Archiviato anche il ballottaggio con esiti non completamente all’altezza delle aspettative, segno che l’astensionismo ha questa volta colpito il Centro Destra (e la stanchezza dovrebbe far riflettere … ci torneremo fra poco), torniamo a parlare della ripresa autunnale della politica.
Il dibattito al senato sul caso Visco-Speciale e anche le reazioni alle registrazioni delle telefonate tra la nomenklatura comunista di osservanza DS e i protagonisti delle scandalo Unipol/Bnl, provano che a sinistra non esista alcuna coscienza e, anche a dispetto della verità e dell’interesse nazionale, resteranno incollati alle poltrone conquistate nel modo che conosciamo .
E poiché Dio li fa e poi li accoppia, in tale atteggiamento non c’è alcuna differenza tra i presunti moderati della Margherita, mastelliani o dipietristi e la sinistra radicale.
La poltrona è sacra, quindi vi restano incollati finchè, manu militari, qualcuno non li schioderà da lì.
A fronte abbiamo una opposizione che sa di poter contare sul consenso maggioritario dei cittadini, ma non riesce a trovare la via per quella salutare spallata che possa schiodare i cattocomunisti dalle poltrone governative.
Un Centro Destra, tra l’altro, che anche a causa di certi sospetti atteggiamenti concilianti di un paio di suoi colonnelli (segnatamente Casini e Fini) ha mancato alcune occasioni per ribaltare il gioco.
La prima occasione, la sera del 10 aprile 2006 quando avrebbe potuto sospendere la proclamazione dei risultati in attesa di una immediata riconta, visti i sin da allora chiari sospetti.
L’ambizione (di per se legittima) di Fini e Casini per diventare leaders del Centro Destra cozza contro l’aspirazione (ben più legittima) degli Italiani di veder cacciati Prodi e i suoi accoliti.
Fini e Casini hanno una unica opportunità per diventare leaders: attendere le elezioni del 2011, quando troveranno la scusa del “rinnovamento” a sinistra (con il già annunciato ritiro di Prodi) per reclamarlo anche sul nostro versante.
Così facendo, però, diventano oggettivamente complici della sinistra nel puntellare il regime, lasciando al solo Berlusconi, con l’appoggio di Bossi e della Lega, il compito di cercare di soddisfare le esigenze del Popolo.
Allora questi mesi che ci separano dalla ripresa autunnale, dovranno servire per fare chiarezza all’interno della Casa delle Libertà e organizzare la strategia di attacco – duro attacco – contro la sinistra per l’autunno, perché questa volta l’autunno caldo e se occorre un inverno rovente lo dovremo regalare noi alla sinistra.
Pensare di cacciare Prodi e i suoi sodali con una opposizione formale e formalista, all’inglese, è una emerita sciocchezza.
Pensare che la sinistra acquisisca coscienza se il Centro Destra assumerà atteggiamenti concertativi e consociativi è una illusione che si rischia di pagare a carissimo prezzo, non solo noi di Centro Destra, ma l’intera nazione italiana.
I temi dai quali il Popolo di Centro Destra e la maggioranza netta degli italiani sono distinti e distanti dalla sinistra, sono arcinoti:
tasse
immigrazione
droga
omosessualità
no global
sicurezza
ordine pubblico
grandi opere
giustizia
pensioni
lavoro
costo della politica.
Su tutti quei temi il Centro Destra aveva assunto posizioni o promosso leggi che andavano nel senso di accogliere le esigenze della cittadinanza.
Adesso non resta che riprendere quegli argomenti, uno ad uno, marcando la differenza con la sinistra, senza alcun retropensiero che possa indurre in tentazione consociativa e andare, dall’autunno, alla guerra nelle piazze e in parlamento, perché la sinistra non non riesca a far passare le sue devastanti leggi, ma, al contrario, emerga la voglia di reazione nei suoi confronti.
Iniziative come quelle che cominciano a Bologna contro la costruzione della moschea e che vedranno un primo appuntamento giovedì 14 giugno
Entra ne
Il dibattito al senato sul caso Visco-Speciale e anche le reazioni alle registrazioni delle telefonate tra la nomenklatura comunista di osservanza DS e i protagonisti delle scandalo Unipol/Bnl, provano che a sinistra non esista alcuna coscienza e, anche a dispetto della verità e dell’interesse nazionale, resteranno incollati alle poltrone conquistate nel modo che conosciamo .
E poiché Dio li fa e poi li accoppia, in tale atteggiamento non c’è alcuna differenza tra i presunti moderati della Margherita, mastelliani o dipietristi e la sinistra radicale.
La poltrona è sacra, quindi vi restano incollati finchè, manu militari, qualcuno non li schioderà da lì.
A fronte abbiamo una opposizione che sa di poter contare sul consenso maggioritario dei cittadini, ma non riesce a trovare la via per quella salutare spallata che possa schiodare i cattocomunisti dalle poltrone governative.
Un Centro Destra, tra l’altro, che anche a causa di certi sospetti atteggiamenti concilianti di un paio di suoi colonnelli (segnatamente Casini e Fini) ha mancato alcune occasioni per ribaltare il gioco.
