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03 novembre 2006

E' l'Italia una vera democrazia ?


Hermes ha contestato ai favorevoli all’ammissione della Turchia in europa il processo intentato contro una anziana archeologa di 92 anni, che aveva messo in discussione l’obbligo islamico del velo per le donne.
L’archeologa 92enne è stata comunque assolta.
Ho commentato ricordando, come ha ben illustrato il mio Amico Starsandbars , che in Italia dal 2003 è sotto processo, per “apologia di Fascismo”, un anziano signore di 81 anni, cieco.
Sotto processo e non sappiamo se sarà assolto.
Nella migliore delle ipotesi saremo allo stesso livello della Turchia: processo per un reato di opinione e assoluzione.
Ma se “abent sua siderea lites”, c’è anche da prendere in considerazione l’ipotesi che la magistratura italiana condanni l’anziano e cieco signore, ponendoci al di sotto del livello di democrazia della Turchia.
Abbiamo allora noi diritto ad impartire lezioni ai turchi ?
No di sicuro.
Finchè in Italia resteranno tre ostacoli alla libera espressione di opinione, che sono:
- la XII disposizione transitoria e finale della costituzione;
- la legge Scelba che ne attua la prescrizione
- la legge Mancino che è la bibbia del più trito politically correct

noi non potremo dire di essere in una vera democrazia.
A maggior ragione se consideriamo che gli epigoni di quella che fu la peggiore piaga ideologica mai esistita sulla Terra, il comunismo, sono liberi di presentarsi alle elezioni, di fare politica, di chiamarsi “comunisti”.
Se in Italia la democrazia fosse vera, ci potrebbe tranquillamente essere un Partito Nazionale Fascista, una Rifondazione Fascista, senza che alcuno abbia nulla da eccepire.
Perché sono gli elettori, e solo gli elettori, che devono decidere, dopo essere stati posti nelle condizioni di valutare i programmi, chi premiare e chi ridurre a semplici testimoni senza seguito.
Sarebbe bello se, in un impeto di autentica libertà, si decidesse di abrogare quei tre provvedimenti e di sostituirli con il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America:
Il Congresso non potrà fare alcuna legge per il riconoscimento di qualsiasi religione, o per proibirne il libero culto; o per limitare la libertà di parola o di stampa; o il diritto che hanno i cittadini di riunirsi in forma pacifica e di inoltrare petizioni al governo per la riparazione di torti subiti”.
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6 commenti:

CampaniArrabbiata ha detto...

Hanno depenalizzato il vilipendio al Tricolore - facendo un regalo alla lega - ma i reati d'opinione nessuno li toccherà mai.

Massimo ha detto...

Il regime c'è, perchè, diversamente non ci sarebbe alcun processo nei confronti di uno che presiede una associazione nella quale si parla bene del Duce.
E c'è perchè, in violazione di ogni par condicio, se proprio si vuole punire le persone come quel signore di 81 anni, allora si dovrebbero mettere sotto processo anche tutti i dirigenti dei partiti che si richiamano al comunismo.
E non è neppure azzeccato il paragone "calcistico".
La Lazio è sistematicamente multata, Di Canio pure, mentre nessun provvedimento è preso contro chi esibisce il criminale pugno chiuso e l'effige del terrorista Guevara.
Per quanto ti riguarda si faccia il Mussolini day ?
Ecco, traduciamolo in legge, per cui uno possa camminare per la strada con appuntato nel bavero della giacca un Fascio Littorio, come altri hanno una falce e martello o il distintivo di Forza Italia o un garofano.
Abroghiamo quelle tre norme che ho citato.

Per concludere il Primo Emendamento.
E' pienamente efficace.
Chiunque può esporre le sue idee, organizzarsi in forme associative, esibire i simboli che meglio ritiene.
Chi viene perseguito è chi usa laviolenza impedendo ad altri di godere della libertà garantita dalla Costituzione Americana.
E le operazioni di controllo hanno una aggressività di gran lunga inferiore ai campi di concentramento in cui il presidente Roosevelt, di sinistra, rinchiuse tutti i residenti di origine asiatica durante la seconda guerra mondiale.
Anche creare Sicurezza significa rispettare il Primo Emendamento.

Massimo ha detto...

Appunto: non dovrebbe esistere un caso isolato da appuntarsi al petto come medaglia e dimostrazione che esiste una libertà che non c'è, perchè se solo chi usa i porta chiavi con il fascio pensasse di associarsi, verrebbe perseguito penalmente.
Libertà è abrogare quei tre provvedimenti che limitano l'espressione delle idee e delle opinioni.

Massimo ha detto...

Non v'è stato alcun regime "totalitario", ma solo "autoritario".
Questo per la precisione.
Poi da cosa ci si dovrebbe affrancare ?
Da una Storia che è stata condivisa dal 90% degli Italiani ?
Una Storia che ci ha dato il senso di essere Italiani ?
Chi non accetta il proprio passato,non ha futuro e le difficoltà dell'Italia sono proprio dovuto a questo tentativo di far cominciare la nostra Stora dal 25 aprile 1945.
Ma non era questo il tema del post, semmai di quello sul 28 ottobre.
In questo post intendendevo, e riprenderò il tema anche in altre occasioni, rimarcare come in Italia non ci sia una vera democrazia, proprio perchè è tuttora vigente una legislazione che impedisce ad una parte - piccola o grande che sia - di manifestare e organizzare pliticamente il proprio pensiero.
E non è, come potrebbe in un qualche modo giustificarsi - anche se personalmente sono contrario - una legislazione che punisce tutti colo che si rifanno - anche lontanamente - ad ideali o ideologie che hanno provocato una compressione o anche l'azzeramento della libertà, perchè viene concesso agli epigoni del comunismo di organizzaresi, di progìpagandare il loro nefasto pensiero, di candidarsi e di assumere in quanto tali e/o con il loro passato cariche istituzionali.
Il limite, a mio avviso, deve essere solo nei confronti di chi mina la sicurezza nazionale e la libertà altrui con azioni criminose.
Sostenere una idea non è un crimine, come non lo è avere delle idee, anche se quelle idee affondano le loro radici nel Fascismo.

Massimo ha detto...

"Continuo a considerare scorretto paragonare chi in Italia si rifà agli ideali del comunismo a chi vorrebbe rifarsi a quelli fascisti."
Anch'io ... :-D

"Ma poi scusi Mons, Forza Nuova cos'è?"
Non è e non può essere "Rifondazione Fascista". Un limite che non è accettabile in una vera democrazia.

marshall ha detto...

Che la nostra non fosse una democrazia completa, lo si era capito da molto tempo.
I tuoi articoli hanno il merito di tenere vivo e acceso l'interesse su temi importanti come questo della libertà e della democrazia.
Senza questo faro, questi punti fissi che ci devono venire continuamente ricordati da "qualcuno", ci si immergerebbe in una specie di torpore (noto su di me queste sensazioni), il quale tende a farci dimenticare le "battaglie" pregresse per la "libertà" e la "democrazia". Il "torpore" diventerebbe tale da indurci inconsapevolmente ad accettare per buono ciò per il quale abbiamo combattuto ideologicamente fino a ieri.
Onore al merito!, quindi; e non possiamo che esserti grati per il faticoso lavoro che svolgi quotidianamente per mantenere il "tizzone" acceso.