Venerdì
6 luglio leggo nella prima pagina de Il Giornale un editoriale di
Vittorio Feltri intitolato "tutti insieme per carità, pure turandosi il naso".
Pensavo
ad un appello a tutte le componenti del Centro Destra perchè
tornassero ad unirsi per tirare il carro dalla stessa parte.
Grande
è stata la sorpresa e l'indignazione (espressa successivamente in un
commento nella edizione online) quando ho constatato che Vittorio
Feltri si è schierato con i fautori dell'inciucio con i comunisti.
E'
vero che Feltri ha sempre avuto delle derive, ma si trattava di
singole, isolate questioni: il sostegno per la grazia ad Adriano
Sofri, l'appoggio ad una legge per il "matrimonio" (sic !)
tra omosessuali e ... poche altre non ricordo al momento.
Ma
a parte simili cadute, la linea feltriana è sempre stata
rigorosamente alternativa alla sinistra, sin dai tempi in cui un
giovane Vittorio riuscì a rilanciare l'Europeo contro le
manifestazioni sindacali nella sua stessa redazione.
L'editoriale
di venerdì, invece rappresenta un taglio netto con la sua base
storica di lettori fedeli che non mancheranno di trasmigrare verso
Libero di Belpietro, come già accadde verso l'Indipendente, proprio
diretto da Feltri, negli ultimi mesi di direzione Montanelli al
Giornale.
Quel
che più, però, sorprende è l'inconsistenza intellettuale ed ideale
della scelta feltriana, in un articolo che sembra scritto da un
apprendista giornalista e privo della abituale arguzia dell'Autore.
Forse
che Feltri stesso non crede a quello che ha scritto (o solo firmato)
?
Forse
che sia stato costretto a scrivere quel pezzo ?
Certo
è che sostenere una alleanza con il pci/pds/ds/pd in chiave anti
Grillo per garantire una presunta governabilità sa di stantio, di
montiano, di curiale.
E'
ora di finirla con i compromessi che annacquano tutto, anche le idee
migliori.
Feltri
per primo dovrebbe ricordare (lui a noi e non viceversa !) che Destra e sinistra sono inconciliabili,
a differenza di comunisti e democristiani che già ci hanno regalato
decenni di consociativismo dopo aver imposto una pessima costituzione
che ha imbrigliato la Nazione e impedito l'emergere di una guida
forte e decisa che potesse governare la nostra nave come un vero
comandante.
Tanto
vero è che quando sulla scena politica è apparso un vero Leader, il
primo dopo il Duce per l'Italia unitaria, le varie corporazioni
gelose ognuna del proprio potere e della propia nicchia di
privilegio, sempre in lotta l'una con l'altra, si sono unite per
ostacolarne l'azione, con ogni mezzo.
Oggi Feltri ci vuole raccontare che i diciotto anni di
Berlusconi sono stati uno scherzo ?
Ma
se rappresentano il periodo migliore, quello in cui mi sono divertito
di più nella netta contrapposizione con i comunisti colti da mal di
pancia e travasi di bile ad ogni esternazione di Berlusconi !
Feltri
richiama un vecchio motto di Montanelli per giustificare il suo colpo
di sole: turiamoci il naso, ma stiamo tutti assieme.
Ma
Montanelli, ancora solido nel suo anticomunismo prima della deriva
degli utlimi anni di vita, invitava a turarsi il naso per votare dc
in opposizione al pci che stava (era la seconda metà degli anni
settanta) crescendo e minacciando di vincere le elezioni dopo la
nobile ma infausta battaglia contro il divorzio che vide la dc e
l'Msi soli contro tutti gli altri, compresi i partiti cosiddetti
liberaldemocratici (Pri e Pli) che ebbero solo la funzione di
sgabello del pci.
Feltri
invece vorrebbe che ci turassimo il naso per votare una coalizione
con i comunisti ?
Se
lo tolga dalla testa.
Se
questo è un anticipo della linea del Pdl, allora urge una scissione
con la parte migliore che costituisca, assieme a tutti coloro che
vorranno starci ... e penso anche alla parte della Lega non
maroniana, a La Destra, a Forza Nuova, un blocco d'ordine che possa
attrarre i voti degli elettori del Centro Destra che, mi auguro e
penso, non seguiranno mai, se non in numero limitato e marginale, chi
proporrà loro di combattere sulla stessa barricata dei comunisti.
Voglio
però sperare che sia stata solo una caduta degli zuccheri di Feltri,
infatti il suo articolo ha avuto vita brevissima online (dalla serata di venerdì alla mattinata di sabato forse occultato da un senso del pudore che a qualcuno ancora è rimasto, mentre oggi, domenica, non è stranamente apparso alcun articolo di Feltri ...), sufficiente però per una sequela di commenti di lettori che lo mandavano, garbatamente
ed educatamente come vuole la tradizione della Destra, a quel paese.
5 commenti:
Sarà stato il caldo !
Io, meglio MORTO che ROSSO !!!
Feltri segue la linea indicata dal suo editore, dottor Silvio Berlusconi alleato del PCI-PDS-DS-PD nel sostegno al governo Monti
Ci può stare che Feltri sia stato mandato avanti per sondare le reazioni. Dovrebbe essere chiaro che gli elettori non seguirebbero l'alleanza con i comunisti.
Concordo con Johnny. Quanto a Feltri, tutte le avventure editoriali che citi qui sul tuo post (tutte vere), fanno di lui un opportunista che segue solo la VIA DEI SOLDI. Oltre che il colore.
Voglio pensare che Feltri oltre ad apprezzare, come tutti, il valore del denaro, abbia anche scelto in base ad ideali. Del resto è noto che il modo migliore per vivere bene a spese altrui, senza subire disturbi, è quello di schierarsi a sinistra ...
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