Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

17 agosto 2011

Di male in peggio

Ho (quasi) sempre sostenuto Berlusconi.
Se si eccettuano alcune sue scelte o esternazioni (a favore della liberazione di Sofria proposito:ma non doveva essere moribondo dal 2005 ? - per aver preferito Fini a Storace nel 2008, per aver partecipato alle liturgie del 25 aprile nel 2009 e poche altre) Berlusconi ha rappresentato per me il miglior presidente del consiglio dal 1945.
Le aggressioni nei suoi confronti con i fantasiosi teoremi che hanno cercato, di volta in volta, di dipingerlo come corruttore, maniaco sessuale, mafioso, tiranno antidemocratico, mi hanno rafforzato in tale convinzione perchè rispetto l’uomo che ha avuto il coraggio di scegliere controcorrente, l’imprenditore che ha demolito il monopolio rai e il politico che non mi aveva mai messo le mani in tasca, rappresentando, nella politica economica, quelle che sono le mie stesse idee di libertà.
Fino alla manovra di luglio ed al successivo ricarico di questi giorni.
E temo non sia finita.
Per la prima volta Berlusconi, tradendo il suo impegno, ci ha messo le mani in tasca:
- con l’aumento dei bolli sui depositi amministrati
- con l’aumento al 20% delle tasse sui risparmi
- con l’aggiunta di due aliquote irpef.
Sono perfettamente convinto che sia veramente angosciato per quello che ha fatto, ma il punto è che lo ha fatto e che si è pericolosamente incamminato su una deriva che può solo portare a peggiore quel che ha fatto.
Che senso ha, infatti, parlare di una rimodulazione delle due aliquote aggiuntive attraverso il meccanismo del quoziente familiare, se non per estendere il prelievo (visto che deve esserci saldo uguale) ad una maggior platea di contribuenti ?
Che senso ha pensare di tassare i capitali convinti in passato dal suo stesso governo a rientrare, pagando un obolo allo stato ma con la garanzia di rimanere esenti da altre vessazioni, se non quello di rendere lo stato italiano mai più affidabile in ogni sua promessa ?
Che senso ha pensare di ridurre i tagli ai comuni o ridurre i sacrifici dei dipendenti pubblici facendo pagare più Iva, invece di usare tale strumento per ridurre le vessazioni fiscali ?
La perversa volontà di ampliare la base di sostegno parlamentare porta Berlusconi ad ammainare completamente la bandiera della Libertà dal fisco e dallo stato vorace e rapace, per prendere in considerazione qualsiasi ipotesi.
Che fine hanno fatto le brillanti idee di risparmiare sulle spese, ad esempio
- sulle intercettazioni che ci costano più di quel che si ricava dalle nuove tasse sui risparmi,
- la ridefinizione della spesa pensionistica con l’abolizione della anzianità, del retributivo e la parificazione a 65 anni per tutti,
- le privatizzazioni e la vendita di beni dello stato (ad esempio la rai) che sono solo strumento di lottizzazione, di costi e di discussioni improduttive ?
Ha ragione, ancora una volta, Marcello Veneziani nella sua rubrica  odierna ne Il Giornale , quando dice che per 18 anni abbiamo guardato a Berlusconi come il difensore dei nostri risparmi e oggi non è più tale ed a settembre o si svolta o gli si dice addio.
Ma se consideriamo la “qualità” (absit iniuria verbis) degli altri politici, Berlusconi resta comunque, parafrasando Churchill, il peggior presidente del consiglio possibile ... se si escludono tutti gli altri.
E qui sta tutta la tragedia italiana.

Entra ne

2 commenti:

Nessie ha detto...

E la guerra in Libia contro il suo "amico" Gheddafi a cui aveva baciato l'anello dove la metti? Ci costerà denaro, risorse umane, e affari andati all'aria. Purtroppo per essere considerato il migliore tra i peggiori, ci vuole una bella uscita di scena. E questa non la è.

Massimo ha detto...

Stavo per spegnere quando mi è arrivato l'avviso del tuo commento. Concordo sulla guerra in Libia (non ho voluto fare l'elenco, anche perchè qualcosa ci si dimentica sempre) e sulla pessima uscita di scena. Ma che sia il "migliore dei peggiori" è indubbio: chi altri tra i nomi ricorrenti della politica ? Nessuno. Non mi viene in mente nessuno. Gli altri (Bersani, Casini, Fini, Maroni, Bossi, Di Pietro ...) sono tutti peggio e lo hanno dimostrato perchè tutti, più o meno, hanno governato un ministero, una regione,una camera, un qualcosa. E lo confermano quotidianamente con le loro dichiarazioni. Spero nel meglio (in un Mister X che dovesse emergere dalle nebbie padane:-) ma mi preparo al peggio (che uno di quelli vada a sostituire Berlusconi).