Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 marzo 2011

Teoria della politica - 1

Possiedo un computer personale dal dicembre 1996 e dal 1999 frequento forum, blog e mailing list in Rete.
Ne ho tratto la convinzione che la mentalità dei comunisti e loro caudatari sia così ristretta e meschina da non valere lo sforzo di discutere seriamente, perchè non è possibile dialogare con i loro pregiudizi e, tantomeno, pretendere ragionamenti da chi è così indottrinato.
La maggior parte dei miei post sono, quindi, un mix tra ciò che penso realmente e un continuo sfottò verso comunisti e loro caudatari esagerando, al mero scopo di farli schiumare di rabbia, concetti che pur di base condivido.
Poichè, quindi, non posso essere passibile dell’accusa di schierarmi sul fronte degli antiberlusconiani, mi riservo con questo intervento (e, forse, con qualche altro successivo) di scrivere sui “massimi sistemi”, immaginando di essere in una nazione normale, con una normale contrapposizione di ideali e con avversari (e non nemici) comunque degni di stima e rispetto, ai quali poter riconoscere intelligenza, onestà e amor patrio.
Purtroppo solo immaginandolo ...

Mi sono ritrovato, alcune sere fa, a discutere di politica con alcuni amici, in parte bavosamente antiberlusconiani.
Persone normali che, però, si trasfigurano, come il dottor Jeckill in Mr. Hyde, non appena si nomina il Premier.
Nonostante l’impeto antiCav, grazie anche alla pluriennale conoscenza che stempera la reciproca animosità in politica e al fatto che si discuteva di persona per cui le battute erano meglio comprese, siamo comunque riusciti a formulare una teoria delle scelte politiche, a prescindere da Berlusconi.
Credo sia un fatto talmente straordinario da meritare l’onore di un post, ovviamente esponendo le MIE idee (ex contrario si possono comprendere quelle che provengono da altre e opposte esperienze politiche).

Sintetizziamo, preliminarmente, le ragioni della formazione di uno stato che possono essere riassunte nelle parole del Preambolo della Costituzione degli Stati Uniti d’America:
NOI IL POPOLO ... al fine di garantire la giustizia, assicurare la tranquillità all'interno, provvedere alla difesa comune, promuovere il benessere generale, salvaguardare per noi e per i nostri posteri il bene della libertà ...”.
I dati essenziali sono la fonte (il Popolo) e le finalità (giustizia, sicurezza, difesa, benessere, libertà).
Ne deduciamo che lo stato ha una ragion d’essere in funzione dell’interesse del Popolo e quale può essere questo interesse ?
Giustizia.
Sicurezza.
Difesa.
Libertà.
Benessere.
Giustizia presuppone un organismo ad hoc che la amministri nel rispetto dei voleri del Popolo (e non con la presunzione e lo snobismo di volerlo “educare” o “guidare”) .
Un organismo terzo, estraneo alle contrapposizioni di fazione ed alla formazioni delle leggi che deve invece limitarsi ad applicare.
Sicurezza vuole essere la difesa della integrità fisica personale e delle proprietà dei cittadini da chi tenta scorciatoie per conseguire il Benessere, a spese altrui.
Da qui la necessità di assicurare alla Giustizia i criminali e di far loro scontare la giusta e proporzionata pena, senza abbuoni, per raggiungere le finalità della punizione del reo, del renderlo inoffensivo rispetto alla possibile reiterazione del crimine e della deterrenza nei confronti di altri che potrebbero, diversamente, commettere lo stesso reato.
Difesa dei confini e degli interessi nazionali dalle aggressioni o pericoli esterni.
Questo significa anche tutelare l’integrità del territorio nazionale dalle invasioni fintamente pacifiche e reclamare il diritto ad intervenire oltre i confini nazionali per garantire il flusso di rifornimenti essenziali (ad esempio alimentari ed energetici) per la Nazione.
Ma Difesa significa anche difesa della Identità Nazionale, nel rispetto di quello che un Padre della Letteratura Italiana ha mirabilmente sintetizzato in una sua Ode, Marzo 1821, per cui la Nazione è “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor.
Essendo ognuno di quegli elementi fondamentale e necessario per la definizione di Nazione:
Arme (i sacrifici)
Lingua (leggere e scrivere con linguagguio comune)
Altare (la Religione)
Memorie (la Storia condivisa)
Sangue (le Radici comuni)
Cor (il Sentimento, l’ “idem sentire” , l’Amor Patrio).
Libertà impone e presuppone il rispetto per l’analogo diritto di Libertà altrui.
Impone e presuppone che l’intervento dello stato, o di un qualsiasi altro organo sovranazionale, avvenga in funzione di un maggior godimento di Libertà per tutti e non di una restrizione delle libertà fondamentali a cominciare da quelle
di opinione,
di stampa,
di religione,
di mercato,
di impresa,
di circolazione
.
Benessere è il fine ultimo: godersi la vita, un autentico “diritto alla felicità”.
Senza un sistema di Giustizia giusto,
senza Libertà,
senza Sicurezza,
senza Difesa
,
non possiamo essere felici, quindi non viviamo nel Benessere che è lo scopo di ogni essere umano e che deve essere l’obiettivo di ogni stato per i suoi cittadini.

(1 - continua)

Entra ne

Nessun commento: