Il 10 febbraio, come ogni anno, si commemorano gli Italiani assassinati dai comunisti titini.
A sinistra, dove ogni occasione è buona per celebrare (persino le sconfitte !) mostrano una memoria selettiva, perchè degli Italiani assassinati non si interessa nessuno.
Tanti sbrodolamenti per ogni categoria colpita e, come racconta la vulgata per ora dominante, perseguitata dai biechi "nazifassisti", ma dei nostri Connazionali, nulla.
Si spiega così, con una memoria sin troppo corta per essere vera, come gli stessi siano pronubi delle orde di clandestini che vengono importate in Italia.
Sono gli stessi che potranno fare a noi quel che i comunisti titini fecero ai nostri Compatrioti di Fiume, Istria e Dalmazia, terre Italiane da sempre e che prima o poi torneranno Italiane.
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1 commento:
E' una giornata che va ricordata, perché spezza il solito dogma del Male Assoluto a una direzione sola. Ci sono interessi molto forti nell'omettere di ricordare che i totalitarismi del '900 furono due e che il comunismo non è un "male relativo". Mattarella, Grasso, Boldrini, si comportano da negazionisti. Ho dato un'occhiata al Calendario delle giornate mondiali dell'ONU e ovviamente il ricordo delle Foibe, non vi compare:
http://www.centrounesco.to.it/?action=view&id=337
Una ragione di più per onorarla.
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