Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

02 agosto 2011

L'ultimo assalto

Sulla stampa di sinistra la decisione di Berlusconi di parlare alle camere è stata interpretata come il suo tentativo di incassare non la fiducia del parlamento, ma delle borse.
Si dice che se, dopo il suo discorso, il differenziale con i bund tedeschi si riducesse, allora il Premier sarebbe rafforzato.
La (poca) stampa di Centro Destra sostiene invece che la speculazione contro l’Italia, che non ha motivazioni economiche, sia l’ultimo assalto portato al Governo, dopo che è fallito quello giudiziario, quello dell’ostruzionismo istituzionale, degli scioperi, delle dichiarazioni di sindacati, industriali e banchieri, della ricerca di divisioni nella Maggioranza, per non parlare del fallimento totale della sinistra politica.
Mi sembra che questa interpretazione sia la più convincente.
E’ evidente che il Centro Destra (e Berlusconi in prima persona) rappresenti l’ultima barriera alla colonizzazione della Nazione da parte di potentati economici stranieri che pensano di guidare il mondo, come una moderna Spectre, senza sottoporsi al voto popolare.
In questo loro tentativo possono contare sulle meschine ambizioni di piccoli funzionari di partito sempre sconfitti da Berlusconi, sulla volontà di apparire di alcuni magistrati e sulla pochezza dei loro omologhi “poteri forti” italiani che, ragionando in piccolo, si accontentano di succhiare allo stato contributi, rottamazioni, agevolazioni, clientele.
Mentre negli Stati Uniti persino questa (pessima) amministrazione deve accettare un taglio delle spese, senza aumento delle tasse, in Italia continua ad essere sostenuta l’aberrante idea di una patrimoniale.
La sostanza dell’attacco all’Italia e al Governo Berlusconi (che, nonostante tutto e tutti, pur con tante difficoltà e clamorosi errori come le tasse imposte dalla infame manovra socialista di Tremonti, continua a difendere l’interesse nazionale e degli Italiani, più e meglio di qualsiasi altro eventuale governo tecnico, del presidente, istituzionale, di coesione nazionale, di grande coalizione o di qualunque genere possa mai essere formulato dalle menti dei politici di opposizione e dei “poteri forti”) è tutta qua: la volontà di guadagnare spremendo gli Italiani con patrimoniali, tasse, gabelle, vessazioni, divieti, sanzioni.
Anche se questo fosse l’unico motivo per opporsi, anche se opponendosi a simile disegno continuasse l’attacco all’Italia, varrebbe la pena resistere, non darla vinta ai comunisti interni ed ai loro nuovi alleati capitalisti internazionali, tenersi il Governo Berlusconi almeno fino alla scadenza naturale del 2013 nella certezza che,male che vada, le imposizioni fiscali sarebbero limitate alla manovra Tremonti.
Poi, in due anni, la situazione può cambiare.
Come potrà auspicabilmente cambiare l’amministrazione americana e, quindi, iniziare nel 2013 un’altra stagione di vero berlusconismo fondata sull’abbattimento delle tasse e il taglio delle spese pubbliche.

Entra ne

Nessun commento: