Tutti, tranne Lega e Cinque Stelle, spingono al voto, persino Berlusconi che, forse, intende cercare la "bella morte" politica, visto che Forza Italia più che all'Altra Italia guarderà all'Altro Mondo politico.
Comprensibile la speranza della Meloni di effettuare un bel sorpasso e di governare con Salvini e Toti, un po' meno la richiesta del pci/pds/ds/pd.
La fregola di Zingaretti e le reiterate assicurazioni di non fare accordi e di voler andare al voto (cui non credo affatto) cozzano con la storia di un partito sempre attento al proprio tornaconto elettorale.
Non vorrei che, aperta la crisi, con una qualche piroetta "sensibili al richiamo del Presidente Mattarella e per spirito di servizio" Zingaretti e compagni sostenessero un monocolore grillino per eseguire gli ordini di Bruxelles (del resto i grillini sono stati determinanti nell'elezione di Ursula la Tedesca).
Poi ci sono quelli che, calendario alla mano, dicono "non si può più" (quasi come nella barzelletta così politicamente scorretta che non posso qui riassumerla).
Invece si può, in qualsiasi data.
Dicevano che non si poteva votare a marzo (e la prima volta fu nel 1994), dicevano che a febbraio era ancora troppo freddo (e Napolitano nel 2013 ci convocò il 13 febbraio) figuriamoci quindi se non si può votare a ottobre, novembre o dicembre.
Del resto siamo nel pieno di un riscaldamento globale solo quando fa comodo a loro ?
E noi non abbiamo la sacralità del quando andare a votare come negli Stati Uniti che, se non è il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre, crolla il mondo.
Votare si può.
Il problema è se chi può chiamarci a votare, abbia la volontà di dare la parola al Popolo ...
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