Berlusconi non deve cedere.
Pdl e Lega non devono abbandonarlo.
L’attacco che alcuni magistrati stanno portando al Premier, favorendo oggettivamente le pretese degli sconfitti alle elezioni e di chi ha operato in parlamento il salto della quaglia, non è solo un attacco alla Sovranità Popolare, ma anche alla Libertà di tutti noi.
Non ha alcuna importanza ai fini della gestione della cosa pubblica se al Premier piacciono le ragazzine (comunque infinitamente meglio che se gli piacessero gli uomini !), ma come agisce nel governo della nazione.
L’elenco dei provvedimenti assunti è corposo, il progetto politico è serio e coerente con le necessità di sviluppo e di costante incremento della ricchezza individuale, i punti salienti (meno tasse,meno stato, più libertà, difesa dei tradizionali valori della Famiglia e della Vita, Federalismo, solidarietà) sono i fari della attività di governo.
Ne Il Giornale di oggi, commentando la volontà della cgil di ricorrere al giudice contro l’esito del referendum Fiat, si evidenziava come a sinistra perdono le elezioni, ma non si rassegnano e non rispettano la volontà popolare, pretendendo di ribaltarla (capitasse a loro lo chiamerebbero un “golpe” ...) per via giudiziaria.
Verissimo.
L’azione della magistratura, funzionale alla opposizione di sinistra, arriva esattamente a tale risultato: ribaltare la volontà popolare che ha investito Berlusconi del governo dell’Italia.
Piaccia o meno, questa è l’Italia di Berlusconi e come tale passerà alla Storia.
Gli altri sono solo comprimari ai quali, al massimo, verrà dedicata una citazione in caratteri minuscoli a piè di pagina.
Ma i termini delle contestazioni mosse a Berlusconi devono essere contrastati anche a difesa della Libertà di ciascuno di noi.
Libertà di parlare al telefono, di ricevere persone in casa, di piacere e farsi piacere alle donne più o meno giovani a seconda dei nostri gusti individuali.
Cedere alla impostazione per cui alcuni soggetti, per il solo fatto di aver superato un concorso pubblico, sono autorizzati a spiare le tue conversazioni e i tuoi comportamenti privati, spiare i tuoi amici e i tuoi e loro spostamenti, senza subire conseguenze se tutto ciò finisce poi sui giornali, è una gravissima lesione alla sfera individuale di ciascuno di noi, un vulnus insanabile per la nostra Libertà.
Siamo probabilmente allo scontro finale in cui, se Berlusconi e i suoi alleati cedono, la Libertà non sarà più di casa in Italia e sarà valido il motto: ognuno per sé.
Per questo il sostegno al Premier è dovuto, al di là degli specifici fatti, fino all’esito finale dello scontro e qualunque sia il prezzo da pagare, singolarmente o socialmente, in termini economici e non solo.
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Pdl e Lega non devono abbandonarlo.
L’attacco che alcuni magistrati stanno portando al Premier, favorendo oggettivamente le pretese degli sconfitti alle elezioni e di chi ha operato in parlamento il salto della quaglia, non è solo un attacco alla Sovranità Popolare, ma anche alla Libertà di tutti noi.
Non ha alcuna importanza ai fini della gestione della cosa pubblica se al Premier piacciono le ragazzine (comunque infinitamente meglio che se gli piacessero gli uomini !), ma come agisce nel governo della nazione.
L’elenco dei provvedimenti assunti è corposo, il progetto politico è serio e coerente con le necessità di sviluppo e di costante incremento della ricchezza individuale, i punti salienti (meno tasse,meno stato, più libertà, difesa dei tradizionali valori della Famiglia e della Vita, Federalismo, solidarietà) sono i fari della attività di governo.
Ne Il Giornale di oggi, commentando la volontà della cgil di ricorrere al giudice contro l’esito del referendum Fiat, si evidenziava come a sinistra perdono le elezioni, ma non si rassegnano e non rispettano la volontà popolare, pretendendo di ribaltarla (capitasse a loro lo chiamerebbero un “golpe” ...) per via giudiziaria.
