Il pericolo che le elites di potere intravvedono in Salvini deve essere molto alto, se hanno deciso di far gettare la maschera (cui nessuno credeva) a Mattarella per dare fiato alla loro stampa con una campagna denigratoria contro Salvini, gridando alla sconfitta.
Subito seguiti a ruota dai sinistrati del reggente triste e sciatto con la sua barba lunga e la maglietta rossa, con la richiesta di dimissioni (salvo però essere disposti a tutto pur di non andare al voto in caso di caduta del governo).
Mattarella, è bene ricordarlo, fu eletto da un parlamento delegittimato dai continui cambi di casacca, in cui metà gruppo di Forza Italia, eletto per contrastare la sinistra, si prestò, costituendo un partito spazzato via dal voto del 4 marzo, a diventare lo sgabello per governi non eletti dal Popolo, tradendo il voto che gli era stato affidato da milioni di Italiani.
Un presidente con quel marchio di nascita non dovrebbe permettersi di interferire, come neanche Napolitano mi ricordo abbia così platealmente mai fatto, nelle decisioni di un governo che affonda la sua ben maggiore legittimità nel voto popolare e nel consenso crescente che i sondaggi, unanimemente, attribuiscono alla Lega.
Se, poi, si considera che la maggior parte del Popolo Italiano è contrario all'invasione dei clandestini e sostiene la politica della fermezza del Ministro degli Interni, si ha la misura di quanto la mossa di Mattarella sia nell'interesse non dell'Italia e degli Italiani, ma di una minoranza che si considera "superiore", più che altro per continuare a fare i suoi lucrosi affari alle e sulle spalle del Popolo.
Il consenso che circonda il pugno di ferro di Salvini dovrebbe far capire che la misura ormai è colma, comportandosi di conseguenza invece di svolgere interventi incendiari e invisi agli Italiani.
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1 commento:
E' difficile fare una graduatoria. Bella Napoli che ha fatto senatore il suo cavallo di Troika Monti. Ci ha regalato un Letta, ha fomentato una guerra fratricida fra lui e Renzi per poi metterci quest'ultimo per tre anni. Durante la Guerra in Libia ha fatto pressioni su Berlusconi non solo per aprire aeroporti e infrastrutture per le forze Nato, ma anche per mandarci colà a combattere per il "Risorgimento libico".
Mattarella che non voleva formare il governo, che ha fatto pressioni contro Savona l'antiEuro e che ora intima l'apertura di porti per l'"accoglienza". Al di là dei paragoni (schifo e più schifo) io penso che sia ora che il popolo italiano raccolga firme per ottenere un'elezione diretta del Presidente.
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