La presenza, che è molto più di un “battesimo” del Presidente Silvio Berlusconi alla Assemblea Costituente de La Destra di Santanchè e Storace (che stasera alle 20,30 verranno anche "battezzati" in video da Ferrara su La 7), ha suscitato più o meno palesi reazioni irritate negli ambienti rarefatti dell’intellighenzia liberaliberista, oltre al risentimento di Gianfranco Fini.
I primi sono ancora evidentemente infetti da quel virus tremendo (ma non inguaribile!) dell’antifascismo che, come scrive oggi Marcello Veneziani su Libero , è un “tema trombone” per indicare un argomento non più attuale e da rottamare.
Un antifascismo che sconta una sudditanza culturale alle parole d’ordine della sinistra e ai condizionamenti della lobby ebraica, tanto che vedo da più parti messa in rilievo con toni negativi la, condivisibilissima, opinione di Francesco Storace, per cui non andrà a comprare un biglietto per Gerusalemme per dichiarare “male assoluto” il Fascismo ed averne in cambio un posto da ministro degli esteri.
Quella frase ha toccato un nervo scoperto e viene presa a pretesto per criticare la “benedizione” che il Presidente Berlusconi ha voluto dare alla rinascita di una vera Destra in Italia.
Gianfranco Fini, invece, è irritato perchè, come già con Rauti nel 1996, vorrebbe ignorare chi non gli si prostra ai piedi accettando tutte le sue capriole ideologiche.
Ma Fini dimentica che se nel 1996 perdemmo le elezioni fu per quei 50 collegi che, a causa del suo “no” ad alleanze con Rauti, furono regalati alla sinistra nel centro sud (e nel 2006 i voti di Panto e Musumeci furono superiori ai 24000 di presunto distacco).
Qui dobbiamo fare i conti con una sinistra che, divisa su tutto, si ritrova sull’attaccamento alla poltrona che implica la coesione per escludere che altri possano defenestrarli.
Allora, a fronte di quella sinistra, non possiamo che far buon viso a cattiva sorte e i Conservatori accettare i Liberali come compagni di strada e viceversa.
Diversamente resteremmo, davanti ad una simile sinistra, sempre, eterna minoranza, gli uni e gli altri.
Senza poter in alcun modo ergermi ad interprete dei segreti disegni del Presidente Berlusconi, mi piace immaginare quale possa allora essere il suo progetto, davanti a simili divisioni, anche infantilmente personalistiche, a fronte di una scelta fatta a tavolino dalla burocrazia comunista, dell’ennesimo cambio di nome del pci/pds/ds in pd.
Il Presidente Berlusconi ultimamente, senza rinunciare alla prospettiva del “partito unico dei moderati e dei liberali” (ma un partito del genere escluderebbe l’ala conservatrice) ha sempre più spesso parlato di “federazione”.
Una Federazione tra soggetti pari per dignità, ma che hanno un peso diverso in base alla loro forza elettorale.
Ma quale Federazione potrebbe venir fuori ?
Ipotizziamo una Forza Italia al 25%, A.N. all’8%, Lega, Udc e La Destra al 5%, la Democrazia Cristiana per le Autonomie e il raggruppamento della Brambilla intorno al 2%.
E’ evidente che con un simile quadro il dominus, indiscusso, sarebbe sempre lui, Silvio Berlusconi, in quanto capo del partito nettamente più forte.
Guardando poi bene, i sei partiti che seguono Forza Italia possono anche essere considerati dei “doppioni”: An e La Destra, Udc e la DCpA, la Lega e i Circoli della Libertà.
Ogni partito che, in tempi e modi diversi, ha creato problemi al Presidente Berlusconi, dovrebbe confrontarsi con un suo concorrente diretto che può pescare nella sua stessa area elettorale.
E francamente le bizze ed i solipsismi di Fini e Casini giustificano una simile assicurazione da parte del Presidente Berlusconi.
Tutto questo senza nulla togliere all’identità forte dei partiti concorrenti, specie per quanto riguarda La Destra che ha occupato uno spazio politico che l’AN di Fini ha abbandonato sponte sua.
Ipotesi ?
