Allibito, leggo che la solita organizzazione internazionale, questa volta l'onu, vorrebbe imporre dazi (perché loro che criticano Trump, prevedendo tasse altro non impongono che dei dazi !) su alcuni dei più gustosi piaceri della gola: formaggio, olio, affettati, olive, pizza e persino il vino.
La scusa è che farebbero male alla salute.
La verità è che così incentivano i ben peggiori prodotti di laboratorio,inodori, insapori, immangiabili con gusto.
Naturalmente prodotti dalle multinazionali cui, paradossalmente, il pauperismo finto salutista della sinistra, becera e meticcia, regge il moccolo.
A parte il fatto che io preferisco morire a 80 anni perché non ho rinunciato a nulla di ciò che mi piace, piuttosto che vivere fino a cento anni una esistenza di rinunzie, chi lo dice che l'olio o i formaggi fanno male ?
Gli inventori dei cheeseburger ?
Tutto fa male se vi si eccede.
Anche le preghiere, come dimostrano nella Storia e nella contemporaneità episodi e periodi di fanatismo religioso, a tutte le latitudini.
È il fanatismo, l'eccesso, che dannegia la salute, non un moderato uso che, tra l'altro, mantiene vivo il piacere del gusto che si perde quando dive ta abitudine.
Potrei mangiare tortellini tutti i giorni, ma poi ne perderei il piacere.
Meglio continuare a mangiarli a Natale e a Pasqua.
La realtà è che siamo davanti ad un tentativo globale di massificazione, di sradicamento dalle proprie origini, di impoverimento morale, culturale, economico, per creare una massa abietta di sottomessi, in lotta per sopravvivere, in modo che non possa occuparsi della direzione in cui si muove il mondo e, soprattutto, non possa opporvisi con quel fastidioso strumento che è il voto che premia sempre più spesso i razisti, xenofobi, omofobi, sessisti e chi più ne ha più ne metta.
Da un lato cercano di annacquare la nostra Identità riempiendoci di clandestini dall'Africa.
Dall'altro provano, con la scusa della difesa della nostra salute, a sradicare i nostri costumi, anche quelli alimentari, dopo averci indirizzato, anche qui con la scusa dei "diritti civili", verso una deriva morale che, da sempre, è prodromica al disfacimento di una civiltà.
Comprendere lo sporco gioco delle organizzazioni internazionali, pubbliche o private, significa evitare di cadere nella loro trappola.
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