Anche il pci/pds/ds/pd ha aperto la sua campagna elettorale a Bologna, un mese dopo la presentazione della candidata del Centro Destra Lucia Borgonzoni al Palazzo dello Sport, con un comizio solitario del presidente uscente.
Comizio solitario perchè, nonostante le diecimila presenze (duemila in meno rispetto alla riunione delle sardine), come si vede anche dai manifesti elettorali, il presidente uscente ha paura a qualificare la sua appartenenza ed a farsi vedere con i suoi referenti nazionali da Zingaretti a Renzi alla Boldrini.
Tanto è convinto che chi ha governato dal 2011 al 2018 e ripreso a farlo nell'agosto 2019, lo ha fatto e sta facendo male, che ha auspicato il "voto disgiunto" (cioè: votate la lista che volete, ma come presidente votate me), apparentemente verso i grillini, ma occhieggiando anche agli elettori del Centro Destra.
La sinistra ha occupato l'Emilia Romagna e tutti i posti di potere, condizionando l'economia e lo sviluppo sociale, oggi si può cambiare.
Sarà difficile perchè le incrostazioni del potere si sono saldate con molteplici interessi che verrebbero tutti a saltare in caso di vittoria della Borgonzoni, ma il vaso sembra pieno ed è ridicolo che chi non ha più certezze per il futuro, rovinato dalle politiche assistenzialiste e immigrazioniste asservite all'unione sovietica europea, invece di scendere in piazza, come fanno in Francia, contro chi detiene il potere, scenda in piazza contro chi si oppone a chi ha portato l'Italia e l'Emilia Romagna in queste condizioni.
Vogliono tasse e divieti (ma quante sono le proibizioni, ognuna nel nome di "valori" che tali non sono: dall'antifascismo all'ecoambientalismo !) e se non si cambia in fretta li avranno, eccome se li avranno, purtroppo li subiamo anche noi e per questo dobbiamo reagire, con forza, con il voto a cominciare dal 26 gennaio 2020, quando avremo l'occasione per provocare un cambiamento che resterà nei libri di Storia, liberando l'Emilia Romagna dal tallo ne sovietico di un partito egemone dal 1970.
— Alfio Krancic (@AlfioKrancic) December 5, 2019
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1 commento:
Massimo, si può firmare anche on line (oltre ai gazebi), contro il Mes. Io ho già firmato.
https://www.legaonline.it/stopmes/
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