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11 agosto 2011

Tasse Male Assoluto per gli Uomini Liberi

Le “parti sociali” che ieri hanno incontrato il Governo sulle misure da assumere per ridurre il debito pubblico, nella conferenza stampa hanno solo saputo dire dei “no”, facendo l’elenco di quello che “non si deve toccare”.
Mettendo assieme tutti quei “no” arriviamo allo stallo, per cui sarà il Governo a dover decidere in solitudine e d’imperio.
I giornali sono pieni di ipotesi e le più gettonate riguardano i “tagli” alla politica (che non credo portino risparmi significativi) e con i ben più consistenti risparmi che deriverebbero da un intervento sulle pensioni e dall’utilizzo malvagio (cioè con nuove tasse o aumento delle esistenti) della leva fiscale.
La difesa delle pensioni ha un senso se si parla di chi è già in pensione che ha un diritto pieno a ricevere una pensione dignitosa e sufficiente.
Non ha senso, invece, se si parla di chi, oggi in attività, andrà in pensione in futuro.
Per i costi che il sistema pensionistico prevede, ogni gradualità significa perdita di tempo e, quindi, di denaro, con un appesantimento della situazione di bilancio dello stato.
La scelta che mi aspetterei da un Governo di Centro Destra, indipendentemente dalle reazioni delle “parti sociali”, è l’aumento immediato dell’età pensionabile a 65 anni per tutti, uomini e donne, pubblico e privato, con abolizione delle pensioni di anzianità e conteggio contributivo per tutti a far data dal 1° gennaio 1996 (entrata in vigore della riforma Dini che segnò lo spartiacque tra retributivo e contributivo).
Mi aspetterei anche che un Governo di Centro Destra intervenisse solo ed esclusivamente sulle spese, azzerando contributi, agevolazioni, elargizioni, senza però MAI mettere le mani nelle tasche degli Italiani, nè con patrimoniale, nè con tasse più o meno una tantum per o contro l’europa, nè con l’aumento delle tasse sui risparmi, nè con una sovrattassa spacciata “di solidarietà” sui cosiddetti redditi medio alti.
Per quanto possa essere ovvio, mi rendo conto che le pressioni, l’azione lobbistica, i condizionamenti che deve subire imporranno a Berlusconi di taglieggiare i nostri risparmi.
Come ho già avuto modo di scrivere, in queste situazioni ci vorrebbe un “Dictator” che agisse d’imperio senza doversi compromettere con una pletora di postulanti, ognuno portatore di interessi particolari e di nicchia.
Purtroppo non è così e aspettiamoci quindi una manovra complessa che scontenterà tutti.
A livello individuale, quindi, non possiamo fare altro che ricordare a chi ci rappresenta le nostre aspettative che loro stessi ci hanno stimolato.
Dobbiamo, abbiamo l’obbligo, ricordare che il Male delle economie occidentali è il debito pubblico, formatosi negli anni della sbornia socialista, in cui tutto veniva accollato “allo stato” senza considerare che essendo noi lo stato, prima o poi quel debito doveva essere pagato: il “prima o poi” è arrivato ed è oggi.
E se il pubblico continuerà ad essere alimentato, il debito non verrà mai tagliato perchè avrà sempre il carburante necessario a mantenersi con un micidiale circolo vizioso.
Aumentare le entrate dello stato, significa aumentare la capacità di spesa dello stato stesso e, quindi, ritardare la soluzione dei problemi, rinviandoli e accollandoli alle future generazioni.
E’ invece necessario tagliare le spese e coniugare tale comportamento con un abbattimento delle tasse per ridurre sensibilmente l’erogazione di carburante alla macchina della spesa pubblica, dando più denaro da spendere ai privati che, in tal modo, potranno avere la capacità economica per pagare i servizi che desiderano e almeno al loro costo effettivo.
Comunque la si guardi, quindi, le tasse rappresentano il Male Assoluto dell’economia e un Governo di Centro Destra, che guarda alla dignità e alla libertà dei cittadini, dovrebbe massimamente evitare di taglieggiare le nostre tasche con tasse, di qualsiasi natura.
Ove così non fosse, ove le resistenze e le pressioni corporative non fossero superabili, Berlusconi farebbe meglio non a dimettersi, ma ad andare in parlamento con la sua proposta.
Sarà il parlamento a decidere, coram populo, se scegliere la via della Libertà o quella della tirannia fiscale.
Ne discenderebbero conseguenze ovvie e legittime in merito al comportamento dei cittadini.
Nel frattempo, visto che anche in ambienti del Centro Destra appaiono cedimenti alla tirannide delle tasse, dovremo pensare ad organizzarci sul modello del Tea Party americano per proteste e azioni a difesa della Libertà individuale e della difesa dei nostri redditi e risparmi.

P.S.: Pare che vogliano imporre una tassa straordinaria sui redditi.
Una porcheria che aveva già praticato Prodi.
Se passerà sarà il primo chiodo sulla bara politica di Berlusconi.
In cambio di cosa alcuni Italiani dovrebbero pagare di più ?
In treno e in aereo, ad esempio, chi paga di più viaggia in prima o business class.
Una corsia preferenziale per i servizi pubblici (ospedali inclusi) ?
La consegna, al momento del voto, di cinque schede anzichè una ?
Pagare di più in cambio di nulla è una pretesa irricevibile.
Il problema è che al momento manca l'alternativa, perchè i comunisti imporrebbero tasse e patrimoniali a livelli ben maggiori, conculcando ancor di più la Libertà di tutti.
Ma a scegliere il male minore non andiamo da nessuna parte, così auspico che la manovra, se conterrà realmente anche una sola lira in più di prelievo oltre a quanto già sottratto da Tremonti a luglio, venga bocciata.
E poi ci si giochi tutto con un nuovo partito/movimento di Centro Destra che faccia della guerra alle tasse e allo statalismo non solo una bandiera ideologica, ma un impegno concreto e nei fatti.


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2 commenti:

Giacomo Zucco ha detto...

"Nel frattempo, visto che anche in ambienti del Centro Destra appaiono cedimenti alla tirannide delle tasse, dovremo pensare ad organizzarci sul modello del Tea Party americano per proteste e azioni a difesa della Libertà individuale e della difesa dei nostri redditi e risparmi."

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http://twitter.com/#!/TP_ITALIA

Benvenuto tra noi! ;-)

Massimo ha detto...

Conosco il sito e mi riservavo di parlarne. Spesso, purtroppo, chi ho visto ha aderito pur essendo, come me, liberale in economia, si è mostrato anche "liberal" nel Valori. Ho qualche dubbio che alcuni che già hanno aderito al Tea Party Italiano possano condividere le mie posizioni in tema di divorzio, aborto, eutanasia, omosessualità, manipolazione genetica (e ritengo di essere più in linea con il Tea Party Americano io di loro su questi temi) e anche sull'antifascismo, argomento separante tutto italiano. Comunque, ne parlerò ... :-)