Dopo due articoli di Paolo Guzzanti e Vittorio Feltri che hanno sposato la gaia svolta di Berlusconi ispirata dalla signorina Pascale (che ci fa rimpiangere Ruby ...) e sono stati stroncati dai lettori, Il Giornale si riscatta e pubblica il 9 luglio un magistrale articolo di Marcello Veneziani che fa il pelo e contropelo ai predetti due, con una lezione di filosofia liberale.
Farne il riassunto sarebbe offensivo verso l'Autore e riduttivo per il contenuto.
Mi limito, poichè ancora nel pomeriggio del 9 luglio il pezzo è relegato in una pagina interna del quotidiano online, a suggerirne l'attenta lettura e ribadire che Marcello Veneziani, quando non parla di Nord e Sud, è il Capo ideale della Destra che vorrei.
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2 commenti:
Articolo esemplare! Ma a Veneziani farei continuare a fare il giornalista e lo scrittore e non il politico. Ciascuno nella vita deve saper fare quel che sa fare meglio. Per la destra, meglio un buon intellettuale che un improbabile e mediocre politico.
Limite a UN MAnDATO per ogni carica elettiva.
Così si eliminano i politici di professione.
Se sono capaci e vogliono fare riforme serie, allora gli basta un mandato (con le riforme costituzionali che vanno in effetto dalle successive elezioni).*
Se elimini i politici di professione che tengono continuamente le stesse poltrone per decenni, elimini la copertura per i burocrati e i "tecnici" per gestire il sistema come gli pare.
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