Il rinnovato attivismo del Pdl seguito al ritorno in campo
del Cavaliere ha messo in difficoltà Bersani e kompagni che, perdendo lucidità,
stanno cercando di menar fendenti a destra e a manca come Polifemo dopo che fu
accecato da Ulisse.
La parola d’ordine è “riforma elettorale”.
Il terrore che si propaga a sinistra è che venga approvata
con il voto di Pdl e Lega, facendo risorgere l’odiata (da loro …) coalizione
che, per quasi venti anni, ha impedito la deriva marxista e la degenerazione
morale della Nazione che ritornano nelle anticipazioni elettorali di Bersani
con la patrimoniale e il matrimonio degli omosessuali.
Napolitano non ha ignorato il grido di dolore che saliva
dalla foresta rossa dove affondano le sue radici ideologiche mai mutate e,
così, ha nuovamente battuto i piedi per terra chiedendo una legge elettorale
che sia frutto della condivisione delle forze politiche.
Tradotto: la legge elettorale che vuole Bersani per favorire
la sinistra.
Personalmente non ne ho mai dubitato, ma questi interventi
di Napolitano, sistematicamente a senso unico, come quando al governo c’era
Berlusconi cui ha negato la firma su provvedimenti (oltre a blaterare contro i
voti di fiducia tacendo sulle oltre 30 volte che la stessa fiducia è stata
richiesta da Monti) dimostrano come un burocrate di partito non possa
trasformarsi in carica istituzionale che richiede l’imparzialità di cui non è
dotato ed esclusa da 70 anni di militanza ideologica.
Meglio un presidente eletto dal Popolo e dichiaratamente di
parte, senza l’ipocrisia del “super partes”, del “presidente di tutti”, quando
poi, nei fatti così non è.
E poi meno discorsi, meno sermoni, meno liturgie, così,
forse, oltre ad una maggiore imparzialità reale avremmo anche quella
autorevolezza che attualmente nessuno nel Centro Destra può attribuire a
Napolitano.
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2 commenti:
Sono per l'elezione diretta di un capo dello stato, purché abbastanza giovane e non uno dei soliti Matusalemmi riciclati. In particolare non deve assolutamente appartenere al Bilderberg, al CFR e alla Trilaterale.
Napolitano vada al Pio albergo Trivulzio.
Credo nemmeno Scalfaro abbia mai toccato le vette di faziosità e indecenza di Napolitano
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