Gli ultimi venti anni (circa)
elettorali in Occidente si sono contraddistinti per una sostanziale
spaccatura tra due schieramenti che, per comodità, definirò Destra
e sinistra senza preoccuparmi delle sfumature piccole o grandi.
Questa spaccatura ha portato ad un
pendolarismo al governo che ha solo fatto male alla realizzazione di
un progetto di società e allo sviluppo civile, sociale ed economico
delle popolazioni.
Tra Destra e sinistra si colloca una
massa fluttuante che crede che la politica non serva a nulla, che
esprime il proprio voto in base a considerazioni egoiste, spesso
errate e che portano prima di tutto a danneggiare se stessa.
Purtroppo è tale massa fluttuante che
determina la vittoria dell'una o dell'altra parte, senza un reale
coinvolgimento culturale e ignorando i fondamentali della politica e
dell'arte di governo.
E' il limite (enorme ab ovo, ma ancor
più marcato oggi in tempi veloci che richiedono determinazione e
decisioni rapide) del sistema democratico che appare sempre più "il
peggior sistema" e sempre meno "a parte tutti gli altri"
come diceva Churchill.
Se la Destra resta fondamentalmente
maggioritaria, la maggiore consapevolezza dei suoi appartenenti
provoca anche una maggiore reattività quando non vengono condivise
azioni, decisioni o comportamenti.
La sinistra è minoritaria, ma di bocca
più buona, come si vede da chi l'ha guidata, la guida o aspira a
farlo e dalle politiche distruttive che sceglie.
E proprio qui che la frattura fra
Destra e sinistra, in tutto l'Occidente, diventa insanabile.
Perso il riferimento ideologico, la
sinistra ha sposato tutte le opzioni finalizzate a demolire la
società civile che l'Occidente ha costruito in venti secoli di
progresso.
L'invadenza dello stato che opprime la
libertà dell'individuo attraverso le tasse, ma anche attraverso
leggi repressive della libera manifestazione e circolazione delle
idee.
La scelta di distruggere i Valori
fondanti della nostra Civiltà come la Famiglia (attaccata dal
divorzio e dalla volontà di elevare alla medesima dignità le
pulsioni sessuali innaturali delle coppie omosessuali), la Vita
(colpendo gli innocenti: feti, anziani, malati), la Salute
(propugnando la liberalizzazione della droga) fino ad arrivare al
tentativo di cancellare le Radici e l'Identità di una Nazione con
l'immissione di masse non assorbibili di soggetti estranei.
Vediamo infatti che l'elezione nel 2008
e la rielezione pochi giorni fa di un presidente degli Stati Uniti le
cui radici non appartengono alla Nazione Americana, costruita
attraverso la colonizzazione da parte dei popoli europei che, in
comune, avevano la tradizione e la cultura sociale e civile delle
Radici Romane e Cristiane, è dovuta alla coalizione di tutte le
minoranza (negri, asiatici, ispanici) che nel corso del tempo sono
stati ammessi sul territorio e con la complicità di una minoranza
della popolazione che costruì gli Stati Uniti, spesso orientata da
cattivi maestri che operano per interessi specifici ed egoisti, come
la lobby degli omosessuali.
Questa strana alleanza, solo
distruttiva, ha occupato con un personaggio estraneo alla Tradizione
e alle Radici Americane il potere politico ma, fortunatamente, non
ancora quello economico come risulta dalla flessione delle borse.
In europa siamo sulla stessa strada.
Alcuni più avanti (come la Gran
Bretagna e gli stati scandinavi ormai l'ombra di se stessi) altri
tragicamente ben avviati sulla strada del baratro come la Francia
grazie ad Hollande e la Spagna per colpa degli otto anni di Zapatero.
Altri ancora in posizione di
diversificata resistenza: più attiva quella ad est (Russia, Polonia,
Ungheria sopra tutti) , più debole quella dell'Italia che, dopo aver
visto chiudere l'ombrello protettivo rappresentato dalla forte
presenza in politica di Berlusconi, rischia di accelerare la sua
decadenza ove il governo divenisse preda della sinistra.
Una sinistra che, ove dovesse vincere
le prossime elezioni per l'astensionismo del Popolo di Centro Destra
o il tradimento di soggetti che vorrebbero essere "moderati"
ma sono solo modesti, oltre a promuovere una legislazione repressiva
delle libertà individuali (con una patrimoniale, con maggiori tasse
e il completamento di uno stato di polizia fiscale, con leggi che
trasformano in reato le opinioni – come accadrebbe con la c.d.
