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17 novembre 2006

La forza della violenza


I nuovi comici italiani hanno avuto una grande pensata: fare satira sul Papa e sul Suo Segretario.
Che coraggio !
E quale fantasia !
Sin dai tempi delle Sturmtruppen di Bonvi i tedeschi che parlano italiano sono stati oggetto di ilarità e scimmiottamenti.
Vorrei sentire i comici italiani parlare in tedesco …
Ma soprattutto li vorrei vedere usare analogo trattamento contro imam, ayatollah e tutto il sancta sanctorum islamico che condanna a morte per quattro vignette e una t-shirt.
E infatti, questi “coraggiosi” testimonial a pagamento della libertà di satira, si guardano bene dall’attaccare quelli che, se solo pensano che uno li guardi storto, hanno sempre la fatwa a portata di mano (e qualche fanatico imbecille che si presta ad eseguirla !).
La pavidità con la quale ci si propone nei confronti del mondo islamico (e che qualcuno osa chiamare “dialogo”) è la miglior riprova di quanto sia importante il timore che si incute al nemico, per vincere una battaglia senza combatterla.
Allargando il discorso veniamo alla (meritoria e coraggiosa) manifestazione del 2 dicembre contro le aberrazioni della sinistra.
Non so se sarà contro la finanziaria, visto che, quotidianamente, tale legge fondamentale subisce, per mano stessa della sinistra, mutazioni genetiche tali che ogni commento dovrà necessariamente essere rinviato quando (e se … ) sarà approvata definitivamente da entrambi i rami del parlamento.
Comunque sia si è deciso di manifestare.
E’ una scelta che, personalmente, non condivido e le cui motivazioni vado a ripetere dopo quanto ho già scritto il 4 ottobre scorso:
Una manifestazione di piazza, oggi, sulla finanziaria rischia di essere solo un modo per stemperare la tensione, lasciando inalterata la manovra.
Tra l'altro per la natura e l'equilibrio dell'elettorato del Centro Destra non si provocherebbe alcun danno tale da indurre a più miti consigli il nemico.
La manifestazione
non provocherebbe il blocco delle attività produttive,
non porterebbe a scioperi,
non ci sarebbero
macchine incendiate,
vetrine spaccate,
muri imbrattati,
città devastate.

Siamo troppo civili e troppo onesti perché una manifestazione di piazza possa cambiare la sostanza di una politica fiscale banditesca
.”
Non mi sembra sia cambiata la situazione.
Chi ha paura di un milione o anche due di pacifici cittadini ?
Si faccia pure la manifestazione e, anzi, si cerchi di portare quanto più popolo possibile in piazza, però mettiamoci bene in testa che senza vetrine spaccate, senza blocco delle attività produttive, senza muri imbrattati, la manifestazione non spaventa nessuno e men che meno chi ha usato la piazza violenta per creare difficoltà al Governo Berlusconi.
E’ la legge della forza, che è applicata, all’unisono e con i medesimi risultati, dagli islamici estremisti e dalla sinistra.
I primi per ottenere che l’unico bersaglio della satira sia la Chiesa Cattolica.
La seconda per delegittimare il nemico politico, creando un clima di intimidazione (veggasi bombe contro Forza Nuova) e cercare di allontanare, per paura, chi potrebbe partecipare alle manifestazioni.
Nel 1975 si raccolsero migliaia di firma per il ripristino della pena di morte.
La raccolta fu effettuata dal solo MSI in un clima di intimidazione nel quale chi voleva firmare doveva arrivare al tavolo della petizione, superando un cordone composto da estremisti di sinistra sporchi e urlanti, a mala pena tenuti sotto controllo da Polizia e Carabinieri.
Nonostante quel clima, a Bologna si raccolsero firme in numero doppio rispetto ai voti ottenuti dall’MSI alle elezioni amministrative di giugno.
Ma quanti cittadini in più avrebbero firmato se fossimo stati in una vera democrazia ?
Ecco, in Italia non abbiamo ancora una democrazia compiuta, siamo in libertà … vigilata, finchè i tappi del politically correct e della paura impediranno di fare una satira contro l’islam graffiante come quella contro la Chiesa Cattolica o renderanno priva di effetti pratici una manifestazione che non provochi danni alle proprietà o qualche testa rotta.
E’ “la forza della violenza”.

