Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

22 ottobre 2025

Più tagli alla spesa, meno tasse

I bilanci sono una gran brutta bestia da pelare e più si tratta di bilanci pieni di voci di spese già deliberate in passato e che si dovrebbe soltanto avere il coraggio di tagliare, togliendo peraltro qualcosa ai beneficiari di quelle spese, più è difficile.

Il ruolo più ingrato in uno stato, ma anche in una bocciofila è quello del tesoriere, perchè deve da un lato fare l'esattore delle quote dovute da ciascun socio/cittadino, dall'altro fornire la copertura finanziaria a tutte le spese che vengono programmate per realizzare programmi e far crescere la propria "creatura", con l'obbligo di dire, spesso e MALvolentieri, dei "no".

Solo chi ha partecipato, nel suo piccolo, all'amministrazione di qualcosa, che sia un ente pubblico o privato o una semplice società sportiva, può quindi comprendere, cercando di elevare all'ennesima potenza quel che lui già conosce, le difficoltà del Ministro dell'Economia di una grande nazione come l'Italia.

I risultati che abbiamo dopo tre anni di Governo Meloni stanno dando ragione a Giorgetti: spread stabilmente intorno agli 80 punti dai 220 ereditati da Conte e Draghi, rating in miglioramento con promozione in serie A, debito sotto controllo.

E' quindi con cautela che critico quei provvedimenti, di cui forse non si può fare a meno, che prevedono nuove tasse o, comunque, prelievi sotto qualsiasi forma.

L'aumento della cedolare sugli affitti e il prelievo contro le banche su tutti.

Forse, per far quadrare i conti, non se ne può fare a meno, ma dal punto di vista del principio di una sana economia liberale, sono parte del Male che da decenni corrompe il corpo della Nazione: le tasse.

Capisco che non si possa, da un giorno all'altro, azzerare tutti i rivoli di benefici, rottamazioni, agevolazioni, detrazioni, contributi e via discorrendo con ogni sinonimo di spesa, ma qualche taglio in più nelle spese che vedono beneficiari soggetti che dovrebbero invece competere nel Mercato, dovrebbe essere una priorità.

Giornali, cinematografari, ma anche le ong che si vantano tanto di essere "non governative", poi chiedono finanziamenti, sia pur indiretti, caricando sulle spalle dello stato quelle che dovrebbero essere loro liberalità come l'assistenza e l'accoglienza dei clandestini.

Se vogliamo, realmente, invertire la rotta assistenzialista, dirigista, statalista che ha corrotto l'Italia (e non solo ... per fortuna di concorrenza) dobbiamo avere il coraggio di cominciare a togliere qualcosa a chi ha avuto negli anni grazie a politiche fondamentalmente clientelari, di privilegio.

Prima di aumentare o introdurre una tassa, un prelievo, un contributo forzato, lo stato dovrebbe tagliare spese per rendere il proprio bilancio più snello, essenziale, restituendo nel contempo, riducendo (anche nel loro numero) le tasse e le imposte a tutta la cittadinanza, privati e aziende, perchè ciascuno possa spendere meglio, spendendo per quel che gli interessa e non essere costretto a vedere i suoi guadagni prendere la via di Roma perchè siano spesi in base alla capacità di pressione di questo o quel gruppo di interesse.

Nessun commento: