglio: intervenire significa perdere voti ed è proprio in questo che bisogna spiegare il continuo sminuire i problemi da parte dello pseudo-sindaco o le risposte di Bassolino quanto all'esercito. Io posso dire che qui a Napoli serve la presenza di un governo esterno, di un governo completamente avulso da questo manipolo intaccabile: vogliamo chamarle forze armate, truppe corazzate non lo so... La csa certa è che qui non si soffre per le vittime della camorra (se si eliminano tra di loro non possiamo se non gioirne): il vero male della comunità sono i ragazzini bulli dediti agli scippi, alle aggressioni gratuite e al governo quartierale della città anche con l'ausilio di coltelli e pistole- in altre parole - tutti quelli che sono ad un passo dal diventare veri uomini di camorra; tanto aggressivi quanto codardi perché alla minima presenza di forze armate "credibili" fuggono con la coda tra le gambe.

Bisquì ha detto...

fACCIAMO COSì,
in una notte di un giorno improvvisato la città viene circondata e tutte le strade in ingresso ed uscita sono filtrate da posti di blocco fatti con cavalli di frisia.
Cecchini sui tetti controllano tutti i vicoli e vicoletti, reparti speciali rastrellano casa per casa tutto quello che trovano dai ricercati alle armi detenute illegalmente ... nel giro di un mese si darebbe una ripulita magistrale, poi si passa a sorpresa a salerno, poi Caserta. Basterebbe una brigata intera per dare una definitiva ramazzata e non credo che la cittadinanza si ribelli.

Un bel sogno però, c'è stato un solo governo che ha avuto il coraggio di fare una cosa del genere e non è uno degli ultimi 60 anni :-)

Anonimo ha detto...

Mons credo tu abbia colto nel segno. Se vuoi ripristinare l'ordine dovresti dichiarare la legge marziale. Ma visto che non siamo in grado di andare nemmeno in Libano con regole di ingaggio precise..figurati in territorio nazionale. Per Cap Connelly. Oggi su www.libero.it (che solitamente si schiera a sx), c'era un articolo sulle dichiarazioni di Calderoli. Mi aspettavo di trovare il previsto fuoco incrociato ad altezza zero. E invece l'articolo, scritto da un napoletano, dava ragione a Calderoli. E anche parte dei commenti. In generale, dire che le dichiarazioni di Calderoli fanno perdere voti, equivale a dire che i cittadini di Napoli non vedono la situazione napoletana come gravissima. Quindi equivale a dare ragione a Bassolino che minimizza l'entità dell'intervento. Se invece la situazione napoletana è vista come grave, allora anche i napoletani possono riconoscere che "Napoli in questo momento è una fogna e va bonificata". A scanso di equivoci, considerate le mie posizioni libertarie, dico che mi trovo daccordo sull'uso della forza a Napoli, causa la totale assenza di sicurezza per le proprietà private dei cittadini (compresa la vita). Sempre per le mie idee, credo che un governo socialdemocratico non sarà mai in grado di proteggere queste due cose a Napoli, in quanto troppo ricattabile dai gruppi di potere locali.

Massimo ha detto...

E' evidente che a Napoli gli strumenti ordinari non sono sufficienti, com'è altrettanto evidente che finchè ci saranno i Bassolino e le Iervolino, la sinistra non rischierà mai di mettersi in scontro con il potere locale.
Potrebbe farlo solo il Centro Destra, un Centro Destra che usi la mano pesante, anche incurante dei voti, anche se sono convinto che qualora si dimostrasse l'intenzione seria di fare pulizia, verrebbero meno i voti di chi è colluso, non quelli della parte sana della città.

marshall ha detto...

Bell'articolo che condivido in pieno.
Non l'avevo ancora letto per problemi "tecnici", altrimenti avrei avuto qualche altro spunto per "allargare" il mio post su Napoli e Campania.
Ad ogni modo, bel lavoro!!