In questi giorni, che ormai volgono al termine, di vacanza, come ogni anno, mi riguardo alcuni film che hanno fatto epoca (almeno per me).
Uno, in particolare, mi colpì quando lo vidi da bambino e, non vedendolo mai in programmazione sulle televisioni (censurato perchè politicamente scorretto ?) sono riuscito solo recentemente (un paio di anni fa) a recuperare in DVD.
Il film è Zulu, con un giovanissimo Michael Caine.
Il film, fondato su un fatto storico, riproduce la battaglia di Rorke's Driff, durante la guerra Anglo-Zulu in Sud Africa nel gennaio 1879.
Un centinaio di soldati Inglesi resistettero all'assalto di quattromila guerrieri zulu.
Una scena, in particolare, mi sono sempre ricordato (il film è del 1964, probabilmente lo vidi l'anno successivo a poco più di otto anni) ed è (anzi sono, perchè accade due volte, con piccole varianti) quella in cui gli Inglesi, che hanno visto travolte le barricate, si riorganizzano e cacciano gli assalitori alternando due (o tre) file di fucilieri.
Chissà perchè, mi sono riguardato il film dopo aver letto degli immigrati che bivaccano a Calais in Francia (per la legge del contrappasso dopo Ventimiglia) con l'intenzione di invadere Dover nel Regno Unito, ma anche di quelli che, nella derelitta Roma di Renzi, Marino, Boldrini e Bergoglio, hanno assalito i carabinieri che volevano arrestare due spacciatori ... già, chissà perchè ...
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1 commento:
Ovviamente mentre faccio il tifo per gli Inglese affinché non vengano sopraffatti, mi auguro che Cameron sappia trarre lezioni da tutta questa sporca vicenda e che la prossima volta rinunci a mettere a disposizione i bastimenti della Royal Navy per andarli a prelevare e scaricarceli tutti in Italia. Più che mai deve valere la regola aurea del "Non fare agli altri, ciò che non vuoi sia fatto a te". Che è, non solo una regola della reciprocità etica, ma anche politica.
Oggi Albione non gode più del privilegio dell'isolazionismo poiché coi mezzi di trasporto che abbiamo è raggiungibilissimo. Si sappiano pertanto regolare: quelli di Calais, sono gli ex di Lampedusa. E con la globalizzazione il mondo è diventato un condominio ristretto e intercomunicante.
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