Sicuramente sì, ma Fini e Casini sono tornati ad essere quelle zavorre che il Presidente Berlusconi ha dovuto trascinare negli ultimi due anni di legislatura, il cui apporto in campagna elettorale fu condizionato dalle personali ambizioni che potevano spiccare il volo solo con una sconfitta evidente del Centro Destra (che non c’è stata !), per cui è ragionevole che, in previsione anche di possibili cambiamenti della legge elettorale, il Presidente Berlusconi predisponga un ventaglio di alternative per procedere con il suo disegno che, al momento, è anche quello di tanti di noi:
abbattere Prodi,
tornare a votare
e ricominciare il ciclo virtuoso di un governo di Centro Destra.
Entra ne
I primi sono ancora evidentemente infetti da quel virus tremendo (ma non inguaribile!) dell’antifascismo che, come scrive oggi Marcello Veneziani su Libero , è un “tema trombone” per indicare un argomento non più attuale e da rottamare.
Un antifascismo che sconta una sudditanza culturale alle parole d’ordine della sinistra e ai condizionamenti della lobby ebraica, tanto che vedo da più parti messa in rilievo con toni negativi la, condivisibilissima, opinione di Francesco Storace, per cui non andrà a comprare un biglietto per Gerusalemme per dichiarare “male assoluto” il Fascismo ed averne in cambio un posto da ministro degli esteri.
Quella frase ha toccato un nervo scoperto e viene presa a pretesto per criticare la “benedizione” che il Presidente Berlusconi ha voluto dare alla rinascita di una vera Destra in Italia.
Gianfranco Fini, invece, è irritato perchè, come già con Rauti nel 1996, vorrebbe ignorare chi non gli si prostra ai piedi accettando tutte le sue capriole ideologiche.
Ma Fini dimentica che se nel 1996 perdemmo le elezioni fu per quei 50 collegi che, a causa del suo “no” ad alleanze con Rauti, furono regalati alla sinistra nel centro sud (e nel 2006 i voti di Panto e Musumeci furono superiori ai 24000 di presunto distacco).
Qui dobbiamo fare i conti con una sinistra che, divisa su tutto, si ritrova sull’attaccamento alla poltrona che implica la coesione per escludere che altri possano defenestrarli.
Allora, a fronte di quella sinistra, non possiamo che far buon viso a cattiva sorte e i Conservatori accettare i Liberali come compagni di strada e viceversa.
Diversamente resteremmo, davanti ad una simile sinistra, sempre, eterna minoranza, gli uni e gli altri.
Senza poter in alcun modo ergermi ad interprete dei segreti disegni del Presidente Berlusconi, mi piace immaginare quale possa allora essere il suo progetto, davanti a simili divisioni, anche infantilmente personalistiche, a fronte di una scelta fatta a tavolino dalla burocrazia comunista, dell’ennesimo cambio di nome del pci/pds/ds in pd.
Il Presidente Berlusconi ultimamente, senza rinunciare alla prospettiva del “partito unico dei moderati e dei liberali” (ma un partito del genere escluderebbe l’ala conservatrice) ha sempre più spesso parlato di “federazione”.
Una Federazione tra soggetti pari per dignità, ma che hanno un peso diverso in base alla loro forza elettorale.
Ma quale Federazione potrebbe venir fuori ?
Ipotizziamo una Forza Italia al 25%, A.N. all’8%, Lega, Udc e La Destra al 5%, la Democrazia Cristiana per le Autonomie e il raggruppamento della Brambilla intorno al 2%.
E’ evidente che con un simile quadro il dominus, indiscusso, sarebbe sempre lui, Silvio Berlusconi, in quanto capo del partito nettamente più forte.
Guardando poi bene, i sei partiti che seguono Forza Italia possono anche essere considerati dei “doppioni”: An e La Destra, Udc e la DCpA, la Lega e i Circoli della Libertà.
Ogni partito che, in tempi e modi diversi, ha creato problemi al Presidente Berlusconi, dovrebbe confrontarsi con un suo concorrente diretto che può pescare nella sua stessa area elettorale.
E francamente le bizze ed i solipsismi di Fini e Casini giustificano una simile assicurazione da parte del Presidente Berlusconi.
Tutto questo senza nulla togliere all’identità forte dei partiti concorrenti, specie per quanto riguarda La Destra che ha occupato uno spazio politico che l’AN di Fini ha abbandonato sponte sua.
Ipotesi ?
