La sinistra con Bersani, Casini, Vendola, Di Pietro e kompagni, non vuole l’elezione diretta del presidente della repubblica,
preferendo conservarne la scelta nella ristretta conventicola della partitocrazia.
Posso capirli: quale funzionario o grigio burocrate di
partito potrebbero mai opporre a Berlusconi ?
Bersani e kompagni non vogliono una legge elettorale con le
preferenze, preferendo essere loro stessi a scegliere i “rappresentanti del
popolo”.
Bersani e kompagni non vogliono il premio di maggioranza per
il partito ma per la coalizione, non disdegnando, evidentemente, la altrimenti
vituperata legge Calderoli.
Posso capirli anche qui.
Niente preferenze, significa che è il partito a decidere chi
eleggere, quindi non i migliori, ma i funzionari più ciecamente obbedienti.
Quanto al premio di maggioranza si può capire il povero
Bersani che, dopo aver circuito Casini, lieto peraltro di esserlo stato e pienamente consenziente, può sperare di
vincere come coalizione, ma teme il ritorno di un animale da campagna
elettorale come Silvio Berlusconi e le sue idee innovative.
Per questo Bersani e kompagni considerano “agghiacciante” la
prospettiva di un Centro Destra di nuovo a trazione Berlusconi e ne temono la
realizzazione.
Cercasi pannolone capiente per Bersani, Casini e kompagni.
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2 commenti:
Beh, qua i pannoloni cominciano a essere un po' tanti. A Berlusconi cosa metti? il tanga?
A Berlusconi no ... ;-)
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