N.B.: una raccolta di immagini ironiche sull’islam la si trova in Mohammed Image Archive da cui è tratta la vignetta che correda il post.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Difatti, io auspico che la chiesa cattolica cominci a comportarsi alla stregua dell'islam, intimidendo i satiri dell'ultim'ora. Questo non perché io sia integralista, anzi sono pressoché ateo, ma perché il diverso trattamento che subisce la chiesa Vaticana e l'Islam è palese e raccapricciante. Auspico dunque che la Chiesa ricorra anche essa all'uso delle minacce, in una sorta di "tanto peggio tanto meglio", che forse è l'unica maniera di svegliare i cittadini.
Per quanto riguarda la manifestazione del 2 dicembre. Forse hai ragione, ma se ci sarà una grande rispondenza, probabilmente la sinistra dovrà comunque prenderne atto. E poi, magari senza spaccare vetrine, ma due milioni di persone che da San Giovanni si dirigono a Montecitorio e lì incendiano tutto, a me farebbe tanto piacere. Io personalmente auspico la rivoluzione armata contro questo governo, ma non si può dire altrimenti qualcuno decide di sbattermi dentro :)
Per quanto riguarda la libertà vigilata... Hai ragione pure qui. Non abbiamo mai avuto una vera libertà in Italia. Io lo dico da tempo, e inoltre, stiamo perdendone sempre più, sull'altare del politically correct, e delle misure "anti evasione", leggi pure GF Fiscale

Ares ha detto...

Penso di potermi dire sostanzialmente d'accordo. n effetti manifestare significa sfogarsi e poichè noi siamo troppo civili rispetto alla sinistra sfasciacittà, il rischio è che si torni a casa appagati per aver fatto qualche chilometro a Roma in mezzo a tanta gente, senza però aver inciso un bel nulla per defenestrare prodi. Magari potrebbe essere utile mantenere alta la pressione finchè la pentola non scoppia.

Massimo ha detto...

Liberty, Ares, mi è difficile trovare qualcosa su cui replicare ai vostri commenti ... ;-)

Anonimo ha detto...

Ahahah la vignetta è fortissima :-D
Concordo su tutta la linea. I comici alla Crozza sono vigliacchi e in malafede, sempre pronti come sono a calarsi le brache davanti all'islam che non dev'essere offeso e poi a rappresentare il Papa come una sorta di omosessuale innamorato del suo segretario particolare.
Quanto alla manifestazione, io propenderei per la rivolta fiscale: il popolo di centrodx, all'unisono, rifiuti di pagare le tasse. A sinistra sanno benissimo che se il popolo delle partite Iva si incazza non ce n'è più per nessuno: questo Paese muore. Noi siamo la locomotiva del Paese, loro sono i fannulloni, i clientelisti, i raccomandati, i nullafacenti e nullapensanti.

Massimo ha detto...

Anch'io propenderei per la rivolta fiscale. Piuttosto che sprecare energie per una manifestazione che non sposterà di un millimetro il nemico dalle sue posizioni di trincea, meglio spendere tempo e denaro per organizzare uno sciopero fiscale che faccia saltare tutti conti di Visco e Padoa Schioppa.

Anonimo ha detto...

Io sono daccordissimo sulla rivolta fiscale. Ma sono sicuro che una rivolta fiscale è una pura utopia perché ho l'impressione che neppure nella CDL si abbia il coraggio di mettere in pratica una rivolta simile. E me ne dispiace.

PS Mons, come ti ho già detto sul mio blog, certo che puoi pubblicare i miei post su "Il Castello".