Pur di andare avanti, Conte si inventa lo sdoppiamento del Miur, in perfetto stile moroteo.
A breve torneremo ad un governo con 30, 35 ministri e oltre sessanta sottosegretari, più della rappresentanza parlamentare di molti partiti di governo.
La conferenza stampa di Conte è stata un'orgia di vuote parole, cadute nel rispettoso e complice silenzio di giornalisti al 90% sul libro paga di editori che sostengono il governo, non perché sia un buon governo, ma perché a sua volta al servizio di quella consorteria affaristico finanziaria che si esprime con la commissone dell'unione sovietica europea.
Sui clandestina la balla più colossale.
A Natale l'annuncio della riduzione degli sbarchi nel 2019, 11mila contro i 23mila del 2018 e i 160mila del 2017.
Tacendo che degli 11mila avenuti ben 6mila sono addebitabili ai 4 mesi di Lamorgese (con una proiezione a 24mila annui, quindi più del 2018, e 5mila agli 8 mesi di Salvini, quindi con una proiezione annua di 7.500, molto meno di quelli arrivati.
In compenso Conte ha esaltato i 190 redistribuiti, su 6000 arrivati, che rappresentano appena il 3% dei clandestini, quindi il 97% è rimasto in Italia a spese nostre.
Da qualunque parte lo si guardi, il governo tra grilini ed euro cattocomunisti è un fallimento, capace solo di raddopiare le poltrone sulle quali inchiodarsi confidando che non si andrà a votare.
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