La stampa serva ci bombarda con dichiarazioni e "informazioni" a senso unico, tutte favorevoli all'invasione degli immigrati.
Le ong, giustamente cacciate dal nostro mare, corrono a frignare dalla maestra, come i più petulanti mocciosi dell'asilo infantile cui è stato negato il gelato, denunciando l'Italia.
Pubblici dipendenti si scagliano con parole spregevoli, che sono poi l'immagine della loro stessa anima, contro Salvini, dimenticandosi che Salvini è lì e agisce su richiesta e con il consenso della maggioranza degli Italiani.
Questa società permissiva è allo sbando, ecco perché proliferano le comunicazioni favorevoli agli immigrati nonostante la maggioranza degli Italiani sia contraria all'accoglienza.
Salvini fa quello che può, fa tanto e deve essere sostenuto.
Ha un partito alle spalle, ma deve fare qualcosa di più.
Deve creare una comunità che trascenda i confini del suo partito per trasformarsi in uno strumento di reazione contro i Boeri, i Saviano, le ong di turno.
Una organizzazione che crei un circuito di solidarietà e reciproco sostegno tra i suoi membri.
Una organizzazione che sia pronta a fare quadrato qualora la situazione dovesse richiedere interventi di piazza a sostegno delle politiche di respingimento.
Una organizzazione che, magari con i suoi membri più anziani, meno piazzaioli ma con più tempo a disposizione, penetri nella comunicazione globale sostenendo le idee del respingimento e del recupero della nostra Identità e Sovranità.
Forse ci ha pensato, forse ci sono ostacoli che vanno dalla scarsità di persone libere da impegni lavorativi (si, perché noi siamo la parte produttiva dell'Italia e lavoriamo a differenza di chi inganna il tempo navigando in rete e partecipando ad ogni genere di manifestazione, purché distruttiva della nostra Società) al fondato timore di infiltrazioni di agenti provocatori.
Ostacoli e timori fondati, ma che possono essere ridotti nel loro impatto negativo da un sistema piramidale di organizzazione diffusa sul territorio, in modo che ogni circolo abbia controllo e conoscenza, il più possibile diretta, dei propri membri.
È necessario organizzarsi in modo semplice che, poi, è anche il sistema più duraturo e solido, perché la guerra contro gli orchi del mondialismo non è facile e non sarà breve.
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