Dopo lo stizzoso ometto che vorrebbe drogarci tutti per annullare la nostra libertà di votare Salvini, lo scrittore napoletano che si beve le parole di una ong preoccupata di perdere il giro di affari dei "salvataggi" in mare e i vescovi che berciano su una accoglienza che porterebbe solo miseria, violenze e povertà, ecco arrivare la "figlia e sorella d'arte" la Guzzanti, che con un contorto "sillogismo" ( dimostrando peraltro di non aver capito il concetto stesso di sillogismo) "apre" alla violenza diretta contro i leghisti, affermando che sarebbe legittima difesa sparare a uno di noi.
Naturalmente dietro la foglia di fico della satira per evitare, comunque improbabili, azioni della magistratura (pronta a perseguitare chi dice "andate via"agli immigrati, ma non i compagnuzzi che parlano di sparare ai leghisti).
Beh, gli atti e le parole di simili personaggi non hanno bisogno di commenti, perché parlano da soli.
A noi non resta che prenderne atto, ricordarcelo e comportarci di conseguenza, per combatterli con sempre maggiore determinazione ed energia.
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