La Carolina del Sud ha deciso di rimuovere la Bandiera della Confederazione degli Stati Americani (il "Sud" nella Guerra di Secessione) dopo la sparatoria in una chiesa di Charleston.
Una decisione sciocca e a senso unico.
Con tutti gli omicidi commessi nel nome di una ideologia (il più delle volte comunista) o di una religione (ultimamente islamica) nessuno ha pensato di cancellare falce e martello (anzi, adesso viene pure regalato un crocefisso su falce e martello e il capo della chiesa cattolica lo accetta pure ...) o di rimuovere i simboli dell'islam.
Solo una società decadente ed in procinto di essere soppiantata rinuncia ai suoi simboli storici, anche se rappresentano una parte risultata, al momento, perdente.
Per fare un paragone, giusto i talebani o quelli dell'isis distruggono i simboli delle antiche civiltà e fa specie che l'America di Obama si adegui a tale indirizzo.
O forse, no.
Non vedo molta differenza tra il politicamente corretto di cui Obama è il primo tedoforo al mondo (in coppia con Bergoglio) e l'iconoclastia dei fanatici islamici.
Sulla rimozione della Bandiera Dixie, il mio amico Starsandbars ha usato ripetutamente il suo sarcasmo nel suo blog.
Cresciuto a pane, nutella e John Wayne, non potevo (e non sono tuttora) risultare un estimatore dei "sudisti" (credo che John Wayne mai abbia interpretato un Confederato in guerra, al più nel dopo guerra) ma l'epopea della Conquista del West non può prescindere da quei cinque anni di guerra civile, combattuti da forze fortemente sbilanciate (a favore del Nord) e che hanno rappresentato la vittoria della società industriale su quella agricola, ma anche di un finto egalitarismo, perbenismo, mascherati dalla lotta allo schiavismo, sulla Tradizione e sui Valori portanti della Dignità e dell'Onore.
A ben guardare, inoltre, abbiamo anche uno dei tanti episodi in cui la volontà di un Popolo, quello del Sud, venne calpestata nel nome di interessi "altri".
Come vediamo rischia di accadere nel Donbass dove si vorrebbe imporre alla popolazione russa in maggioranza, la permanenza nell'Ucraina.
O come vediamo accadere in Grecia, dove gli gnomi di Bruxelles hanno gradualmente strangolato il popolo Greco, fino a piegare anche il demagogo comunista Tsipras alla loro politica della povertà e delle rapine fiscali.
Continuare a far sventolare la Bandiera Confederata è, dunque, non un nostalgico richiamo ad un episodio chiuso e consegnato alla Storia, ma una affermazione di ribellione nei confronti del massificante conformismo che trova nel politicamente corretto e negli gnomi di Bruxelles la sua Bibbia e i suoi sacerdoti.
Per questo, per una affermazione di ribellione, di Libertà personale, la Bandiera Confederata è entrata a far parte delle icone di questo blog.
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1 commento:
"(credo che John Wayne mai abbia interpretato un Confederato in guerra, al più nel dopo guerra)".
Molti grandi attori interpretarono il ruolo di "confederati" tra i quali Clark Gable in "Via col vento", nel personaggio di Rhett Butler. Film che ora si vuole censurare, dato che è il più famoso al mondo, per il suo contenuto "sudista". Anche John Wayne fece il confederato in "Sentieri Selvaggi" di John Ford, nel ruolo dello zio Ethan.
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