Mentre la Lega ha deciso di dare un salutare scossone alla politica italiana in procinto di assopirsi sotto il sole di agosto, assistiamo ad una recrudescenza di santi uomini e sante donne pronti a sacrificarCI (a sacrificare NOI ITALIANI) per "salvare vite umane", quelle dei naufraghi seriali dei clandestini.
Così se Mattarella fornisce loro il pretesto di violare una nostra legge esprimendo osservazioni sul decreto sicurezza bis, salvo comunque promulgarlo con una "coerenza" tutta democristiana, la Carola di Germania si dimostra non pentita e dice "lo rifarei".
Nel frattempo una nave spagnola, che ha fatto il pendolo tra Italia e Malta per otto giorni, tempo necessario ad andare e tornare almeno quattro volte in un porto spagnolo, minaccia di violare il blocco se la situazione a bordo "dovesse farsi critica", causata però proprio dal loro pendolarismo invece di prendere la rotta diretta per Cadice o Barcellona.
Infine ci arriva il santone buddista, Richard Gere che, dall'alto dei suoi miliardi pretende che siamo noi a farci carico dei clandestini della Open Arms.
Ma se gli stanno tanto a cuore, perchè non se li porta a casa sua, negli Stati Uniti, ripartendoli fra le sue tante ville ?
Ecco la vicenda dei clandestini deve essere sempre ricordata, soprattutto se si andrà al voto, perchè se la Lega dovesse vincere, conquistando, anche con Fratelli d'Italia, la maggioranza assoluta dei seggi, la questione verrebbe relegata ai libri di storia.
Ma se, a causa di eccessive pretese da parte nostra, di troppa sufficienza nell'affrontare la campagna elettorale o di una mal riposta fiducia nei sondaggi, la Lega, pur vincendoin termini relativi, dovesse scendere a compromessi o, peggio ancora, il sistema elettorale dovesse produrre una maggioranza parlamentare simile a quella che ha eletto Ursula l'altra Tedesca, allora la situazione da critica diverrebbe drammatica e la sostituzione degli Italiani con orde di immigrati procederebbe con grande e forse inarrestabile speditezza.
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1 commento:
Il Santone buddista dimentica che il Dalai Lama è sempre stato contrario alle migrazioni e lo ha pure detto esplicitamente: ciascuno costruisca qualcosa di valido a casa propria, dato che la vera sfida odierna è la permanenza. Infatti il Lama deve proprio all'immigrazionismoe etnico cinese la perdita del suo paese e del suo popolo.
Pessimo allievo quel Gere: né ufficiale né gentiluomo.
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