Pur non credendoci (nessuno volontariamente mette la testa sul ceppo e per Mattarella e il suo partito, votare equivarrebbe a farsi tagliare la testa e non solo) vedo come unica prospettiva il voto.
Ogni altra soluzione sarebbe un imbroglio di natura golpista per impedire al Popolo di esprimersi, violando il principio fondamentale della democrazia di cui quelli si riempiono tanto la bocca.
E non mi riferisco alle maggioranze degli sconfitti, con o senza "Ursula", ma al ritorno al gialloverde che sembrerebbe trovare Salvini disponibile, senza rancore, purchè i no si trasformino in sì.
Ho ammirato la calma di Salvini quando, di fianco a lui, Conte gli inveiva contro senza ritegno.
Altri si sarebbero alzati e avrebbero reagito, motivatamente, a reti unificate contro uno che invece di argomentare su immigrazione, flat tax, legittima difesa, autonomie e tutto ciò che serve all'Italia, ha solo cercato di demolire la persona di Salvini, probabilmente per fare una marchetta a futura memoria al pci/pds/ds/pd e come captatio benevolentiae verso il soviet e il politburo dell'unione sovietica europea.
Ma non dobbiamo porgere l'altra guancia, al contrario dobbiamo rispondere colpo su colpo, con gli stessi loro metodi.
Facciano il governo con gli euro cattocomunisti, aprendo i porti all'invasione e alla sostituzione etnica, facciano la patrimoniale, facciano i servitori felici dell'unione sovietica europea, ma alla fine i nodi verranno inevitabilmente al pettine.
Resta sempre meglio un governo con Di Maio, Toninelli, Bonafede e persino con Moavero, Conte, la Trenta e Tria di uno con Renzi e Zingaretti, Letta e Cassese, Cantone e la Cantabria.
Ma ancora meglio è metterli all'angolo, con una opposizione dura, determinata, distruttiva fino a che non saranno costretti a gettare la spugna e farci votare.
E allora, come cantava Rascel, virgola, ce la vedremo !
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