Verissimo.
L’azione della magistratura, funzionale alla opposizione di sinistra, arriva esattamente a tale risultato: ribaltare la volontà popolare che ha investito Berlusconi del governo dell’Italia.
Piaccia o meno, questa è l’Italia di Berlusconi e come tale passerà alla Storia.
Gli altri sono solo comprimari ai quali, al massimo, verrà dedicata una citazione in caratteri minuscoli a piè di pagina.
Ma i termini delle contestazioni mosse a Berlusconi devono essere contrastati anche a difesa della Libertà di ciascuno di noi.
Libertà di parlare al telefono, di ricevere persone in casa, di piacere e farsi piacere alle donne più o meno giovani a seconda dei nostri gusti individuali.
Cedere alla impostazione per cui alcuni soggetti, per il solo fatto di aver superato un concorso pubblico, sono autorizzati a spiare le tue conversazioni e i tuoi comportamenti privati, spiare i tuoi amici e i tuoi e loro spostamenti, senza subire conseguenze se tutto ciò finisce poi sui giornali, è una gravissima lesione alla sfera individuale di ciascuno di noi, un vulnus insanabile per la nostra Libertà.
Siamo probabilmente allo scontro finale in cui, se Berlusconi e i suoi alleati cedono, la Libertà non sarà più di casa in Italia e sarà valido il motto: ognuno per sé.
Per questo il sostegno al Premier è dovuto, al di là degli specifici fatti, fino all’esito finale dello scontro e qualunque sia il prezzo da pagare, singolarmente o socialmente, in termini economici e non solo.
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3 commenti:
Altrove ho detto che preferirei che ci fosse davvero la prova provata di qualche reato commesso da Berlusconi.
Penso sia meglio il reato di un singolo, che il tentativo di instituzioni dello stato, opposizioni e stampa di abbattere il governo, assumendo i contorni di un vero colpo di stato.
Mi pare che Berlusconi sia stato sottoposto ad un trattamento che nemmeno un boss superlatitante della maifia abbia mai ricevuto.
Che sia colpevole o innocente, ha soldi e potere, e quindi gli strumenti per difendersi adeguatamente.
Le garanzie dello stato di diritto sono pensate per tutelare i deboli e i piccoli.
Ma se appare evidente che queste non garantiscono nemmeno un Berlusconi, tanto meno potranno garantire i cittadini comuni.
A sinistra - è vero - lo chiamerebbero "golpe". Ma essere di destra non è una buona ragione per essere idioti o miopi.
La verità che questo è un golpe senza carri armati e Berlusconi e i suoi hanno il dovere di dire CHI sono le potenze straniere che armano le mani dei magistrati. La Gelmini a Porta a Porta ha detto che villa S. Martino di Arcore è stata ridotta a una centrale di spionaggio da un anno in qua. Non qualche "cimice" qua e là, ma un'intera rete sofisticatissima e molto elaborata in grado di spiare chi entra e chi esce. Dove beccano i soldi per acquistarli? Tremonti controlli i tabulati della spesa, ma qui è chiaro che ci sono "manine" che vengono da fuori.
Ci vogliono ridurre alla Grecia e alla Tunisia e gli speculatori stanno lustrando le loro fauci insaziabili.
Leggi qui:
http://conflittiestrategie.splinder.com/post/23896351#more-23896351
La magistratura cavalca da anni la tigre: l'ha aizzata contro colui che rappresenta qualcosa di insostenibile per la piccola, vetusta e arrogante sinistra italiana. Deve essere terribile avere la coscienza che questo paese le è sfuggito definitivamente di mano nel senso che con un sistema democratico non riuscirà mai ad averla vinta. I giudici sono l'unica e ultima chance, loro lo sanno e stanno facendo cose da "pazzi"; non vedo come si possano definire altrimenti le ultime notizie. Stiano attenti: la tigre prima o poi potrebbe divorare anche l'opposizione, la tigre è una bestia a se stante.
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