30 ottobre 2016
Renzi cuor di leone
Dopo aver affrontato il vecchio e noioso costituzionalista Zagrebelsky, con la complicità di Mentana Renzi ha affrontato in singolar tenzone l'ottuagenario e incomprensibile De Mita.
Nelle sue polemiche, poi, cita sempre, come paladini del NO D'alema e Berlusconi.
Il cuor di leone fiorentino se ne guarda bene, però dall'affrontare Salvini o Di Battista, mentre la Boschi, con una scusa penosa (non vuole rappresentare uno scontro tra donne) si è negata al confronto con la Meloni.
Ottimo quindi e appropriato l'editoriale di ieri ne La Verità di Belpietro (a proposito, a inizio settimana è apparsa la firma di Marcello Veneziani, spero non sia solo una una tantum) che ha ironizzato sul tentativo dei renziani di far apparire i sostenitori del NO come un'accolita di reduci della prima repubblica, nostalgici e un po' rincoglioniti, nascondendo sotto il tappeto i suoi Napolitano, Casini, Livia Turco, Franco Marini, Fassino, Scajola, Castagnetti, De Michelis, chiudendo perfettamente: " Insomma, caro presidente del consiglio, se vuole vincere facile sarà bene dare ordine a tv e giornali di far sparire dai notiziari gli zombie del si e puntare tutto su quelli del NO. Altrimenti va a finire che si scopre che c'è più vecchio in quello che sembra nuovo e non il contrario.".
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1 commento:
Sì, ma anche schifosi soggetti (Vespa,Mentana et similia) che si prestano a mettere in piedi queste pupazzate tanto per compiacere Renzi, meritano tutta la nostra riprovazione.
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