Sicuramente sì, ma Fini e Casini sono tornati ad essere quelle zavorre che il Presidente Berlusconi ha dovuto trascinare negli ultimi due anni di legislatura, il cui apporto in campagna elettorale fu condizionato dalle personali ambizioni che potevano spiccare il volo solo con una sconfitta evidente del Centro Destra (che non c’è stata !), per cui è ragionevole che, in previsione anche di possibili cambiamenti della legge elettorale, il Presidente Berlusconi predisponga un ventaglio di alternative per procedere con il suo disegno che, al momento, è anche quello di tanti di noi:
abbattere Prodi,
tornare a votare
e ricominciare il ciclo virtuoso di un governo di Centro Destra.
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6 commenti:
adesso che si è aggiunta anche la Santanchè laDestra dovrebbe fare il botto , a scapito di quel democristiano di Fini...
Molti dicono che oggi qualcuno decede. O il governo o la Casa delle Libertà.
Io di Fini e Casini non mi fido, quindi ... Giulio
ALLORA, il dire "il fascismo è il male assoluto" era il segno dei tempi. Personalmente in questo non ci vedo niente di scandaloso.
L'operazione di Fini fu mettere la politica (sia di destra che di sinistra) di fronte ad una scelta tra l'ideologia utopica tipica della sinistra e il realismo della destra.
A mio parere c'è riuscito: lo stesso Dalema dichiarò che non ci sono partiti fascisti in Italia. Il che è significativo.
Togliendo questa "aura fascista" dalla Destra ha messo in risalto che l'unico "male ideologico" è il comunismo.
E a nulla valgono le dichiarzioni di Don Veltroni, se esistono in Italia dei partiti che "orgogliosamente" si dichiarono comunisti. Se Don Veltroni pensa che il comunismo sia il male assoluto, perchè si è alleato con i comunisti?
Mentre noi abbiamo avuto e abbiamo una posizione migliore.
ORA io dico che ciò che disse Fini è quello che chiamo un SEGNO DEI TEMPI, tempi di allora ancora immaturi per affrontere la questione.
ORA PERO' semplicemente è ancora troppo presto per tornare indietro, per Fini sarebbe un suicidio politico. Cosa che è meglio evitare ancora per una decina d'anni.
NON NEGO le colpe di Fini, in particolar modo sul Referendum sulla fecondazione assistitita, e alcune cadute di stile.
questi errori che hanno portato a crearsi un vuoto a Destra riempito solo in parte dalla Lega [Nulla da dire sulla Lega, infatti sono un fan della Lussana].
Ma gli errori si fanno, "chi è senza peccato..."; spero solo che errori non ne faccia più.
CONCLUDENDO non criminalizzerei Fini, né criminalizzerei Storace.
SEMPLICEMENTE loro hanno due modi diversi di vedere la politica di Destra: Fini vuole una destra sociale moderata; Mentre Storace vuole una destra sociale "incazzata".
Personalmente sono contento che tutti i buchi dell'elettorato di destra siano rappresentati, ma trovo molto contropruducente litigare fra di noi.
UNITI SI VINCE!!!
Meta: io spero che altri missini la seguano, perchè Fini ha ormai altri obiettivi.
Gwath ha ragione sull' "uniti si vince", come ripete Berlusconi, ma Fini non ha sbagliato solo con la fecondazione, ma anche con il voto agli immigrati, con il suo "male assoluto", con la polemica contro Tremonti, con i suoi continui inciuci con Casini contro Berlusconi, con le sue prese di distanza da Berlusconi.
Insomma, Fini pensa di poter giocare in proprio. Legittimo, ma esattamente contrario a quell' "uniti si vince" che vuole un uomo solo al comando: Silvio Berlusconi.
Giulio. Mi sembra una situazione fluida, molto fluida ... e poi manca ancora un anno per la pensione dei parlamentari eletti la prima volta nel 2006 ... :-D
Massimo, pensi che Fini e/o Casini continuino ancora con la loro politica di battaglia interna?
Spero no, sarebbero davvero imbecilli....
Massimo, pensi che Fini e/o Casini continuino ancora con la loro politica di battaglia interna?
Sì
Spero no, sarebbero davvero imbecilli....
Perchè, come si sono comportati negli ultimi due anni prima delle elezioni ? :-)
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