Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

09 novembre 2012

Ultime chiamate per avere un futuro


Gli ultimi venti anni (circa) elettorali in Occidente si sono contraddistinti per una sostanziale spaccatura tra due schieramenti che, per comodità, definirò Destra e sinistra senza preoccuparmi delle sfumature piccole o grandi.
Questa spaccatura ha portato ad un pendolarismo al governo che ha solo fatto male alla realizzazione di un progetto di società e allo sviluppo civile, sociale ed economico delle popolazioni.
Tra Destra e sinistra si colloca una massa fluttuante che crede che la politica non serva a nulla, che esprime il proprio voto in base a considerazioni egoiste, spesso errate e che portano prima di tutto a danneggiare se stessa.
Purtroppo è tale massa fluttuante che determina la vittoria dell'una o dell'altra parte, senza un reale coinvolgimento culturale e ignorando i fondamentali della politica e dell'arte di governo.
E' il limite (enorme ab ovo, ma ancor più marcato oggi in tempi veloci che richiedono determinazione e decisioni rapide) del sistema democratico che appare sempre più "il peggior sistema" e sempre meno "a parte tutti gli altri" come diceva Churchill.
Se la Destra resta fondamentalmente maggioritaria, la maggiore consapevolezza dei suoi appartenenti provoca anche una maggiore reattività quando non vengono condivise azioni, decisioni o comportamenti.
La sinistra è minoritaria, ma di bocca più buona, come si vede da chi l'ha guidata, la guida o aspira a farlo e dalle politiche distruttive che sceglie.
E proprio qui che la frattura fra Destra e sinistra, in tutto l'Occidente, diventa insanabile.
Perso il riferimento ideologico, la sinistra ha sposato tutte le opzioni finalizzate a demolire la società civile che l'Occidente ha costruito in venti secoli di progresso.
L'invadenza dello stato che opprime la libertà dell'individuo attraverso le tasse, ma anche attraverso leggi repressive della libera manifestazione e circolazione delle idee.
La scelta di distruggere i Valori fondanti della nostra Civiltà come la Famiglia (attaccata dal divorzio e dalla volontà di elevare alla medesima dignità le pulsioni sessuali innaturali delle coppie omosessuali), la Vita (colpendo gli innocenti: feti, anziani, malati), la Salute (propugnando la liberalizzazione della droga) fino ad arrivare al tentativo di cancellare le Radici e l'Identità di una Nazione con l'immissione di masse non assorbibili di soggetti estranei.
Vediamo infatti che l'elezione nel 2008 e la rielezione pochi giorni fa di un presidente degli Stati Uniti le cui radici non appartengono alla Nazione Americana, costruita attraverso la colonizzazione da parte dei popoli europei che, in comune, avevano la tradizione e la cultura sociale e civile delle Radici Romane e Cristiane, è dovuta alla coalizione di tutte le minoranza (negri, asiatici, ispanici) che nel corso del tempo sono stati ammessi sul territorio e con la complicità di una minoranza della popolazione che costruì gli Stati Uniti, spesso orientata da cattivi maestri che operano per interessi specifici ed egoisti, come la lobby degli omosessuali.
Questa strana alleanza, solo distruttiva, ha occupato con un personaggio estraneo alla Tradizione e alle Radici Americane il potere politico ma, fortunatamente, non ancora quello economico come risulta dalla flessione delle borse.
In europa siamo sulla stessa strada.
Alcuni più avanti (come la Gran Bretagna e gli stati scandinavi ormai l'ombra di se stessi) altri tragicamente ben avviati sulla strada del baratro come la Francia grazie ad Hollande e la Spagna per colpa degli otto anni di Zapatero.
Altri ancora in posizione di diversificata resistenza: più attiva quella ad est (Russia, Polonia, Ungheria sopra tutti) , più debole quella dell'Italia che, dopo aver visto chiudere l'ombrello protettivo rappresentato dalla forte presenza in politica di Berlusconi, rischia di accelerare la sua decadenza ove il governo divenisse preda della sinistra.
Una sinistra che, ove dovesse vincere le prossime elezioni per l'astensionismo del Popolo di Centro Destra o il tradimento di soggetti che vorrebbero essere "moderati" ma sono solo modesti, oltre a promuovere una legislazione repressiva delle libertà individuali (con una patrimoniale, con maggiori tasse e il completamento di uno stato di polizia fiscale, con leggi che trasformano in reato le opinioni – come accadrebbe con la c.d. "omofobia" o con il c.d. "negazionismo" – con la semplificazione delle procedure per ottenere il divorzio distruggendo la Famiglia anche riconoscendo come tale l'accoppiamenmto di due soggetti del medesimo sesso, ampliando la possibilità di abortire e introducendo l'eutanasia, liberalizzando quelle che chiama droghe "leggere" ma sempre droghe sono) scardinerebbe il tessuto sociale, etnico, economico, culturale della nostra Nazione riconoscendo cittadinanza e voto agli immigrati che già in cinque milioni sono presenti sulla nostra terra.
Infatti oggi, a Radio anch'io, il segretario del pci/pds/ds/pd e aspirante candidato premier della sinistra, Bersani, ha dichiarato che la prima legge che farebbe sarebbe quella di concedere la cittadinanza a tutti i nati su suolo Italiano, scardinando quindi il principio cardine del Diritto Romano, della nostra Tradizione, della nostra Civiltà che è lo ius sanguinis, per abbracciare il barbarico ius soli.
Una prospettiva che, da sola, chiamerebbe alla lotta senza quartiere per opporvisi e perchè, ove divenisse legge, fosse ostacolata in ogni modo possibile e con ogni mezzo disponibile.
Chiunque può immaginare infatti l'impatto devastante della elevazione a cittadino italiano di ben cinque milioni di soggetti (perchè si comincia dai figli e poi si estenderà per forza ai genitori, ai parenti e a tutta la tribù del neoitaliano per legge).
Significherebbe non solo l'impoverimento generale e la miseria prossima ventura, ma anche uno stravolgimento delle rappresentanze politiche e di chi dovrebbe governare uno stato che non sarebbe più Nazione.
Significherebbe trasformarsi come sono oggi gli Stati Uniti e, come sempre, a distruggere si fa in un attimo, mentre a ricostruire ci vogliono anni.
L'Italia ha ancora qualche opportunità per salvarsi dal destino sul quale si sono incamminate altre nazioni occidentali.
Abbiamo ancora poche chiamate prima dell'abisso e dobbiamo fare fronte comune contro chi vuole distruggere il nostro Benessere e la nostra Sicurezza, vendendocelo come "progressismo", "multiculturalismo", "società multietnica", "diritti civili".
Se lo comprenderemo in tempo, ci salveremo, tutti, anche coloro che remano contro.