La prima occasione, la sera del 10 aprile 2006 quando avrebbe potuto sospendere la proclamazione dei risultati in attesa di una immediata riconta, visti i sin da allora chiari sospetti.
L’ambizione (di per se legittima) di Fini e Casini per diventare leaders del Centro Destra cozza contro l’aspirazione (ben più legittima) degli Italiani di veder cacciati Prodi e i suoi accoliti.
Fini e Casini hanno una unica opportunità per diventare leaders: attendere le elezioni del 2011, quando troveranno la scusa del “rinnovamento” a sinistra (con il già annunciato ritiro di Prodi) per reclamarlo anche sul nostro versante.
Così facendo, però, diventano oggettivamente complici della sinistra nel puntellare il regime, lasciando al solo Berlusconi, con l’appoggio di Bossi e della Lega, il compito di cercare di soddisfare le esigenze del Popolo.
Allora questi mesi che ci separano dalla ripresa autunnale, dovranno servire per fare chiarezza all’interno della Casa delle Libertà e organizzare la strategia di attacco – duro attacco – contro la sinistra per l’autunno, perché questa volta l’autunno caldo e se occorre un inverno rovente lo dovremo regalare noi alla sinistra.
Pensare di cacciare Prodi e i suoi sodali con una opposizione formale e formalista, all’inglese, è una emerita sciocchezza.
Pensare che la sinistra acquisisca coscienza se il Centro Destra assumerà atteggiamenti concertativi e consociativi è una illusione che si rischia di pagare a carissimo prezzo, non solo noi di Centro Destra, ma l’intera nazione italiana.
I temi dai quali il Popolo di Centro Destra e la maggioranza netta degli italiani sono distinti e distanti dalla sinistra, sono arcinoti:
tasse
immigrazione
droga
omosessualità
no global
sicurezza
ordine pubblico
grandi opere
giustizia
pensioni
lavoro
costo della politica.
Su tutti quei temi il Centro Destra aveva assunto posizioni o promosso leggi che andavano nel senso di accogliere le esigenze della cittadinanza.
Adesso non resta che riprendere quegli argomenti, uno ad uno, marcando la differenza con la sinistra, senza alcun retropensiero che possa indurre in tentazione consociativa e andare, dall’autunno, alla guerra nelle piazze e in parlamento, perché la sinistra non non riesca a far passare le sue devastanti leggi, ma, al contrario, emerga la voglia di reazione nei suoi confronti.
Iniziative come quelle che cominciano a Bologna contro la costruzione della moschea e che vedranno un primo appuntamento giovedì 14 giugno
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7 commenti:
Assolutamente d'accordo.
Non esiste una sola spallata, ma tante per disarcionare il fantino forse abusivo. E per poter raggiungere l'obiettivo non dobbiamo lasciarci distrarre dalle sirene dell'inciucio.
Le tue analisi politiche sono sempre precise e spietate.
Approvo in pieno. Con l'ovvia eccezione della categoria "droga", ma per il resto tutto sacrosanto. Hai spiegato perfettamente perchè Fini e Casini titubano. Solo che non hanno capito che se la sinistra fa tutta la legislatura, non credo troveranno elettori della CDL disposti a farli premier. A quel punto verrà scelta la figura nuova che uscirà da FI.
Ma sono quisquilie perchè o la sinistra cade prima, oppure la discussione sul leader di cdx verrà posticipata a dopo la guerra civile.
Saluti
Preferisco il "manu militari" non so comè ma la preferisco a qualsiasi altra soluzione :-)
Credo che Fini e Casini attendano la definitiva "dipartita" del Berlusca, il qule, probabilmente si tocca le palle quando li vede.
Scherzi a parte, la CDL è ancora lacerata e credo che gli stessi Berlusconi e Bossi non facciano che abbaiare per paura di dover mordere.
* Ares * credo che la spallata, singola, la si poteva dare in senato se solo qualche senatore delal sinistra avesse avuto sentore che esiste un qualcosa chiamato "coscienza" e "onore" ...
* Liberty * peccato pr la droga :-)
* Bisquì * può essere in tanti modi, anche con i cittadini incazzati che "salgono" al Quirinale al posto di Berlusconi e Bossi :-)
* Simone * Benritrovato. Un po' più di ottimismo nei confronti di un Berlusconi che più lo mandano giù, più ritorna su ? :-)
Ciao, condivido la tua riflessione circa l'attaccamento alla poltrona, ma non pensi che il discorso dovrebbe valere anche per il centro-destra? Ci sono condannati in via definitiva (e non semplicemente intercettati telefonicamente) per reati anche molto gravi i quali tuttavia continuano a sedere tranquillamente in parlamento.
Grazie per lo spazio concessomi e alla prossima.
Quella dei condannati "in via definitiva" è mera propaganda, perchè se uno è condannato e siede in parlamento evidentemente lo è stato per un reato talmente ridicolo da non richiedere pene accessorie quali l'interdizione dai pubblici uffici.
Ed è propaganda anche perchè diffusa da chi non ha avuto ritegno nel candidare ed eleggere assassini, sia pur che hanno scontato la loro pena, o devastatori di città ancora sotto inchiesta. Reato, a mio modesto avviso, ben più grave di una semplice evasione fiscale (peraltro motivata da un eccesso di gabelle da parte di un fisco troppo rapace).
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