"omofobia" o con il c.d. "negazionismo" – con
la semplificazione delle procedure per ottenere il divorzio
distruggendo la Famiglia anche riconoscendo come tale
l'accoppiamenmto di due soggetti del medesimo sesso, ampliando la
possibilità di abortire e introducendo l'eutanasia, liberalizzando
quelle che chiama droghe "leggere" ma sempre droghe sono)
scardinerebbe il tessuto sociale, etnico, economico, culturale della
nostra Nazione riconoscendo cittadinanza e voto agli immigrati che
già in cinque milioni sono presenti sulla nostra terra.
Infatti oggi, a Radio anch'io, il
segretario del pci/pds/ds/pd e aspirante candidato premier della
sinistra, Bersani, ha dichiarato che la prima legge che farebbe
sarebbe quella di concedere la cittadinanza a tutti i nati su suolo
Italiano, scardinando quindi il principio cardine del Diritto Romano,
della nostra Tradizione, della nostra Civiltà che è lo ius
sanguinis, per abbracciare il barbarico ius soli.
Una prospettiva che, da sola,
chiamerebbe alla lotta senza quartiere per opporvisi e perchè, ove
divenisse legge, fosse ostacolata in ogni modo possibile e con ogni
mezzo disponibile.
Chiunque può immaginare infatti
l'impatto devastante della elevazione a cittadino italiano di ben
cinque milioni di soggetti (perchè si comincia dai figli e poi si
estenderà per forza ai genitori, ai parenti e a tutta la tribù del
neoitaliano per legge).
Significherebbe non solo
l'impoverimento generale e la miseria prossima ventura, ma anche uno
stravolgimento delle rappresentanze politiche e di chi dovrebbe
governare uno stato che non sarebbe più Nazione.
Significherebbe trasformarsi come sono
oggi gli Stati Uniti e, come sempre, a distruggere si fa in un
attimo, mentre a ricostruire ci vogliono anni.
L'Italia ha ancora qualche opportunità
per salvarsi dal destino sul quale si sono incamminate altre nazioni
occidentali.
Abbiamo ancora poche chiamate prima
dell'abisso e dobbiamo fare fronte comune contro chi vuole
distruggere il nostro Benessere e la nostra Sicurezza, vendendocelo
come "progressismo", "multiculturalismo",
"società multietnica", "diritti civili".
Se lo comprenderemo in tempo, ci
salveremo, tutti, anche coloro che remano contro.
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4 commenti:
Frattanto Angelino Jolie, ha preso accordi con Fini per un nuovo "centrodestra moderato". Sì, proprio lui, Gianfuffa il traditore.
Perciò mi sa che se arriveranno le risorse e tutti faranno a gara per riconoscere lo ius soli, a emigrare dovremmo essere noi. Sì, ma dove?
Australia? Islanda? Nuova Zelanda?
Giappone... ma non è facile entrarci (tralasciando il turismo) nè tantomeno rimanervi se non si ha una seria motivazione (lavoro, studio); ottenere la cittadinanza è quasi impossibile ma direi che fanno più che bene e infatti non hanno lo schifo che c'è qui!
LO ius soli in un paese di frontiera e con una forte identità come l'Italia è semplicemente un suicidio. Già mi immagino centinaia di barche piene di donne incinte, ricongiungimenti familiari, assegni sociali, lobby che determinano la classe politica e la conseguente legislazione per sradicare i principi della nostra civiltà. Non vedo un solo buon motivo perché un bambino straniero nato in Italia debba diventare automaticamente italiano, quali sono i meriti ?
Vista la differenza demografica tra Europa e i paesi confinanti a sud, in qualsiasi altra epoca storica saremmo già stati invasi, ma grazie al potere deterrente della nostra superiorità militare fin'ora siamo riusciti ad evitare il peggio. Sarebbe una beffa essere gli artefici dell'annichilimento della nostra civiltà e del nostro modo di vivere.
Nesie. Alfano è un buon uomo, ma non credo sia un coglione da riprendersi Fini ... ;-).
Kizzy. Più che Giappone, Australia, ma ancora di più combattere qui per difendere la nostra Civiltà e la nostra Terra.
Giulio. Non è una beffa, è la politica delle quinte colonne, di quei traditori che stanno già demolendo la nostra struttura sociale facendo pagare i costi, con lo tsunami di tasse, agli Italiani.
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