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4 commenti:

Nessie ha detto...

Frattanto Angelino Jolie, ha preso accordi con Fini per un nuovo "centrodestra moderato". Sì, proprio lui, Gianfuffa il traditore.
Perciò mi sa che se arriveranno le risorse e tutti faranno a gara per riconoscere lo ius soli, a emigrare dovremmo essere noi. Sì, ma dove?
Australia? Islanda? Nuova Zelanda?

Kizzy ha detto...

Giappone... ma non è facile entrarci (tralasciando il turismo) nè tantomeno rimanervi se non si ha una seria motivazione (lavoro, studio); ottenere la cittadinanza è quasi impossibile ma direi che fanno più che bene e infatti non hanno lo schifo che c'è qui!

Giulio ha detto...

LO ius soli in un paese di frontiera e con una forte identità come l'Italia è semplicemente un suicidio. Già mi immagino centinaia di barche piene di donne incinte, ricongiungimenti familiari, assegni sociali, lobby che determinano la classe politica e la conseguente legislazione per sradicare i principi della nostra civiltà. Non vedo un solo buon motivo perché un bambino straniero nato in Italia debba diventare automaticamente italiano, quali sono i meriti ?
Vista la differenza demografica tra Europa e i paesi confinanti a sud, in qualsiasi altra epoca storica saremmo già stati invasi, ma grazie al potere deterrente della nostra superiorità militare fin'ora siamo riusciti ad evitare il peggio. Sarebbe una beffa essere gli artefici dell'annichilimento della nostra civiltà e del nostro modo di vivere.

Massimo ha detto...

Nesie. Alfano è un buon uomo, ma non credo sia un coglione da riprendersi Fini ... ;-).

Kizzy. Più che Giappone, Australia, ma ancora di più combattere qui per difendere la nostra Civiltà e la nostra Terra.

Giulio. Non è una beffa, è la politica delle quinte colonne, di quei traditori che stanno già demolendo la nostra struttura sociale facendo pagare i costi, con lo tsunami di tasse, agli Italiani.