
La questione dell’immigrazione che era stata affrontata bene dal Governo con un accordo che prevedeva il filtro preventivo delle autorità degli stati da cui partono i barconi, è deflagrata con la caduta dei governi di Tunisi e Il Cairo e con la guerra civile in Libia.
Migliaia di poveracci approdano in Italia cercando il benessere.
Ma l’Italia e gli Italiani, pur nella generosità che ci contraddistingue, non possono accoglierli.
Gli altri popoli europei che starnazzano di umanitarismo quando devono bombardare, si guardano bene dall’offrirsi per ospitare gli immigrati che noi non possiamo tenere.
Perchè tenerceli significherebbe peggiorare, e di molto, le nostre condizioni di vita, la nostra sicurezza, il nostro benessere e noi Italiani siamo generosi e solidali, ma non coglioni.
Così le opzioni per affrontare l’emergenza creata da “rivoluzioni” sulla cui origine “spontanea” avrei molti dubbi e da una guerra fondata sull’interesse, però non nostro, si riducono a tre.
1) Impedire ai barconi di arrivare sulla nostra terra, anche a costo di usare le cannoniere e fare retate di illegali per rispedirli a casa.
E’ l’opzione sicuramente più gradita agli Italiani o, almeno, ad una ampia maggioranza che supererebbe i limiti di quella del Centro Destra.
Tutti sappiamo che questa opzione scatenerebbe il linciaggio mediatico da parte dei talebani del politicamente corretto, quelli che sventolano il Tricolore una volta nella vita ma quando si tratta del concreto interesse nazionale operano contro e plaudono alle bombe umanitarie di Sarkozy e Obama.
2) L’opzione, opposta, è quella dei D’alema, dei Vendola e dei preti.
Todos caballeros.
Concedere permessi di soggiorno a tutti, lasciarli sciamare per l’Italia, dare loro cittadinanza e diritto di voto, compromettere definitivamente l’Identità Nazionale e lasciare che, come cavallette, distruggano tutto quello che i nostri Padri hanno costruito.
E’ l’alternativa di chi odia l’Italia anche quando sventola una tantum il Tricolore.
3) Dare un colpo cerchio e un colpo alla botte.
Ospitare finchè possibile, ma espellere i clandestini, cioè coloro che o perchè hanno “vinto” la rivoluzione o perchè hanno “liberato” una parte del territorio non hanno alcun titolo per essere definiti profughi.
Contemporaneamente “battere cassa” in europa proprio perchè noi non siamo coglioni e non vogliamo tirare fuori una lira per i pruriti buonisti dei politicamente corretti.
In pratica questa è la politica del contenimento adottata dal Governo ma che deve ancora vedere la parte positiva e, cioè, rimpatri dei clandestini e incasso dei quattrini europei.
Risibili sono le lagnanze dei comunisti, Napolitano e Bersani in testa, e dei preti uniti nella ipocrisia dell’accoglienza e nella volontà distruttiva contro la Nazione Italiana.
Bersani deve dire se lui terrebbe gli immigrati o se li respingerebbe, posto che gli altri stati europei, a cominciare dalla Francia, ce li rimandano chiudendo le frontiere.
Altrettanto devono fare in Vaticano.
Non accetto la liturgia dell’accoglienza in tutte le regioni e in tutta europa, perchè sappiamo benissimo che è una ipocrisia e che quei disgraziati ce li ritroveremmo tutti noi, e solo noi, sul groppone.
Se l' alternativa di preti e comunisti è quella delle chiacchiere vuote che lasciano gli immigrati a carico degli Italiani, allora io sono per la opzione numero uno e “vaffa...” a tutti i buonisti.
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