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30 agosto 2011

Il colpo di reni di Berlusconi

E’ancora presto per formulare un giudizio definitivo che potrà esservi solo con l’approvazione del provvedimento e la lettura del testo finale, ma si può dire che con le modifiche concordate ad Arcore assieme ai dirigenti del Pdl e della Lega, Berlusconi abbia iniziato il suo riscatto con un bel colpo di reni.
L’abolizione del balzello rappresentato dalle addizionali irpef è un chiaro sintomo di quanto stia a cuore al Premier il principio di non mettere le mani nelle tasche degli Italiani.
Purtroppo non ha potuto portare tale comportamento fino alla logica conseguenza anche della eliminazione dell’odioso aumento (del 60%, dal 12,5 al 20%) delle tasse sui rendimenti e guadagni di borsa e il ben più che usurario aumento del bollo sui depositi amministrati (fino ad oltre il 3000% per i depositi di valore superiore a 500mila euro nel 2013).
In compenso vengono ridotte (ma perchè non eliminate del tutto ?) le agevolazioni concesse alle cooperative e non viene aumentata l’iva.
La riduzione dei parlamentari, l’abolizione delle province e l’obbligo per i comuni di organizzare servizi intercomunali sono altri provvedimenti che consentiranno risparmi strutturali.
Non vi è stato sufficiente coraggio nei confronti delle pensioni.
Condivido l’ipotesi di Casini e del terzo polo per tagliare il nodo gordiano e disporre che si vada, tutti, in pensione a 65 anni dal 1° gennaio 2012.
La scelta, ormai evidente, dei piccoli passi per arrivare a tale traguardo, invece, è una scelta timida e iniqua nei confronti di chi vede annullati (ma solo per il computo dell’anzianità, non per il calcolo della pensione) gli anni riscattati di laurea e, soprattutto, il servizio militare, gratificando così solo gli imboscati che non hanno servito la Patria in armi.
Complessivamente, però, se rimarrà la soppressione delle festività civili, la manovra come ne esce dal vertice di Arcore è sensibilmente migliore di quella scritta da Tremonti.
L’aver accantonato l’aumento dell’iva è anche di buon auspicio per la prossima riforma fiscale.
Abbiamo, con tale opportunità, un “tesoretto” che potrebbe consentire al governo di ridurre le tasse, fermo restando che l’impegno prioritario è quello di tagliare le spese per ridurre il debito pubblico.
Berlusconi ha cominciato il suo riscatto nei confronti del suo elettorato.
E’ da incentivare il suo sforzo perchè continui su questa strada, approvando in fretta la manovra per poi dedicarsi ad ulteriori tagli della spesa pubblica che incernerebbero una amministrazione virtuosa, contrapposta ad una amministrazione viziosa che penserebbe solo ad aumentare le aliquote, a patrimoniali, ici e quant’altro possa servire per sottrarre denaro dalle tasche dei cittadini.

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